venerdì 1 gennaio 2010

Il Papa ai gruppi armati: “Fermatevi, abbandonate la via della violenza!" (AsiaNews)


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Il Papa: "Nel primo giorno dell’anno, vorrei rivolgere un appello alle coscienze di quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo. A tutti e a ciascuno dico: fermatevi, riflettete, e abbandonate la via della violenza! Sul momento, questo passo potrà sembrarvi impossibile, ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata" (Angelus)

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VATICANO

Papa ai gruppi armati: “Fermatevi, abbandonate la via della violenza!"

Benedetto XVI rivolge un appello ai “gruppi armati di ogni tipo” perché abbiano il coraggio di impegnarsi per la pace. Responsabilità di famiglie e individui per educare a un “cambiamento degli stili di vita”. Saluto ai partecipanti alla marcia promossa dalla Comunità di s. Egidio.

Città del Vaticano (AsiaNews)

Un appello ai gruppi armati di ogni tipo perché abbandonino “la via della violenza” e un’esortazione a tutti per la cura del creato, che comincia con l’educazione e un cambiamento degli stili di vita: così Benedetto XVI ha espresso i suoi auguri per il Nuovo Anno nel primo Angelus del 2010.
Dopo aver celebrato la messa nella basilica di san Pietro, nella Giornata mondiale della Pace, il papa si è affacciato dalla sua finestra nella piazza gremita da decine di migliaia di fedeli e a tutti ha augurato “che l’anno appena incominciato sia un tempo in cui, con l’aiuto del Signore, possiamo rendere un po’ migliore la nostra casa comune che è il mondo”.
Ricordando poi il suo Messaggio per la Pace, "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato", Benedetto XVI ha sottolineato le responsabilità dei capi di Stato, radunatisi a Copenhagen proprio nei giorni della pubblicazione del Messaggio.
“Tuttavia – ha continuato - in questo momento, vorrei sottolineare l’importanza che, nella tutela dell’ambiente, hanno anche le scelte dei singoli, delle famiglie e delle amministrazioni locali. ‘Si rende ormai indispensabile un effettivo cambiamento di mentalità che induca tutti ad adottare nuovi stili di vita’ (cfr Messaggio, n. 11). Tutti infatti siamo responsabili della protezione e della cura del creato. Perciò, anche in questo campo, è fondamentale l’educazione: per imparare a rispettare la natura; orientarsi sempre più ‘a costruire la pace a partire dalle scelte di ampio raggio a livello personale, familiare, comunitario e politico’ (ibid.)”.
Ma avere cura delle creature significa anche avere “considerazione per le persone” e “rispetto per la vita umana”. “Nel primo giorno dell’anno – ha detto il pontefice - vorrei rivolgere un appello alle coscienze di quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo. A tutti e a ciascuno dico: fermatevi, riflettete, e abbandonate la via della violenza! Sul momento, questo passo potrà sembrarvi impossibile, ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata”.
Il papa ha affidato questo appello “all’intercessione della Santissima Madre di Dio, Maria”. “Grazie Madre Santa – ha concluso - che hai dato alla luce il Salvatore, il Principe della pace!”
Alla fine della preghiera mariana, Benedetto XVI ha ringraziato per tutti gli auguri ricevuti e ha indirizzato i suoi auguri al presidente della Repubblica italiana. Ha poi rivolto “un cordiale saluto ai partecipanti alla marcia intitolata ‘Pace in tutte le terre’, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma e in molti altri Paesi del mondo”.
“Estendo l’espressione della mia spirituale vicinanza – ha aggiunto - alle molteplici iniziative per la pace organizzate dalle Chiese particolari, dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali”. Fra gli altri, Benedetto XVI ha ricordato gli aderenti al Movimento dell’Amore Familiare e i giovani dell’Opera Don Orione, che la notte scorsa “hanno vegliato in piazza San Pietro pregando per l’unità e la pace nelle famiglie e tra le nazioni”.

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