venerdì 29 gennaio 2010

Il Papa: i giudici della Rota Romana non facciano sconti in nome di una malintesa carità (Izzo)


Vedi anche:

Nullità del matrimonio, il Papa: occorre rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un piano meramente orizzontale

Card. Cottier: «Papa Ratzinger ci ricorda che gli strumenti dell’Aquinate sono validi ancora oggi» (Cardinale)

Il Papa: "Occorre prendere atto della diffusa e radicata tendenza, anche se non sempre manifesta, che porta a contrapporre la giustizia alla carità, quasi che una escluda l’altra. In questa linea, riferendosi più specificamente alla vita della Chiesa, alcuni ritengono che la carità pastorale potrebbe giustificare ogni passo verso la dichiarazione della nullità del vincolo matrimoniale per venire incontro alle persone che si trovano in situazione matrimoniale irregolare. La stessa verità, pur invocata a parole, tenderebbe così ad essere vista in un'ottica strumentale, che l’adatterebbe di volta in volta alle diverse esigenze che si presentano" (Discorso alla Rota Romana)

«Un sant’Agostino tv per i confusi d’oggi» (Lupi)

Mons. Pagano: "Pronti ad aprire gli Archivi su Pio XII fra cinque anni" (Messaggero)

La difficile riconciliazione nella Chiesa cinese (Tornielli)

Unioni omosessuali, il Patriarcato di Mosca concorda pienamente con il Vaticano ma indirizza un messaggio pubblico (non riservato) all'Europa

Gioia in Vaticano: il Patriarca serbo ha invitato il Papa per il 2013 (Zenit)

Oggi il Papa inaugura l'anno giudiziano della Rota Romana. In aumento le cause di nullità (Izzo)

I Cristiani e la verità che (ri)unisce (Bruno Mastroianni)

Eco-compatibile la sedia che il Papa utilizzerà il 2 maggio durante la Santa Messa a Torino

Tre Giorni di interiorità per rilfettere su Nicodemo

Dialogo Cattolici-Ortodossi, padre Lombardi: Le dichiarazioni del nuovo patriarca della Chiesa ortodossa serba Irinej sono molto incoraggianti (Apcom)

Agostino, santo dell'età globale (Torno e De Monticelli)

Il Papa: San Tommaso d'Aquino rappresenta "un modello sempre attuale a cui ispirare l'azione e il dialogo con le diverse culture" (Izzo)

Lettera del nunzio sui matrimoni gay, scoppia il caso in Europa (Tornielli)

Il Papa: la cultura di oggi è spesso superficiale e banale. Delicato ed importante il dialogo fra la Chiesa e gli artisti (Izzo)

La mano tesa di Papa Ratzinger agli ebrei (Francesco Antonio Grana)

Il Papa alle Pontificie Accademie: dialogare con le culture contemporanee (Sir)

Il Papa: "Alla carenza di punti di riferimento ideali e morali, che penalizza particolarmente la convivenza civile e soprattutto la formazione delle giovani generazioni, deve corrispondere un’offerta ideale e pratica di valori e di verità, di ragioni forti di vita e di speranza, che possa e debba interessare tutti, soprattutto i giovani" (Discorso alle Pontificie Accademie)

Lo stile sobrio e diretto di Benedetto XVI: quel rotolo di preghiera in tedesco nel filo spinato di Auschwitz (Sequeri)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

Papa: giudici matrimoniali non facciano sconti in nome di malintesa carita'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 29 gen.

Benedetto XVI contesta "la diffusa e radicata tendenza, anche se non sempre manifesta, che - nei giudizi sulla nullita' dei matrimoni - porta a contrapporre la giustizia alla carità, quasi che una escluda l’altra".
"Alcuni - denuncia nel discorso per l'apertura dell'anno giudiziario della Rota Romana - ritengono che la carità pastorale potrebbe giustificare ogni passo verso la dichiarazione della nullità del vincolo matrimoniale per venire incontro alle persone che si trovano in situazione matrimoniale irregolare. La stessa verità, pur invocata a parole, tenderebbe così ad essere vista in un'ottica strumentale, che l’adatterebbe di volta in volta alle diverse esigenze che si presentano".
"Il vostro ministero - spiega ai giudici del supremo tribunale che all'interno della Chiesa giudicas in questa metaeria - è essenzialmente opera di giustizia: una virtù che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto, della quale è quanto mai importante riscoprire il valore umano e cristiano, anche all'interno della Chiesa". Oggi, secondo Papa Ratzinger, "il Diritto Canonico, a volte, è sottovalutato, come se esso fosse un mero strumento tecnico al servizio di qualsiasi interesse soggettivo, anche non fondato sulla verità".
"Occorre invece - raccomanda - che tale Diritto venga sempre considerato nel suo rapporto essenziale con la giustizia, nella consapevolezza che nella Chiesa l’attività giuridica ha come fine la salvezza delle anime". "In questa prospettiva - raccomanda il Papa - è da tenere presente, qualunque sia la situazione, che il processo e la sentenza sono legati in modo fondamentale alla giustizia e si pongono al suo servizio". Infatti anche se "l’azione di chi amministra la giustizia non può prescindere dalla carità: di conseguenza, l'approccio alle persone, pur avendo una sua specifica modalità legata al processo, deve calarsi nel caso concreto per facilitare alle parti, mediante la delicatezza e la sollecitudine, il contatto con il competente tribunale, tuttavia occorre ribadire che ogni opera di autentica carità comprende il riferimento indispensabile alla giustizia".
L'ex Sacra Rota - riformata dopo il Concilio - vede crescere di anno in anno il numero dei suoi pronunciamenti e soprattutto le richieste presentate dai cinque continenti. Nell'anno 2008 sono state 192 le sentenze su cause di nullita' emesse da questo autorevole Tribunale, secondo i dati pubblicati volume "Attivita' della Santa Sede", che sono gli ultimi disponibili. Alla fine fine del 2008 le cause pendenti davanti alla Rota erano 1.118, con provenienza da tutti e cinque i continenti: 664 dall'Europa, 376 dalle Americhe, 66 dall'Asia, otto dall'Africa e tre dall'Oceania. Al primo gennaio 2008 le cause aperte provenienti dall'Italia erano 421, contro le 215 del 1999 o le 331 del 2003. Nel 2007 le sentenze definitive di nullita' erano state 160, di cui 79 per la nullita' e 81 contrarie. Nel 2006 erano stato 172, di cui 96 per la nullita' e 76 contrarie. La Rota Romana rappresenta di fatto un tribunale di terza istanza, al quale giungono solo le cause piu' complesse, che sono una piccola parte del totale.
Negli ultimi anni del suo Pontificato, Giovanni Paolo II aveva lamentato un certo lassismo dei tribunali ecclesiastici, non tanto della Rota Romana, alla quale approdano da tutto il mondo solo le cause piu' controverse, irrisolte in sede locale (anche queste pero' in aumento: oggi sono piu' di mille, contro le 591 del 1991). Ma piuttosto dei tribunali locali di primo e secondo grado. Nel 2005 i matrimoni religiosi sciolti solo dai Tribunali statunitensi in primo grado sono stati, ad esempio, ben 24.343, le sentenze contrarie appena 998. Sempre nel 2005, le domande presentate negli Usa sono state 28.844 e in tutto il mondo 48.655, cioe' quasi 50.000.
Soltanto 5 su cento sono le cause che finiscono male per i proponenti, con una sentenza "contra nullitatem". Le altre hanno esito favorevole. Delle oltre 70 mila cause matrimoniali chiuse ogni anno in tutto il mondo dai tribunali regionali di primo grado, la stragrande maggioranza finisce col dar ragione a chi si vuol separare. Sull'Annuarium Statisticum Ecclesiae si trovano infatti i seguenti dati percentuali: - Sentenza sfavorevole: il matrimonio e' riconosciuto valido 5 per cento - Sentenza favorevole: il matrimonio e' riconosciuto nullo 85 per cento - Nullo per vizio di consenso (rifiuto dell'indissolubilita', proposito di non generare, costrizione, inganno, ecc.): 64 per cento - Nullo per difetto di forma: 15 per cento - Nullo per impotenza sessuale o perche' rato ma non consumato: 1 per cento - Nullo per altri impedimenti: 5 per cento - Cause concluse per archiviazione, rinuncia, ecc.: 10 per cento.

© Copyright (AGI)

2 commenti:

un passante ha detto...

purtroppo, a volte accade di peggio. E, dispiace dirlo, ma gli sconti avvengono in base al potere personale di chi chiede l'annullamento, gettando discreto su tutto l'apparato.
Sono onestamente contrario all'annullamento, soprattutto quando avviene in un matrimonio con figli. Mi pare più coerente chi si assume il carico di un divorzio, sciogliendo un vincolo ma pagando le responsabilità del gesto, senza rinnegare nulla. Fossi un figlio nato da un matrimonio annullato, mi sentirei nullo anch'io

Mefisto ha detto...

Condivido passante!