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"Ma tu sei amico del Papa? Ti vuole bene e continua a chiedere la tua liberazione". Eugenio Vagni, l'operatore della Croce rossa sequestrato per 178 giorni nelle Filippine, da gennaio a luglio 2009, ha saputo direttamente dai suoi rapitori degli appelli di Benedetto XVI in suo favore.
"Sentire il Papa vicino - racconta Vagni - mi ha dato coraggio in quei momenti terribili. Temevo mi decapitassero. Oggi sono venuto per ringraziarlo con la mia famiglia".
All'udienza i responsabili della pastorale degli zingari, a Roma per l'incontro del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, hanno presentato al Pontefice le loro esperienze di frontiera e un dato significativo: sono centoventi oggi nel mondo gli zingari che hanno abbracciato la vita religiosa e settanta di loro sono stati ordinati sacerdoti.
È una pastorale che ha due regole d'oro suggerite dagli zingari stessi: ascoltarli e vivere con loro, aiutandoli ma senza assistenzialismo. È quello che da trentasei anni fa padre Luigi, "uno dei sacerdoti che vivono nelle comunità nomadi, condividendo emarginazioni e povertà". Si tratta "di mettere insieme evangelizzazione e promozione umana" dice Paolo Ciani della comunità di Sant'Egidio, "testimoniando il Vangelo nelle situazioni svantaggiate in cui vivono le etnie zingare".
A dare voce alle attese di questo popolo contribuisce anche l'orchestra ungherese Rajkó, composta solo da zingari. "Il Vaticano è il 110° Paese che ci ospita" dice il direttore István Gerendási sottolineando "il messaggio positivo che viene dall'arte e dalla diffusione delle tradizioni popolari zingare".
Al termine dell'udienza il Papa ha benedetto le due nuove corone per l'immagine della Madonna Nera di Czestochowa. Vi sono incastonati frammenti di pietre della Luna e di alcuni pianeti oltre che di Gerusalemme e Nazareth. A Benedetto XVI sono state anche presentate "le stelle, in materiale prezioso, che orneranno le nuove vesti che stiamo preparando per l'immagine" spiega il priore, padre Roman Majewski. "Abbiamo realizzato le corone per ricordare quelle donate da san Pio x proprio cento anni fa e anche perché Czestochowa continua a essere la chiave per comprendere l'identità del popolo polacco".
Il Papa ha poi benedetto la lampada votiva per le celebrazioni dei cinquecento anni dell'apparizione della Madonna a Motta di Livenza. "Dal 9 marzo la lampada arderà nella basilica della Madonna dei Miracoli" dice il rettore, padre Alfonso Cracco, rilevando che "essere al crocevia di quattro diocesi, Vittorio Veneto, Treviso, Pordenone e Venezia, rende il santuario luogo di pellegrinaggi e confessioni".
(©L'Osservatore Romano - 4 marzo 2010)
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