martedì 4 maggio 2010

L'abbraccio di Torino al Papa. Il card. Poletto: Torino città stupenda e complessa. Gli sponsor dell' ostensione accolti in Arcivescovado


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Il Papa e l' abbraccio di Torino

«BENVENUTO a Torino, città stupenda e complessa»: così il cardinale Severino Poletto ha accolto papa Ratzinger dal palco allestito in piazza San Carlo, prima tappa di una visita nella città che si è protratta per dieci oree che ha avuto nella visita in Duomo alla Sindone e agli ospiti del Cottolengo i due momenti più significativi. Nel discorso di saluto, il sindaco Chiamparino ha ricordato come «la solidarietà e l' accoglienza siano nella spina dorsale della città, la città dei santi sociali». Ma è stato molto intenso anche l' incontro pomeridiano con i giovani nonostante un forte temporale.

© Copyright Repubblica (Torino), 3 maggio 2010

Poletto a Ratzinger: Torino città stupenda e complessa

TORINO e il lavoro, Torino e la politica che deve pensare al «bene comune». Da una piazza San Carlo gremita, papa Benedetto XVI si rivolge ai disoccupati, ai giovani precari, agli immigrati e agli emarginati.
E non è un caso. Si tratta della città dei santi sociali, dell' accoglienza, una città «stupenda e complessa», come la definisce il cardinale Severino Poletto. Il luogo giusto per rivolgere un pensiero a chi soffre. «So che anche a Torino non mancano difficoltà, problemi, preoccupazioni - ha detto il Pontefice - penso, in particolare a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza di lavoro, dell' incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale, penso alle famiglie, ai giovani, alle persone anziane che vivono in solitudine, agli emarginati, agli immigrati».
Ma Benedetto XVI si rivolge anche alla platea di politici e amministratori, ad iniziare dal sottosegretario Gianni Letta e dai vertici degli enti locali, il sindaco Sergio Chiamparino, il presidente della Regione, Roberto Cota e il presidente della Provincia, Antonio Saitta. A tutti l' invito a «perseguire uniti il bene comune, uno sforzo spesso difficile per chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica, ma è la collaborazione è rendere la città sempre più umana e vivibile». Un richiamo che per il presidente della Provincia, Antonio Saitta, «tutti i politici dovrebbero tenere a mente nella propria azione». E il cardinale Severino Poletto prova a interpretare Torino: «È una città stupenda e complessa - ha detto - ci stringiamo a lei per esprimere il nostro affetto di figli. E voglio ricordare anche quanti sono lontani dalla fede ma riconoscono in lei un maestro e la delicatezza di un padre che ama la Chiesa e l' umanità intera». «Siamo sicuri - ha concluso tra forti applausi della piazza - che noi di Torino non siamo allo stretto del suo cuore, perché lei ci vuole bene come noi le vogliamo bene». I due appuntamenti di piazza San Carlo hanno radunato decine di migliaia di persone: 50 mila per la messa, seguita anche su sei maxi-schermi allestiti nel centro cittadino, 15 mila, invece, i giovani che hanno applaudito il papa, incuranti della pioggia sempre più battente. La giornata torinese di Benedetto XVI, iniziata con l' arrivo poco dopo le 9 all' aeroporto di Caselle, ha avuto anche momenti più raccolti, in Duomo, dove ha meditato sostando davanti alla Sindone, e alla Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo, altro simbolo della città della solidarietà. Sull' accoglienza, tema indicato dal sindaco Chiamparino nel messaggio di saluto e ripreso anche dal Papa nell' omelia, è intervenuto il presidente della Regione, Roberto Cota, convinto che per Torino e il Piemonte sia stata una giornata storica: «Sono d' accordo sull' accoglienza, ma serve comunque il rigore perché sia vera accoglienza».
(d.lon.)

© Copyright Repubblica (Torino), 3 maggio 2010

Gli sponsor dell' ostensione accolti in Arcivescovado

AUDIZIONE riservata per gli sponsor dell' Ostensione della Sindone. Sono stati ricevuti da Papa Benedetto XVI in arcivescovado subito dopo il pranzo con i vescovi del Piemonte. Tra i primi a salutare il Santo Padre c' è stato John Elkann. Il neo presidente della Fiat e di Exor è arrivato in via Arcivescovado accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo. Una visita che ha supplito all' assenza dei vertici Fiat in mattinata in piazza San Carlo: assente Sergio Marchionne, a Detroit, non si sono visti per la messa del Pontefice nessun altro top manager del gruppo, né rappresentanti della famiglia Agnelli. Nell' attesa dell' incontro con il pontefice, Elkann si è intrattenuto con gli altri invitati tra cui Gabriele Galateri di Genola, ex presidente di Mediobanca ed attuale presidente di Telecom, i principi Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto di Savoia, l' imprenditore Marco Boglione, il presidente della Fondazione Crt, Andrea Comba (che ha dato un sostanzioso contributo all' organizzazione dell' esposizione del Sacro Lino), il segretario generale della Camera di commercio Bolatto ed altri esponenti del mondo economico torinese.

© Copyright Repubblica (Torino), 3 maggio 2010

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