giovedì 18 febbraio 2010

Mai più affermare: "Ha rubato, è umano" (Rainews24)


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Mai più: "Ha rubato, è umano"

Rubare o mentire non può essere giustificato come una debolezza umana. E' il monito di papa Benedetto XVI, nell'incontro di oggi con il clero di Roma. "Non si dica più - ha affermato il Pontefice, che ha parlato a braccio - 'ha mentito, è umano; ha rubato, è umano"'.
"Questo - ha aggiunto - non è il vero essere umani".
"Essere umani vuol dire esseri generosi, volere la giustizia, la prudenza, la saggezza essere a immagine di Dio", perché "il peccato non e' mai solidarietà, è sempre assenza di solidarietà". Il sacerdote, ha spiegato ancora papa Ratzinger, "deve essere uomo, vivere la vera umanità, il vero umanesimo, avere formazione delle virtù umane, sviluppare la sue intelligenza, i suoi affetti. Sappiamo che l'essere umano è ferito dal peccato, ma con l'aiuto di Cristo esce da questo oscuramento della propria natura".
L'anno scorso, poi, molti parroci, presi dai molti impegni della loro attivita' pastorale, non ebbero modo di essere presenti all'incontro. Il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ha allora mandato una lettera ai sacerdoti per chiedere loro di essere presenti. La Sala della Benedizione nel Palazzo apostolico vaticano era infatti piena.
Commentando la lettera di san Paolo agli Ebrei, Benedetto XVI si è soffermato sul tema del peccato originale: "L'essere umano e' ferito, il peccato ha ferito la natura umana". Il sacerdote entra come Cristo nella miseria umana, va verso le persone sofferenti e prende su di se'" le passioni e le sofferenze del suo tempo e delle persone a lui affidate.

Il retroscena

Niente botta-e-risposta al tradizionale incontro che, come ogni anno, il Papa ha avuto, stamane in Vaticano, con i preti romani. Negli anni scorsi Benedetto XVI aveva impostato l'incontro con i sacerdoti della sua diocesi come un dialogo aperto, rispondendo alle questioni che i preti gli ponevano su questioni di teologia, pastorale o morale. Le domande, però, a volte si dilungavano, non arrivavano al punto. Un sacerdote si spinse a recitare una lunga poesia in romanesco. Qualcuno, in Vicariato, si innervosi'. Lo stesso Papa rispose ad una lunghissima domanda tagliando corto con una battuta: "Lei ha gia' risposto con la sua domanda...".

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