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Con grandissimo piacere segnaliamo questa notizia che FINALMENTE fa un po' di chiarezza.
R.
VATICANO: PADRE LOMBARDI, NON SONO TOLTE RESTRIZIONI MONS. PAETZ
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 19 giu.
"Non e' vero che la Santa Sede abbia modificato o tolto le restrizioni" imposte all'ex vescovo di Poznam, mons. Julius Paetz, dimessosi nel 2002 dopo essere stato travolto da accuse per molestie sessuali a seminaristi. Lo ha chiarito oggi il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Rispondendo a domande di giornalisti circa notizie apparse sulla stampa sulla situazione dell'ex arcivescovo di Poznan, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha anche precisato che e' infondato in questo caso parlare di "riabilitazione", poiche' "la questione trattata nella corrispondenza con Roma riguardava esclusivamente la sua autorizzazione o meno a presiedere celebrazioni pubbliche in seguito a invito da parte di un parroco, sempre previo il necessario nulla osta da parte dell'ordinario".
"I criteri e le restrizioni stabiliti nel 2002 e finora seguiti non verranno tuttavia modificati", ha ripetuto padre Lombardi.
"Come confermato gia' ieri ufficialmente dal portavoce dell'arcidiocesi di Poznan, e' poi del tutto infondato - ha concluso - che l'arcivescovo di Poznan, mons. Stanislaw Gadecki, abbia presentato o anche solo prospettato la possibilita' di rinunciare al governo della diocesi".
© Copyright (AGI)
Ci voleva tanto?
R.
6 commenti:
Padre Lombardi e l'ufficio stampa vaticano sono sempre più sconcertanti: hanno impiegato UN giorno per smentire questa notizia!
Anche senza telefono, cellulari e computer con uno stato minuscolo come quello Vaticano non si può aver bisogno di 24 ore per informarsi presso il dicastero preposto sulla veridicità di tale notizia.
Vergongna! Vergogna! Vergogna!
Jacu
Si decisamente d'accordo! Come ebbi a dire in altre circostanze, la Sala Stampa come il suo portavoce sono coloro che mettono in relazione ciò che avviene intorno a Benedetto XVI, le sue decisioni e tanto altro con il resto del mondo e con ogni tipo di testata giornalistica. Di questi tempi, Signori della Sala Stampa, non ci si può permettere il lusso di commettere certe negligenze perchè di questo si tratta........! Non è possibile che si servano ai detrattori di Benedetto XVI, queste occasioni su un piatto d'argento.
O si lavora in maniera chiara, corretta e professionale per il Santo Padre, o si abbia il coraggio una buona volta di dimettersi e lasciare spazio a persone che pur conservando lo stile sobrio della comunicazione, si muovano per tempo con chiarezza e determinazione; onde evitare l'ennesimo, inaccettabile, imperdonabile errore di coinvolgere ancora una volta a torto il Pontefice! Se fossi Padre Lombardi mi andrei a nascondere!
Bene. Avevo ragione. L'ennesima bufala degna della "bassezza" di troppi media. Per la quale non valeva la pena di indignarsi.
Raffaella non demordere, insisti, insisti, insisti fino a quando in Vaticano non comprenderanno che (sul fronte della comunicazione, delle precisazioni, delle richieste di rettifiche ed eventualmente pure delle denuce penali) bisogna essere moderni, modernissimi, cioè tempestivi, esaustivi e decisi.
O cos'è, la tempestività l'hanno finita tutta quando nel 1970, dalla sera alla mattina, hanno riformato una liturgia millenaria buttando a mare un patrimonio incomparabile?
Antonello.
Io ci vedo del positivo in questa storia. Siamo oltre meta' giugno, il caldo arriva (arriva? pare che anch'esso sia in sciopero...), gli uffici devono limitare le cose per le giuste ferie per ogniuno... ecco. Il team della Sala Stampa si organizzi BENE in modo che ci possa essere una risposta tempestiva ad ogni evenienza. Il "nemico" non va in vacanza, purtroppo, e siccome di collaboratori nelle redazioni ne ha tanti, le bombette mediatiche possono arrivare anche alla vigilia di ferragosto.
Occhi aperti!!!!
Soprattutto a ferragosto!!!!!!!!!!!!
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