venerdì 18 giugno 2010
Controffensiva del vescovo Mixa contro il complotto episcopale tedesco (Paolo Rodari)
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Controffensiva del vescovo Mixa contro il complotto episcopale tedesco
Paolo Rodari
“Il capo dei vescovi bavaresi, l’arcivescovo Reinhard Marx, e il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Robert Zollitsch, hanno fatto forti pressioni sul Papa perché io mi dimettessi”. I due vescovi non si sono comportati “in modo fraterno con me”. Le loro pressioni “sono state come un purgatorio”.
Per questo motivo “sto valutando attentamente l’idea di fare ricorso in Vaticano”.
“A luglio vedrò il Papa e gliene parlerò”.
Sono le dichiarazioni esplosive rilasciate ieri dall’ex vescovo di Augusta, Walter Mixa, al quotidiano Die Welt.
Il vescovo tedesco accusa i suoi due confratelli di aver ordito un “complotto” ai suoi danni. Tutto è avvenuto un mese fa: Mixa si dovette dimettere dopo che i giornali riportavano diverse accuse a suo carico. All’epoca in cui era parroco a Schrobenhausen dal ’75 al ’96, avrebbe abusato sessualmente di minori e avrebbe anche assestato loro qualche schiaffo. Non solo: è stato scritto che Mixa avrebbe sottratto i fondi destinati all’istituto per l’accoglienza dei bambini per comprarsi stampe antiche, bottiglie di vino e un solarium per un totale di 35 mila euro attuali.
Oggi le accuse contro Mixa sono state riconosciute infondate. E così Mixa, che finora è rimasto in silenzio, è passato al contrattacco. E ha detto che a soffiare benzina sul fuoco delle accuse a suo carico sono stati i suoi due confratelli. La vicenda evidenzia ciò che da tempo è noto: c’è una profonda spaccatura all’interno dell’episcopato tedesco. Mixa è non da oggi attaccato per un motivo: per le sue posizioni giudicate troppo “conservatrici” da coloro che hanno una linea opposta alla sua.
La linea che Mixa rappresenta è senz’altro diversa da quella portata avanti da Zollitsch e Marx. Zollitsch è stato voluto alla guida dei vescovi tedeschi dal cardinale Karl Lehmann, vescovo di Magonza. La conduzione da parte di Lehmann della Conferenza episcopale è stata giudicata da più parti d’impianto progressista.
Un impianto non condiviso da tutti se è vero che circa tre settimane fa a Würzburg si è svolto un summit segreto convocato da un vescovo benedettino, Gregor Maria Hanke, di Eichstätt. Questi, assieme a Franz-Peter Tebartz-van Elst (Limburg), Franz-Josef Overbeck (Essen), Karl-Heinz Wiesemann (Spira) e Stephan Ackermann (Treviri), ha discusso della situazione della chiesa concordando sulla necessità di lavorare per proporre un candidato credibile per il dopo-Zollitsch.
Ieri a Mixa ha replicato il portavoce della diocesi di Monaco, Bernhard Keller. Le sue dichiarazioni mostrano come tra i vescovi si sia oramai giunti a una sorta di battaglia all’ultimo colpo. Secondo Keller le dimissioni di Mixa sono avvenute in modo legittimo. A suo dire i vescovi bavaresi hanno voluto soltanto aiutare Mixa a risolvere alcuni suoi problemi personali. Problemi confermati dal fatto che Mixa, dopo le dimissioni, si è intrattenuto per un mese in un ospedale psichiatrico. Dice Keller: “Gli auguriamo una pronta guarigione. Il suo soggiorno in una clinica psichiatrica è stato un primo importante passo”.
Perché Mixa è uscito soltanto ora allo scoperto contro Zollitsch e Marx? Senz’altro perché solo negli ultimi giorni le accuse contro di lui si sono dimostrate infondate. Poi ci sono anche le ultime notizie riguardanti Zollitsch che lo hanno probabilmente incoraggiato a dire la sua senza paura. Due settimane fa, infatti, anche Zollitsch, colui che più di altri si è battuto per stanare ogni presunto “insabbiatore” di casi di pedofilia, è caduto nel tritacarne mediatico: è stato indagato con l’accusa di complicità indiretta in violenze contro bambini.
Il “dossier Mixa” è tuttora aperto in Vaticano. La Süddeutschen Zeitung ha scritto, alcuni giorni fa, che il vescovo è stato a Roma ed è stato ricevuto dal cardinale Giovanni Battista Re. A questi Mixa ha consegnato una lettera di tre pagine nella quale respinge tutte le accuse a suo carico. E, come scrisse il Foglio pochi giorni dopo le dimissioni, una lettera analoga è stata fatta avere da Mixa al Papa. Anche il Pontefice ha espresso il desiderio di vederci più chiaro nella vicenda. E, infatti, ieri, il portavoce vaticano padre Federico Lombardi ha confermato che “Benedetto XVI riceverà nelle prossime settimane l’ex vescovo tedesco” ma “non è prevedibile che venga rimessa in discussione l’accettazione delle sue dimissioni”.
Il “caso Mixa” è seguito con molta attenzione anche in Austria dove più di un anno fa avvenne un fatto per certi versi analogo. Il vescovo ausiliare di Linz, Gerhard Wagner, fu costretto a dimettersi poche settimane dopo la nomina perché ritenuto dai media e da parte dei suoi confratelli “troppo conservatore”. L’agenzia di stampa austriaca Kath.net ha dedicato a Mixa un lungo reportage dove scrive che Mixa è stato vittima di “intrighi interni alla chiesa”. Anche Wagner fu vittima di intrighi intra ecclesiali. Colpi bassi che, di questi tempi, si fanno sempre più frequenti.
Pubblicato sul Foglio giovedì 17 giugno 2010
© Copyright Il Foglio, 17 giugno 2010 consultabile online anche qui, sul blog di Paolo Rodari.
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2 commenti:
also here there are some more informations as it concernes the case of Mixa....
http://te-deum.blogspot.com/2010/06/germany-canon-lawyer-discusses-bishop.html
there are many details revealed on the main german web-journals www.kath.net and www.kathnews.de
One gernam newapaper even told today that it would have been Pope Benedict XVI himself to intregate against (his close friend) Walta Mixa!!!
but on the both web pages I have found a lot of interesting detail informations about the whole case...
What a shame to see such a bahaviour in baveria!!!
P.S.: as the blog Te Deum has reported about the issue, perhaps also you cold get some informations or comments in Italian, as te deum got it in English? I think those from kath.net also speak Italian, even those from kathnews.de...
It's a really really sad story that shows haw far away from the pope's will some bishops are, even in his own county :((
You really should make it public also in Italy!!!
Perhaps someone of them could write some detail informations for you?
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