martedì 9 febbraio 2010

Un "percorso" cattolico verso il matrimonio. Vademecum del Vaticano sull'argomento


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Un "percorso" cattolico verso il matrimonio

VADEMECUM DEL VATICANO SU AMORE E SESSO

Roma
Un percorso in tre tappe per la preparazione al matrimonio cristiano, che coinvolga innanzitutto «bambini, adolescenti e giovani», per far emergere al più presto «il significato della sessualità come capacità di relazione e positiva energia da integrare nell'amore autentico»: è quello suggerito dal Papa al Pontificio Consiglio per la Famiglia, che da tempo ha allo studio una sorta di Vademecum sull'argomento.
La preparazione – ha spiegato ieri Papa Ratzinger che ha ricevuto i partecipanti all'assemblea plenaria del dicastero – dovrà avvenire in tre tappe. La prima, diretta a «bambini, adolescenti e giovani», deve servire a far «emergere il significato della sessualità come capacita di relazione e positiva energia da integrare nell'amore autentico». La seconda, diretta ai fidanzati, approfondirà i significati «di grazia e di responsabilità del matrimonio». La terza, infine, avrà luogo in prossimità delle nozze.
Oltre all'esame dei fidanzati, già previsto dal Diritto canonico, «essa potrebbe comprendere – ha suggerito il pontefice – una catechesi sul Rito del matrimonio e il suo significato, il ritiro spirituale e la cura affinché la celebrazione del matrimonio sia percepita dai fedeli e particolarmente da quanti vi si preparano, come un dono per tutta la Chiesa».
Domenica scorsa era stato il cardinal Antonelli, in un'intervista alla Radio Vaticana, ad anticipare il senso del documento. Una prima bozza potrebbe uscire proprio dall'assemblea plenaria, in corso fino a domani. Il Vaticano – sottolineava il presidente del Pontificio Consiglio – «avverte sempre più l'urgenza di una preparazione seria al matrimonio», che oggi – ha concluso Antonelli – «non si può dare per scontata».
E ricordava, come anche ieri il Papa, che «è un diritto dei bambini avere accanto nella crescita entrambi i genitori, un padre e una madre, perché la loro crescita sia equilibrata». Una preparazione, dunque, in grado di prevenire separazioni e divorzi, e di dare nuova linfa e forza al modello di famiglia tradizionale. La separazione e il divorzio «non sono senza conseguenze per i bambini» mentre «sostenere la famiglia e promuovere il suo vero bene» è il «modo migliore» per tutelare i loro diritti.

© Copyright Gazzetta del sud, 9 febbraio 2010

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