giovedì 31 dicembre 2009

Il Papa: alleviare le difficoltà in cui versano ancora oggi tante famiglie provate dalla crisi economica e dalla disoccupazione (Corriere)


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Il futuro dei giovani sia costruito su «solide fondamenta»

Il Papa: «La crisi non è finita. Impegnarsi ancora per le persone in difficoltà»

È l'auspicio espresso dal Benedetto XVI nell'omelia dei Vespri di fine anno, al quale hanno fatto eco nei Te Deum i vescovi delle principali città italiane

ROMA - La crisi non è finita, e occorre impegnarsi ancora per alleviare la situazione di tante persone e famiglie in difficoltà. È questo l'auspicio espresso con maggior forza dal Papa nell'omelia dei Vespri di fine anno, al quale hanno fatto eco, nei tradizionali Te Deum di ringraziamento, i vescovi delle principali città italiane. Nel lodare il Signore per l'aiuto che le comunità cristiane hanno saputo offrire con generosità a quanti hanno bussato alle loro porte - ha detto il pontefice a san Pietro - desidero incoraggiare tutti a proseguire nell'impegno di alleviare le difficoltà in cui versano ancora oggi tante famiglie provate dalla crisi economica e dalla disoccupazione». Lo stesso pontefice, che domenica scorsa ha pranzato con alcune persone bisognose assistite dalla Comunità di Sant'Egidio, ha poi assicurato la propria vicinanza spirituale a «quanti si trovano in situazioni di difficoltà e di disagio» nella capitale.

FONDAMENTA SOLIDE PER I GIOVANI - Il futuro dei giovani sia costruito su «solide fondamenta» e in particolare «sulla roccia che è Gesù Cristo»: è stato questo uno degli auguri espressi dal Papa, che ha manifestato il suo apprezzamento per l'opera portata avanti in questo senso da famiglie, insegnanti e comunità parrocchiali della capitale, auspicando che «questo rinnovato impegno educativo possa sempre più realizzare una feconda sinergia fra la comunità ecclesiale e la città». Rivolgendosi poi direttamente ai giovani, il pontefice li ha invitati «a non avere paura di rispondere con il dono completo della propria esistenza alla chiamata che il Signore rivolge loro a seguirlo nella via del sacerdozio o della vita consacrata». E ha aggiunto che «Roma ha bisogno di sacerdoti che siano annunciatori coraggiosi del Vangelo e, allo stesso tempo, rivelino il volto misericordioso del Padre».

BAGNASCO: «SOSTENERE LE FAMIGLIE» - «La crisi non è finita, neanche secondo il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Angelo Bagnasco che, nel Te Deum celebrato a Genova ha detto che «bisogna continuare e intensificare tutto quanto è possibile - ha proseguito - per incoraggiare, sostenere, aiutare« le famiglie, compresi i mutui per la casa, bene prezioso e da tutti desiderato». È la disoccupazione, invece, a preoccupare maggiormente il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, che ha esortato a «custodire inviolato il diritto al lavoro come prima difesa della dignità dell'uomo».

TETTAMANZI. «NUOVO STILE DI VITA» - Il «Fondo famiglia lavoro» istituito dalla diocesi di Milano è stato ricordato, intanto, dall'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, il quale ha esortato ad adottare un «nuovo stile di vita» per il bene di tutti, uno stile di sobrietà, »umiltà e obbedienza« di chi compie la volontà del Signore, vivendo il suo amore e testimoniandolo nel dono di sè per il bene di tutti, a cominciare dai più piccoli, poveri e sofferenti».

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