domenica 26 settembre 2010

Il Papa: Dio ama i poveri e li solleva dall'umiliazione. Nel giorno del Giudizio sarà appianata ogni ingiustizia. Chiara Badano è esempio per i giovani di oggi (Izzo)

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Il Papa: seguire in vita la via di Dio, dopo la morte, sarà troppo tardi per ravvedersi (AsiaNews)

Il Papa: Dio ama i poveri, dobbiamo vivere seguendo la sua strada (Apcom)

Il Papa: "Cari amici, solo l’Amore con la "A" maiuscola dona la vera felicità!" (Angelus)

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L'operazione trasparenza dello Ior. Gotti Tedeschi rinuncia agli scudi giudiziari del Vaticano: vedrà gli inquirenti. La trasparenza di Papa Benedetto (Gianluigi Nuzzi)

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PAPA: DIO AMA I POVERI E LI SOLLEVA DALL'UMILIAZIONE

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 26 set.

"Dio ama i poveri e li solleva dalla loro umiliazione".
Benedetto XVI ha voluto ricordarlo prima della preghiera dell'Angelus, sottolineando che il "destino eterno" di ciascuno si gioca sulla scelta di "seguire la strada che Dio ci ha mostrato" e cioe' "sull'amore, non inteso come sentimento, ma come servizio agli altri, nella carità di Cristo". E' questo per il Papa il messaggio del Vangelo e in particolare della parabola dell'uomo ricco e del povero Lazzaro.
"Il primo - ha ricordato - vive nel lusso e nell'egoismo, e quando muore, finisce all'inferno.
Il povero invece, che si ciba degli avanzi della mensa del ricco, alla sua morte viene portato dagli angeli nella dimora eterna di Dio e dei santi".
In proposito, il Pontefice ha citato anche il discorso della Montagna, che dichiara "beati" i poveri perche' vostro e' loro il regno di Dio".
"Il messaggio della parabola - ha aggiunto - va oltre: ricorda che, mentre siamo in questo mondo, dobbiamo ascoltare il Signore che ci parla mediante le sacre Scritture e vivere secondo la sua volonta', altrimenti, dopo la morte, sara' troppo tardi per ravvedersi". Papa Ratzinger ha ricordato anche l'esempio di san Vincenzo de' Paoli, patrono delle organizzazioni caritative cattoliche, di cui ricorre domani il trecentocinquantesimo anniversario della morte.
"Nella Francia del 1600 - ha detto - egli tocco' con mano proprio il forte contrasto tra i piu' ricchi e i piu' poveri.
Infatti, come sacerdote, ebbe modo di frequentare sia gli ambienti aristocratici, sia le campagne, come pure i bassifondi di Parigi.
Spinto dall'amore di Cristo, Vincenzo de' Paoli seppe organizzare forme stabili di servizio alle persone emarginate, dando vita alle cosiddette Charites, cioe' gruppi di donne che mettevano il loro tempo e i loro beni a disposizione dei più emarginati. Tra queste volontarie, alcune scelsero di consacrarsi totalmente a Dio e ai poveri, e cosi', insieme con santa Luisa di Marillac, san Vincenzo fondo' le Figlie della Carita', prima congregazione femminile a vivere la consacrazione nel mondo, in mezzo alla gente, con i malati e i bisognosi".

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PAPA: NEL GIORNO DEL GIUDIZIO APPIANATA OGNI INGIUSTIZIA

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 26 set.

"La parabola del ricco e del povero Lazzaro ci ricorda che nel Giorno del Giudizio Dio appianera' ogni ingiustizia del mondo. Giudichera' i ricchi e i poveri secondo il criterio dell'amore.
Riparera' i torti e le sfortune".
Lo ha detto il Papa che e' tornato sul tema dell'amore di Dio verso i poveri parlando in lingua polacca dopo la preghiera dell'Angelus. "I nostri cuori - ha esortato rivolto ai gruppi presenti - siano pervasi dallo spirito di solidarieta' con chi si trova nel bisogno. Siamo collaboratori di Dio nella moltiplicazione dell’amore sulla terra".

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PAPA: CHIARA BADANO E' ESEMPIO PER GIOVANI DI OGGI

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 26 set.

"Cari amici, solo l'Amore con la A maiuscola dona la vera felicita'".
Con queste parole Benedetto XVI ha presentato all'Angelus la testimonianza di Chiara Badano, "una giovane, che ieri e' stata proclamata Beata qui a Roma, una ragazza italiana nata nel 1971, che una malattia ha condotto alla morte a poco meno di 19 anni, ma che e' stata per tutti un raggio di luce, come dice il suo soprannome: 'Chiara Luce'".
"La sua parrocchia, la diocesi di Acqui Terme e il Movimento dei Focolari, a cui apparteneva, oggi - ha detto il Pontefice - sono in festa - ed e' una festa per tutti i giovani, che possono trovare in lei un esempio di coerenza cristiana".
Ratzinger - che parlava in collegamento da Castelgandolfo alle migliaia di fedeli radunati alla Basilica di San Paolo per la celebrazione di ringraziamento presieduta dal segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, all'indomani del rito della beatificazione della Badano - ha citato le ultime parole della ragazza: "Mamma, ciao. Sii felice perche' io lo sono". E le ha definite di "piena adesione alla volonta' di Dio".
"Rendiamo lode a Dio, perche' - ha concluso - il suo amore e' piu' forte del male e della morte; e ringraziamo la Vergine Maria che conduce i giovani, anche attraverso le difficolta' e le sofferenze, ad innamorarsi di Gesu' e a scoprire la bellezza della vita".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Una delle meditazioni domenicali più semplici e più ispirate, che spinge a fare un serio esame di coscienza e a guardare con onestà il nostro vivere pieno di contraddizioni e scelte lasciate a metà. Torna alla mente quanto disse nellomelia della Messa per il 40° anniversario della chiusura del CV II l'8 dicembre 2005. "Compromettiti con Cristo! Abbi il coraggio di osare con LUI!"