martedì 14 settembre 2010

Don Giuseppe Liberto lascerà presto la direzione del coro della Cappella Sistina. Al suo posto un salesiano (Gagliarducci)


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Via dal coro della Cappella Sistina il direttore che Ratzinger apprezza

Don Giuseppe Liberto lascerà presto la direzione del coro della Cappella Sistina, appena dopo le celebrazioni del Sinodo.

Al suo posto (ma ancora non è ufficiale) don Massimo Palombella, finora direttore del Coro Interuniversitario, salesiano, che molto credito è riuscito ad avere nel Palazzo Apostolico. Una scelta che ha già cominciato a scatenare i primi malumori, e che rappresenta un piccolo spaccato del mondo vaticano. Don Giuseppe Liberto è un musicista e compositore di chiara fama. I suoi primi estimatori sono Joseph Ratzinger e suo fratello Georg. Eppure, già a maggio erano cominciate a circolare voci su un prossimo avvicendamento della guida della Cappella Sistina, e il nome del successore - filtrato da ambienti riservati - era stato sempre quello di don Palombella. Proprio in quei giorni, è stato monsignor Georg Gaenswein in persona a confermare privatamente a don Liberto la fiducia di Benedetto XVI. Eppure, l'aria era cominciata a diventare pesante. Le celebrazioni liturgiche erano state concordate fino al sinodo, ma nemmeno era stato fatto accenno al concerto di Natale. Nonostante questo si organizzi a novembre, per alcuni si trattava di un segnale. Ieri un attonito don Liberto è stato chiamato in udienza dal cardinal Bertone: spetta infatti alla segreteria di Stato nominare il direttore della Cappella Sistina.
Ancora giovane (ha 67 anni), non può essere pensionato. Deve essere destinato a nuovo incarico. Ma quale? La scelta di don Palombella non mancherà di creare scontenti. A partire da monsignor Valentino Miserachs, direttore del Coro della Cappella Liberiana. Apprezzato dal Papa, tanto che si pensava persino sarebbe stato creato un Pontificio Consiglio per la Musica Sacra sotto la sua direzione, Miserachs viene scavalcato dal giovane Palombella. Salesiano, vicino a Bertone, Palombella avrebbe già festeggiato con alcuni amici nei giorni scorsi la sicura nomina a direttore del coro. E il Papa? Probabilmente non si opporrà, per non creare dissapori interni. Non è nel suo stile. And. Gag.

© Copyright Il Tempo, 14 settembre 2010 consultabile online anche qui.

Mah...mah...mah...mah...ovvio che la scelta continua di salesiani possa suscitare malumori.
R.

9 commenti:

pierino ha detto...

Raffaella hai ragione, ma il salesiano alla cappella sistina non è il problema. Deve essere sostituito l'altro salesiano, quello alla Segreteria di Stato!

don Marco (salesiano) ha detto...

E' na vita che lo dico, ormai non si troveranno più salesiani nei conventi, ma tutti vescovi o giù di lì, e poi dicono che il nepotismo sia finito!!!
Bertone Bertone, sei il disastro della Chiesa!!

Anonimo ha detto...

Don Cristiano.
"Quousque tandem abutere, Bertone, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?(Fino a quando dunque, Bertone, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesto tuo furore si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia?).

Anonimo ha detto...

E'come se stesse predisponendo la propria corte di fedelissimi, in attesa di succedere a Papa Benedetto. Per il resto la segreteria di stato sembra ferma, come in sttesa.
Alessia

Anonimo ha detto...

Comunque, non mi pare che Gagliarducci la racconti giusta. Basta leggere Magister sull'argomento.
Alessia

Abelardo ha detto...

Già Malachia ha previsto che nella persecuzione estrema siederà sul trono di Pietro Pietro II Romano...e Bertone è nato a Romano Canavese!Un segno? Forse...

Abelardo ha detto...

Liberto grande musicista? Mah...se lo dite voi.
Io so che con lui la Cappella è decaduta all'ultimo rango... che fece lo sgambetto,con la complicità dello Stanislao Triumphans del dispotismo voitiliano,al grande e indimenticabile Maestro Bartolucci.
La verità fa male...ma è la verità!

Anonimo ha detto...

Liberto certo non regge il confronto con Bartolucci, ma non è certo peggiore dello sponzorizzato Bertoniano. Anche di Palestrina ce ne fu uno solo: non dimentichiamolo.
Che meriti ha Palombella se non quello di essere sdb (socio di Bertone nella gestione mafiosa della Segreteria di Stato Vaticano)? Forse l'aver epurato la rivista musicale "Armonia di voci" peraltro al merito del Maestro Valentin Miserachs Grau? Ora invece ha preferito un'iversione di rotta: rinnegata e tradita l'amicizia con Miserachs, preferisce amoreggiare - per i propri tornaconti - con coloro che ha sempre odiato, disprezzato e distrutto nelle sue recensoni musicali...: gli altrettanto insignificanti, ma in posti di rilievo, Don Marco Frisina e Don Antonio Parisi.
Forse gioca al merito di Palombella l'essere riuscito a FARSI CACCIARE IN MALO MODO DAL PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA, ove ricopriva la cattedra di Liturgia:.... vendeva aria fritta!!!
Chi va a dirlo al Papa?
Ovviamente con Bertone davanti, per evitare che quell'astuto serpente di "Genesiana" memoria col suo fare viscido e menzognero, raggiri il Santo Padre.... come ha già fatto tante altre volte...!

Anonimo ha detto...

Bartolucci pur grande musicista era ed è superato come compositore di musica liturgica, è rimasto ancorato allo stile di Palestrina e ciò non significa che attualmente sia il massimo!! Dispiace tantissimo che una mezza cartuccia, sia come direttore (ammirate la sua gestualità inconcludente..) che come compositore (citatemi sue composizioni accettabili..), debba occupare un posto di così grande rilievo nel panorama della Musica Sacra e Liturgica...!!!