giovedì 17 dicembre 2009
Il Papa accetta le dimissioni di Murray, vescovo di Limerick (Irlanda)
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IRLANDA: IL LUNGO PERCORSO CHE HA PORTATO IL VESCOVO MURRAY A DIMETTERSI
Nessun ulteriore commento sulla vicenda delle dimissioni del vescovo Donal Murray accettate oggi dal papa. Lo precisa una nota della Conferenza episcopale irlandese in cui si ripercorre in senso cronologico la vicenda del coinvolgimento del vescovo di Limerick. Dopo la pubblicazione del Rapporto Murphy, avvenuta il 26 novembre, il vescovo ha chiesto del tempo per studiarlo. Domenica 29 novembre ha detto: "Per quanto mi riguarda, la questione se io mi debba dimettere o meno, rimanda al fatto di sapere se la mia presenza qui è un aiuto o un ostacolo per la diocesi di Limerick". “Ha poi dato ascolto alle opinioni arrivate direttamente, per lettera, e-mail e telefono, da molte persone, anche al di fuori della diocesi, e non ultimi dalle vittime degli abusi sessuali”. Martedì 1 dicembre, il vescovo ha informato i vicari generali della diocesi delle suo dimissioni e il giorno dopo ha chiesto al Nunzio Apostolico di organizzare un incontro con la Congregazione dei Vescovi a Roma. L’incontro ha avuto luogo lunedì 7 dicembre e il card. Re ha accettato di presentare le sue dimissioni al Papa. Lunedì 14, mons. Murray ha visitato ancora una volta la Congregazione dove ha ricevuto la notizia che il Santo Padre aveva accolto la sua richiesta. Il card. Re ha convenuto che sarebbe stato opportuno che il vescovo Murray fosse oggi a Limerick al momento dell'annuncio delle sue dimissioni.
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Eh si'...un lungo percorso...fin troppo lungo!
Sinceramente sono molto piu' preoccupata del lungo percorso psicologico affrontato dalle vittime.
R.
SANTA SEDE: IL PAPA ACCETTA LE DIMISSIONI DEL VESCOVO IRLANDESE MURRAY
Il Papa ha accettato le dimissioni di mons. Donal Murray, vescovo di Limerick, duramente criticato nel recente rapporto Murphy sulla gestione dei casi di pedofilia tra i sacerdoti della diocesi di Dublino, dove egli era vescovo ausiliario. Ad annunciarlo è una nota diffusa questa mattina dalla sala stampa vaticana, preceduta da una notifica della Conferenza episcopale irlandese. Il vescovo di Limerick era stato ricevuto in Vaticano la scorsa settimana, proprio per discutere sul suo coinvolgimento nel rapporto Marphy. Era arrivato a Roma qualche giorno prima dell’incontro che il cardinale presidente della Conferenza episcopale irlandese Sean Brady e l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, fossero ricevuti personalmente da papa Benedetto XVI il 11 dicembre.
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IRLANDA: IL VESCOVO MURRAY ALLA DIOCESI, “CHIEDO UMILMENTE SCUSA”
Il vescovo Donal Murray ha annunciato personalmente questa mattina ai dipendenti della diocesi di Limerick che il Papa ha accettato questa mattina le sue dimissioni con effetto immediato, come Vescovo della Diocesi di Limerick. Lo ha fatto incontrando i dipendenti nella cattedrale di St. John. "Ho incontrato lunedì 7 dicembre – ha detto - il Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi. Gli ho chiesto di portare le mie dimissioni come Vescovo di Limerick a Papa Benedetto. Il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni che hanno effetto immediato da questa mattina”. “Ho sentito – ha aggiunto il vescovo - le opinioni di molti sopravvissuti, soprattutto nei giorni successivi alla pubblicazione del Rapporto Murphy. Alcuni hanno espresso il desiderio affinché rassegnassi le mie dimissioni, altri mi hanno chiesto di non farlo. So bene che le mie dimissioni non possono annullare il dolore che le vittime di abuso sopravvissute hanno sofferto in passato e continuano a soffrire ogni giorno. Chiedo umilmente scusa ancora una volta a tutti coloro che sono stati abusati quando erano bambini piccoli. A tutti i sopravvissuti ripeto che la mia principale preoccupazione è quella di aiutare in ogni modo possibile, il loro cammino verso la sperata serenità”.
"Un vescovo – ha proseguito il vescovo Murray parlando questa mattina alla diocesi - è chiamato ad essere una persona che cerca di guidare e ispirare tutto il popolo della diocesi a vivere come una comunità unita nella verità e nell'amore di Cristo. Ho chiesto al Santo Padre accogliere le mie dimissioni e di nominare un nuovo vescovo per la diocesi, perché credo che la mia presenza possa creare difficoltà ad alcuni dei sopravvissuti, che devono avere il primo posto nei nostri pensieri e preghiere”. Il vescovo ha poi espresos il desiderio che le sue “ultime parole come vescovo di Limerick” fossero quelle pronunciate il 29 novembre scorso: “Siamo persone che credono che la misericordia di Dio e la salvezza di Dio sono senza limiti. Siamo chiamati ad essere portatori di quella speranza l'uno all'altro e in particolare a coloro la cui fiducia è stata tradita quando erano solo i bambini piccoli e che hanno vissuto il terrore, l'impotenza e le sofferenze inflitte da adulti spaventosi e dominanti. Essi dovrebbero avere sempre un posto speciale nelle nostre preghiere".
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