giovedì 17 dicembre 2009

Il Papa torna in cattedra per una sera: non è vero che studiare non serve (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: TORNA IN CATTEDRA PER UNA SERA, NON E' VERO CHE STUDIARE NON SERVE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 dic.

''Ma allora non serve studiare? O addirittura e' nocivo, controproducente per conoscere la verita'?''.
Se lo e' chiesto Benedetto XVI nell'incontro di questa sera con gli universitari romani nella Basilica di San Pietro, nel corso del quale ha prima fatto esplicita allusione alla propria militanza nell'ambiente accademico (e' stato professore a Tubinga e poi vice rettore a Ratisbona): ''non posso evitare una riflessione forse un po' scomoda ma utile per noi che siamo qui e che apparteniamo per lo piu' all'ambiente accademico.
Domandiamoci: chi c'era - la notte di Natale - alla grotta di Betlemme? Chi ha accolto la Sapienza quando e' nata? Chi e' accorso per vederla, l'ha riconosciuta e adorata? Non dottori della legge, scribi o sapienti. C'erano Maria e Giuseppe, e poi i pastori. Si', o Padre, perche' cosi' hai deciso nella tua benevolenza, hai rivelato il tuo mistero ai piccoli''. E poi si e' risposto: ''la storia di duemila anni di cristianesimo esclude quest'ultima ipotesi, e ci suggerisce quella giusta: si tratta di studiare, di approfondire le conoscenze mantenendo un animo da 'piccoli', uno spirito umile e semplice, come quello di Maria, la Sede della Sapienza''.
''Cari amici - ha continuato - un professore cristiano, o un giovane studente cristiano, porta dentro di se' l'amore appassionato per questa Sapienza. Legge tutto alla sua luce; ne coglie le tracce nelle particelle elementari e nei versi dei poeti; nei codici giuridici e negli avvenimenti della storia; nelle opere artistiche e nelle espressioni matematiche''.
'' Senza di Lei - ha scandito Papa Ratzinger - niente e' stato fatto di tutto cio' che esiste e dunque in ogni realta' creata se ne puo' intravedere un riflesso, evidentemente secondo gradi e modalita' differenti.
Tutto cio' che viene recepito dall'intelligenza umana puo' esserlo perche', in qualche modo e misura, partecipa della Sapienza creatrice. Qui, in ultima analisi, sta anche la possibilita' stessa dello studio, della ricerca, del dialogo scientifico in ogni campo del sapere''.
Il Pontefice ha invitato i seimila tra docenti e studenti degli atenei romani presenti a ''non aver paura di avvicinarai alla Grotta di Betlemme, preoccupati che cio' fosse di ostacolo alla nostra criticita' e alla nostra modernita'''. ''In quella Grotta - ha spiegato - ciascuno di noi puo' scoprire la verita' su Dio e quella sull'uomo. In quel Bambino, nato dalla Vergine, esse si sono incontrate: l'anelito dell'uomo alla vita eterna ha intenerito il cuore di Dio, che non si e' vergognato di assumere la condizione umana''.
''Cari amici - ha detto ancora Bendetto XVI - aiutare gli altri a scoprire il vero volto di Dio e' la prima forma di carita', che per voi assume la qualifica di carita' intellettuale''. ''Non posso non invitare tutti gli Atenei - dunque - ad essere luoghi di formazione di autentici operatori della carita' intellettuale. Da essi dipende largamente il futuro della societa', soprattutto nell'elaborazione di una nuova sintesi umanistica e di una nuova capacita' progettuale Incoraggio tutti i responsabili delle istituzioni accademiche - ha poi concluso il Papa teologo - a proseguire insieme, collaborando alla costruzione di comunita' in cui tutti i giovani possano formarsi ad essere uomini maturi e responsabili per realizzare la civilta' dell'amore''.

© Copyright (AGI)

4 commenti:

LAURA ha detto...

NON è SOLO PR GLI UNIVERSITARI. l'IMPEGNO DELO STUDIO E DELL'AGGIORNAMWETO è NECESAARIO PER TUTTI E LA CARITà INTELLETTULE è FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA'. DISCOO IMPEGNATIVO E PROFONDO COME SEMPRE

laura ha detto...

Scusatemi per gli errori di digitazione. Sono disgrafica e dislessica e faccio fatica a digitare. Spero di essere comprensibile, ma,se gli errori sono fastidiosi per chi legge, sono disposta al silenzio. Ancora grazie per lo spazio e la comprensione

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti Laura, anche i tuoi commenti sono un aiuto prezioso alla nostra riflessione e al nostro confronto; e poi, nonostante qualche errore, sono comprensibilissimi. Perciò continua pure ad intervenire quando credi.
Comunque sempre più grande il nostro Benedetto XVI; che il Signore ce lo conservi a lungo, per il bene della Sua Chiesa.
Maria Pia

gemma ha detto...

se gli errori sono fastidiosi per chi legge, sono disposta al silenzio...

ma stai scherzando laura???? Ma scrivi finchè vuoi e come puoi :)