giovedì 23 settembre 2010

Il Papa che ha conquistato l'Inghilterra (Fabio Zavattaro)


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Sospetti su Bankitalia per l’«attacco mirato» (Tornielli)

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Ior, il mistero di una riunione tra i vertici degli istituti di credito (Sarzanini)

Bando alle ciance! Allo Ior qualcuno ha commesso un errore di procedura. Faccia un passo avanti e si assuma le proprie responsabilità!

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Gotti Tedeschi: "Siamo sotto attacco per un errore" (Marroni)

Un banchiere per bene ed il pasticcio dello Ior (Riformista)

Il pasticcio brutto targato Ior si poteva evitare se solo si fosse prestata maggiore attenzione. Il commento di Galeazzi e Spini

Inchiesta sullo Ior. Ipotesi "motu proprio" del Papa? (Apcom)

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La trasparenza dello Ior (Osservatore Romano)

Il 3 ottobre la visita del Papa a Palermo per il raduno regionale delle famiglie e dei giovani (Radio Vaticana)

Pubblicato l'inno della GMG Madrid 2011 (Rome Reports)

L'arcivescovo di Liverpool, mons. Kelly: quello del Papa, un viaggio meraviglioso

L’eredità avvelenata di Marcinkus nel forziere vaticano (Politi)

Viaggio in Gb: sobrio ma schietto, il Papa ha saputo affrontare bene temi delicati e spinosi (Accattoli)

Il Papa: l’Occidente ha un’anima cristiana e la Chiesa lavora per conservarla (AsiaNews)

Il Papa all’udienza generale: la visita nel Regno Unito conferma che l’Europa ha un’anima cristiana (Radio Vaticana)

Il Papa: "Il viaggio apostolico nel Regno Unito ha confermato in me una profonda convinzione: le antiche nazioni dell'Europa hanno un'anima cristiana, che costituisce un tutt’uno col "genio" e la storia dei rispettivi popoli, e la Chiesa non cessa di lavorare per mantenere continuamente desta questa tradizione spirituale e culturale" (Catechesi)

Il programma della visita pastorale del Papa a Palermo (Sir)

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI A PALERMO (3 OTTOBRE 2010) - PROGRAMMA

Il Papa: il viaggio in Gran Bretagna ha segnato una nuova e importante fase nelle relazioni fra il popolo inglese e la Chiesa (Apcom)

Appello del Papa alla Commissione mista per il dialogo cattolico-ortodosso: impegniamoci seriamente per l'unità (Sir)

Il Papa: le antiche nazioni d'Europa hanno un'anima cristiana (Sir)

Il Papa e Newman. Il coraggio dell’educazione e, in particolare dell’educazione al Vangelo (Campoleoni)

Gli attacchi al Papa sono la prova che la religione è ancora viva e vegeta (Anne Applebaum per il Washington Post)

Durissima condanna delle correnti postconciliari "demolitrici della vita consacrata" nell'omelia del prefetto Mons. Amato per la beatificazione di Madre Maria dell'Immacolata

La liturgia, il rito tridentino ed il Concilio in una lettera dell'allora card. Ratzinger a Matias Augé (1999)

Uno stralcio del libro Vaticano S.p.A. di Gianluca Nuzzi: L'altra faccia dello Ior prima di Gotti Tedeschi (Il Tempo)

Indagine sullo Ior. L'ennesima manovra per screditare la Chiesa (Iannuzzi)

Gotti Tedeschi: Noi stiamo attuando le norme. Nel caso oggetto dell’indagine si è trattato di un errore nelle procedure (Tornielli)

Verità e trasparenza (non solo difese d'ufficio) allo Ior sulla linea tracciata da Benedetto XVI. Riflessione

L'incontro del Papa con i vescovi britannici ed il congedo dal Regno Unito (Sir)

Don Enrico Finotti: Il valore dell’elevazione eucaristica (Zenit)

La stampa britannica «conquistata» dal Papa: evento storico (Del Soldato)

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE NEL REGNO UNITO (16 - 19 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG (Articoli, notizie, interviste)
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Il Papa che ha conquistato l'Inghilterra

di Fabio Zavattaro

Di questo viaggio in Gran Bretagna di papa Benedetto resteranno alcune immagini, quasi istantanee capaci non solo di farci ricordare l’evento ma anche di offrirci delle chiavi di lettura di tutta la visita. E la prima immagine è la folla: a Glasgow, come a Londra, soprattutto la sera della veglia ad Hyde Park.
Il Paese non è rimasto indifferente alla visita del Papa di Roma: sia chi è sceso per le strade per protestare contro il viaggio e i costi della visita – questa una delle accuse più ripetute – sia chi ha voluto manifestare la gioia della fede partecipando alle cerimonie o salutando il Papa lungo le strade. È come se con la sua presenza Benedetto XVI abbia costretto cattolici, anglicani, non credenti a sedersi e riflettere sul senso e il significato della visita, la prima di un Papa invitato ufficialmente dalla Regina. E non è un fatto indifferente in un Paese dove si guarda con grande scrupolo al politicamente corretto, tanto che il 25 dicembre non si fanno gli auguri di Natale ma quelli «di stagione».
Le folle dunque hanno impressionato i commentatori del Regno Unito, i media hanno visto smentite le loro previsioni su accoglienza e partecipazione e le tv hanno seguito in diretta tutti gli appuntamenti del Papa che un giornale britannico non chiama più il custode inflessibile dell’ortodossia, ma il nonno che ha conquistato l’Inghilterra.
Di foto in foto, ecco la stretta di mano a Edimburgo, tra il Papa e la Regina Elisabetta II salita nel 1952 sul trono di Enrico VIII, il Re che nel 1533 fece l’atto di supremazia separandosi dalla Chiesa di Roma. Udienza nel palazzo di Holyroodhouse, che evoca l’immagine della santa croce e fa volgere lo sguardo alle profonde radici cristiane del Paese. Occasione per il Papa per ricordare che la Gran Bretagna si oppose alla tirannia nazista che aveva in animo di sradicare Dio dalla società e negava a molti la nostra comune umanità, specialmente agli ebrei considerati non degni di vivere.
A Glasgow è la carezza al bambino malato di tumore a restare impressa nella nostra lastra fotografica: un gesto che è anche appello, in un tempo in cui la Chiesa deve fare i conti con gli abusi che alcuni sacerdoti e religiosi hanno compiuto nei confronti di minori, quella carezza del Papa è segno di affetto, di impegno perché quelle immense sofferenze non abbiano più a ripetersi. Così nella cattedrale di Westminster papa Benedetto non solo esprime il suo «profondo dolore alle vittime innocenti di questi inqualificabili crimini», ma insieme manifesta «la speranza che il potere della grazia di Cristo, il suo sacrificio di riconciliazione, porterà profonda guarigione e pace alle loro vite». E riconosce «la vergogna e l’umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati». Sofferenze che, offerte al Signore, contribuiranno «alla guarigione delle vittime, alla purificazione della Chiesa». Prove e tribolazioni; Cristo in agonia fino alla fine del mondo, dice il Papa citando Pascal. E qui il pensiero va soprattutto ai tanti cristiani che nel mondo ancora oggi patiscono discriminazioni e persecuzioni a causa della fede: i martiri di ogni tempo.
La terza istantanea, l’incontro con l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, e con i leader religiosi. Così davanti ad anglicani e protestanti nell’abbazia di Westminster il Papa dice: ciò che condividiamo in Cristo è più forte di ciò che ci divide. E al St. Mary College, a ebrei, musulmani, sikh, hindu, Benedetto XVI ribadisce che c’è vero dialogo e collaborazione nella reciprocità; quindi guardando alla situazione in alcuni Paesi del mondo, facile pensare alle violenze di matrice integralista, dice: «La collaborazione e il dialogo fra religioni richiede il rispetto reciproco, la libertà di praticare la propria religione e di compiere atti di culto pubblico, come pure la libertà di seguire la propria coscienza senza soffrire ostracismo o persecuzione, anche dopo la conversione da una religione ad un’altra». Una volta che tale rispetto e attitudine aperta sono stabiliti, persone di tutte le religioni lavoreranno insieme in modo efficace per la pace e la mutua comprensione, offrendo perciò una testimonianza convincente davanti al mondo.

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