lunedì 14 giugno 2010

Lode a Mons. Franceschini, l'unico ad avere parlato chiaro ai funerali di Mons. Padovese! Dal vescovo appello ai media affinchè non dimentichino!


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"Tenete aperta una finestra su questa terra e sul suo dolore"

Milano, 14 giu. (Apcom)

Al termine della messa funebre in onore di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia ucciso lo scorso 3 giugno in Turchia, il suo successore ha rivolto un appello agli operatori dell'informazione affinché tengano aperta "una finestra su questa terra e sul dolore della Chiesa che la abita".
Monsignor Ruggero Franceschini, arcivescovo di Smirne a cui il Papa ha appena affidato anche il vicariato dell'Anatolia, si è rivolto anche ai religiosi chiedendo loro di venire in Turchia a vivere la propria fede perché "la piccola Chiesa rimasta in Anatolia, anche se di tradizione apostolica, è troppo giovane per superare da sola una tragedia simile".
Una comunità, ha proseguito il religioso, "troppo fragile per fronteggiare il male che l'ha colpita, troppo povera per trovare in se stessa le risorse per continuare a sperare almeno di esistere. Alle Chiese sorelle chiediamo vocazioni: in particolare sacerdoti, religiosi e religiose, per una missione difficilissima, ma senza sconti e senza compromessi, non voglio ingannare nessuno davanti a questa bara. Venite a vivere il Vangelo, venite ad aiutarci a vivere, semplicemente".
A chi si occupa di informazione, Franceschini ha chiesto di essere "la voce di chi non ha neanche la libertà di gridare la propria pena. La verità e la giustizia, al di là di ogni umana convenienza. E così a chi si occupa di politica e di economia".
Il monsignore ha evitato volutamente un elogio funebre di Padovese perché, a suo parere, "chi ha testimoniato con il sangue non ha bisogno di parole e neanche di miracoli". Franceschini si è limitato a dire che il 3 giugno "hanno ucciso il pastore buono.
Partito da questa città si era fatto pellegrino dello spirito e della mente, fino a diventare uno dei più competenti esperti sulla vita e le opere dei Pari della Chiesa vissuti nell'attuale Turchia".

© Copyright Apcom

Averne di pastori cosi'!
Sono francamente molto delusa dal comportamento della Chiesa Cattolica italiana e della Santa Sede.
R.

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Lascia veramente un velo di tristezza nel cuore.Ha dato la sua vita per il Vangelo, e cosa succede? In turchia si dubita che sia una persona per bene, addirittura uno stupratore, in Italia si ha fretta di seppellire il suo corpo e insieme la sua memoria perchè scomoda. Per cosa? per contnuare a vivere una realtà che non esiste, ben coscienti che siamo incamminati verso un tunnel senza uscita. Come quando cominciarono gli atti contro gli ebrei a metà degli anni 30,si definivano sempre atti isolati. E così la gravità giustificata di un atto precedente, serviva a attenuare la maggiore gravità dell'atto successivo. E così ci si ritrovò dove sappiamo. Ma ci si arrivò giorno dopo giorno.

Una popolazione annientata e un genocidio mai riconosciuto(gli armeni), un'isola occupata e un'altra popolazione deportata(Cipro), chiese distrutte e rase al suolo, leggi sempre più dure contro la Chiesa di costantinopoli non bastano?
il non riconoscimento dello statuto della Chiesa, l'arresto in blocco di tutto lo stato maggiore dell'esercito, unico garante della laicità in turchia. Cambiamento d'insegnamento nelle scuole pubbliche dove si insegna a disprezzare i non musulmani.Tabula rasa in storia fino al 1454. Premio a erdogan come miglior combattente dell'islam del decennio dalla lega araba. Suore uccise, un prete sgozzato, un vescovo pressidente della conferenza episcopale decapitato. Cos'altro? E a Roma si tace. Con quale paura vivono queste comunità nei confronti dello stato turco?^ Ma soprattutto quale angoscia nel loro cuore sapendo che non hanno neanche una chiesa o un istituzione internazionale a cui rivolgersi? Sono SOLI. Abbiano a Roma pietà, se non dei morti, almeno dei vivi. A che serve battersi per difendere la vita di un embrione,quando poi si lasciano mariti, mogli, figli, sacerdoti e vescovi morire nel più assordante silenzio? Cos'ha fatto della sua missione questa chiesa?Ogni giorno sento la chiesa romana,allontanarsi dalla Chiesa di Cristo.Poi possiamo parlare di pianete e candelabri, di altari e nomine. Ma se manca la carità e l'amore, manca tutto.

Max

Anonimo ha detto...

cara raffaella, condivido in pieno.

euge ha detto...

Cara Raffaella ma, leggo con mola tristezza ed amarezza,certi commenti nei quali adesso si vuole velatamente e neanche tanto, addossare la colpa dell'omicidio di Padovese al nostro Pontefice!..........
Quello che mi rattrista è che certi commenti arrivano proprio da persone che solitamente in questo blog, si sono uniti a noi per difenderlo. E' chiaro che la Santa Sede in questa circostanza ha fatto la figura del cioccolataio come in tante altre situazioni ma, dare colpa a Benedetto XVI anche di ciò che è successo prima del suo viaggio a Cipro, mi sembra veramente troppo almeno da parte di quelle persone che dicono di capirlo, difenderlo e seguirlo.
Scusa Raffaella ma, la mia amarezza è veramente molto grande e con altrettanta tristezza, vedo che le memorie corte hanno scordato quello che il Papa disse nel discorso di Ratisbona!!

Anonimo ha detto...

Già......... se c'è qualcuno che ha sbagliato in questo caso non è certo Benedetto XVI............CHE TRISTEZZA ADESSO ANCHE NOI GLI VOLTIAMO LE SPALLE..........

DEL RESTO, PIETRO STESSO RINNEGO' DI CONOSCERE CRISTO PER TRE VOLTE

Raffaella ha detto...

Ciao Euge, tranquilla!
Nessuno ha accusato il Papa di una cosa del genere. Scherzi?
E' la diplomazia a tutti i costi che meriterebbe una ridimensionata.
Ma non e' compito del Papa fare il diplomatico! Questo onere e' affidato agli uffici della Santa Sede e forse e' proprio questo il problema!
Come ha detto il Papa stamattina, i rapporti fra Santa Sede e chiese locali non possono essere solo burocratici.
R.

Anonimo ha detto...

Cara euge, non so se ti riferisci a me. Non volevo attaccare assolutamente il Papa,ci mancherebbe, se non fosse per lui...Però questo non vuol dire che il sangue versato di un fratello non gridi a Dio nonostante noi tacciamo.Apprezzo tantissimo il fatto di aver nominato Franceschini come successore, ma se è solo per farne un altro martire non serve a gran ché.Da alcuni anni vivo a Parigi. E' sorprendente come ogni giorno vengono profanati cimiteri cristiani da arabi, proprio ieri hanno distrutto una grotta di lourdes. Entrano in chiesa buttano le ostie per terra, e nessuno ne da notizia. Sempre dei fratelli musulmani hanno saccheggiato una chiesa, credo a Versailles, vado a memoria, il mese scorso, e il sindaco si è rifiutato di dare la sua solidarietà. Ora usano questa tecnica:il venerdi si mettono a pregare per strada, vengono da tutta la regione, facendo finta di essere del quartiere, dicono che non hanno una moschea e così finiscno per ottenerla. Ora con questo trucco, ne hanno ottenuta una da 7000mq a parigi, omaggio del Comune da 10mln di euro, e siamo in piena Crisi, e soprattutto le leggi del 1905 lo vietano. Dal giorno dopo quelle strade il venerdi restano vuote. Ora si sono spostati tutti a 50km a sud e, lo dico perché ci vivo, fino al mese scorso erano una ventina, da 4 settimane sono un 2-3000 e bloccano 3 strade per pregare. E al guardiano della scuola vicina che ha protestato, l'imam ha detto: "non ti preoccupare l'anno prossimo la tua scuola sarà la nostra moschea." Io non sono per le guerre di religione, assolutamente , ma per il parlar chiaro si. c'é stata Ratisbona,ma c'é stato il gran mufti di Cipro che non se l'é filato di Pezza il Papa, diciamolo,ha rifiutato il suo invito. Il giorno prima un vescovo viene decapitato al grido di Allah é grande. E quello che sappiamo dire cos'é?I musulmani sono nostri fratelli! Comincio ad averne la nausea di sentire fratelli musulmani a destra e fratelli musulmani a sinistra quando loro nei loro paesi ci martirizzano e nei nostri paesi profanano le tombe dei nostri cari, la sacra specie dell'eucarestia, e manco un vescovo, anche un prevosto che osi batter ciglio. Va bene ratisbona era 5 anni fa, ma padovese é stato ucciso ieri, le ostie porfanate l'altro ieri, che facciamo?

Max

euge ha detto...

Grazie per il tuo intervento chiarificatore Raffaella......!

Attenzione a sparare nel buio.... come sono stata tratta in inganno io leggendo i post, potrebbero essere tratti in inganno anche altri magari apertamente ostili a Banedetto ed allora immagini i commenti??????????
Si deve essere chiari e soprattutto si lasci fuori il Papa da queste beghe come tu hai giustamente fatto notare! Quando si parla di chiesa si sa che questa chiesa ha un capo che è il Papa che ha amore e rispetto per la liturgia, come per coloro che danno la vita per Cristo; ma, è facile dare interpretazioni sbagliate come ho fatto io stessa la chiarezza è indispensabile!

Anonimo ha detto...

E' chiaro che il Papa, ha sempe un ruolo delicato,ma non é posibile che tutte le rogne le debba sbrigare lui? Se é cosi, eliminiano vscovi conferenze e dicasteri e lasciamo fedeli,parroci e Papa, che non sarebbe male. Possibile che nessuno osi dire nulla? Segreteria di stato, Kasper, Bertone, Vingt-Trois, Zollisch? E alla fine tocca ancora una volta al Papa ritrovarsi nel fuoco incrociato? Io vorrei che qualcuno parasse, evitando di farlo fare direttamente al Papa.

Max

gemma ha detto...

stavo per scrivere le stesse cose Max, le hai scritte tu anche per me, non mi ripeto.
Ratisbona è lontana, è stato un tentativo strumentalizzato, non accolto e non sfruttato. I fratelli musulmani hanno scoperto la chiave del giusto dialogo, quello che soddisfa loro. O così, o folle urlanti per le strade che bruciano simboli cristiani, o suore missionarie uccise. Se è vero il contrario, non ce lo dimostrano e non ce ne accorgiamo. Noi abbiamo rinunciato, o al più qualcuno si sta erroneamente chiudendo in se stesso nel disperato tentativo di difendere il territorio. Si faccia qualcosa di veramente costruttivo, prima che l'irrazionalità pervada anche i "nostri". Guardiamo in faccia la realtà e smettiamola di raccontarci storielle, il dialogo presuppone libertà delle parti che qui non c'è. E in nome di quella libertà, in Europa si stanno schiodando i crocefissi dalle pareti. Il blablataggio (come direbbe la nostra Maria) di intellettuali e governanti non cambia (libertà, uguaglianza, ecc), ma in Spagna come in Turchia ciò che viene tolto o non più esibito è sempre qualcosa di cristiano.

euge ha detto...

Beh allora avevano ragione i giornalisti che noi tanto abbiamo contestato quando hanno definito Ratisbona un flop ed un incidente diplomatico; hanno torto tutti coloro che successivamente da parte musulmana, hanno sttoscritto una lettera indirizzata a Benedetto XVI; ha fallito il Papa, hanno fallito loro abbiamo e stiamo fallendo anche noi...........
Vorrei anche dirti, che io non sottovaluto a fatto tutto quello che hai menzionato nel post ti voglio anche far notare che la situazione attuale è incancrenita da anni perchè nessuno si è mai preoccupato all'infuori di Benedetto XVI, di affrontare il delicato problema dei musulmani e poi caro Max i veri falliti siamo noi e l'occidente visto che per prpimi permettiamo a politicanti come Zapatero, di eliminare il Crocefisso dai luoghi pubblici calpestando le nostre radici cristiane e questo non per far piacere ai musulmani od ebrei che siano ma, solo per stare al passo con i tempi. La Francia come altri paesi europei tra cui anche l'Italia, è tra questi ma, se siso no permessi di boicottare la messa del Papa nella diretta con la scusa che aveva sforato???????e questo è successo non per opera di un musulmano o di un ebreo ma, ad opera della Radio Vaticana e della struttura televisiva, Rai Vaticano ti sembra normale? Se prima non cominciamo noi ad avere rispetto della nostra religione e della nostra tradizione cattolica che schifiamo come se fosse roba vecchia da medievali, non avremmo mai dico mai, il rispetto e la considerazione che ci è dovuta!
P.s Se non c'ra Benedetto i musulmani erano già dentro san Pietro caro Max!

Anonimo ha detto...

Il Papa fa quello che dovremmo fare tutti. Con la prudenza, che evidentemente qualcuno scambia per diplomazia o debolezza, mantiene distinto il giudizio sui comportamenti di qualche ignorante fanatico montato dalla sua stessa ignoranza, da quello sulla religione islamica. Cerca evitare quell'assurdo ed innaturale scontro di civiltà che alcuni mestatori nel torbito (sia nel campo "cristiano" che in quello "musulmano", entrambi tra virgolette) vogliono a tutti i costi. Per i loro interessi, che non hanno nulla a che fare con gli "interessi" della Chiesa e dell'Islam.

euge ha detto...

E' chiaro che il Papa, ha sempe un ruolo delicato,ma non é posibile che tutte le rogne le debba sbrigare lui? Se é cosi, eliminiano vscovi conferenze e dicasteri e lasciamo fedeli,parroci e Papa, che non sarebbe male. Possibile che nessuno osi dire nulla? Segreteria di stato, Kasper, Bertone, Vingt-Trois, Zollisch? E alla fine tocca ancora una volta al Papa ritrovarsi nel fuoco incrociato? Io vorrei che qualcuno parasse, evitando di farlo fare direttamente al Papa.

Max

Su questo siamo pienamente d'accordo Max!

gemma ha detto...

"appello ai media perchè non dimentichino?
da quanto ne so stamattina sat 2000, la televisione dei vescovi italiani, aveva di meglio da mandare in onda che non il funerale di un vescovo italiano. A quali media ci si vuole appellare, quando sono assenti anche quelli cattolici?
Posso anche sforzandomi capire certa prudenza ma a volte mi pare che sia proprio la misericordia a difettare. Siamo al punto che parole come "la diplomazia vaticana" ci fanno drizzare i capelli. Diplomazia, ministri, dicasteri, correnti locali, tutte parole rubate alla politica che nulla hanno a che fare con la professione della fede e che non a caso ricorrono tutte le volte che c'è in gioco una nomina o una decisione papale. E che come la politica ci stanno stancando e allontanando. Ormai capita sempre più spesso che non sia il messaggio cristiano la fonte di scandalo nel mondo, come dovrebbe essere, ma l'impalcatura clericale. Serve proprio tutta questa impalcatura curiale? Non sarebbe il caso di mandare più testimoni di fede laddove il gregge ha bisogno di pastori su cui poggiarsi e lasciare qui meno testimoni di diplomazia?

un passante ha detto...

questa storiella dello scontro di civiltà sta diventando una favola. Non c'è nessuno scontro, visto che siamo alla resa. E tranquillo anonimo, non ci sarà nessuna guerra santa. Quel che secondo me in tanti cercano di dire qua è che tra la guerra e la resa completa ci può essere anche una via di mezzo, fatta di reciprocità e non di solo rispetto teorico. Tutto il rispetto per l'Islam, ma l'Islam delle masse è diverso da quello intellettuale e del principe di Giordania

Anonimo ha detto...

Quale tristezza, la bara di un martire della fede, non portata neanche a spalla dei sacerdoti. Si è dato incarico a quattro salariati delle pompe funebri. Vergogna.

Forse se fosse morto un imama decine di sacerdoti sarebbe corsi ala suo capezzale per paura e per giusta reputazione alla stmpa laica.
Ma per Padovese, un funerale diplomatico e formale. Dove erano tutti i movimenti ? Il sangue del martire fa paura. Chiede coraggio e fede vera.
"Sono forse io il custode di mio fratello?"
"Il sague di Abele grida vendetta al mio cospetto"
Dove per "vendetta " non si intende una guerra santa, ma nella carità e nell'amore far trionfare la verità. E' quello che non avviene grazie alla diplomazia Vaticana e ad una Chiesa che si è arresa definitivamente all'Islam.

Anonimo ha detto...

ma come disse giustamente Franceschini, possibili che questi "deviati",fanatici siano tutti musulamni, e colpiscano solo cristiani? Anche Erdogan che dice che gli emigranti sono i soldati e i minareti i loro cannoni in europa è un fanatico?Allora perchè lo si vuole in Europa?Il marocco cheespelle 28 lavoratori perchè vanno a messa la domenica?In tutte e due i casi si tratta di governi e non di fanatici. vogliamo parlare del governo egiziano e dei copti?Da notare non ho citato iraq e afganistan,altrimenti subito arrivavano le risposte che erano paesi in guerra.In nigeria 200 cristiani uccisi dai fratelli musulmani a colpi di macete.Ordianria amministrazione. Ratisbona é stato uno straordinario episodio di franchezza, così coem lo fu la lettera dei dotti al Papa,ma dopo quella cos'èsuccesso? nulla. Quanti cristiani uccisi in nome della fede?TAnti quanti musulmani uccisi in nome della fede? Zero
Me ne frego se Zapatero vuole togliere i crocifissi, è un adepto dark-socialista, cosa ti attendi? il problema é sela Chiesa non dice niente. Chi deve difendereil crocifisso ? zapatero o la chiesa cattolica? Chi deve difendere la memoriadi un vescovo ucciso?La Chiesa o la stampa laica massonica?
E' il sale che deve dar sapore e non la pasta,altrimenti nonserve piùa niente se pretende che sia la pasta a darsi il sapore da solo.
E questa chiesa é sempre più un sale che non serve più a niente. a cui resta solo una morale sessuale di cui parlare ogni giorno, ma che alla fine (vedi bologna roma solo per citare gli ultimi)é la prima a non credere e a trasgredire.

Max

gemma ha detto...

"a cui resta solo una morale sessuale di cui parlare ogni giorno.."
eppure, se ci pensi bene Max la causa di gran parte dei mali, almeno in occidente, sta tutta lì, nella morale sessuale. E' in quell'ambito che si percepisce e si avversa la cosiddetta ingerenza della Chiesa, non certo in altri temi, quali il pacifismo e la dottrina sociale, tanto cari all'ala laicista socialista. Perchè ridimensionare la Chiesa in occidente se non perchè ingerisce su certi temi? E se si avversa la Chiesa in occidente, non la si può certo aiutare a supportare le sue istanze in oriente, laddove ha comunque altri nemici.
Certo è che se caino tocca un monaco tibetano, pure quelli che "nessuno tocchi caino" scendono in piazza, insieme ai cattolici arrabbiati col Papa che non solidarizza, noncuranti di eventuali ritorsioni della Cina sui cattolici della chiesa clandestina ...per un vescovo cattolico, restano in mezzo silenzio pure i cattolici, per non alterare quel dialogo con l'Islam che potrebbe danneggiare i cattolici d'oriente. E' singolare, oltre che un tantino schizofrenico....

realista ha detto...

qualcuno di voi ricorda la povera suor Leonella uccisa poco dopo il discorso di Ratisbona? E come ci provarono ad addossare la colpa di tutto al Papa e al suo presunto "incauto" discorso? Non provo nemmeno a immaginare come si sia sentito il Santo Padre in quei giorni e credo sia facile parlare di autonomia e parole forti (e parlo anche per me) quando non si porta sulle proprie spalle il destino di tanti

Anonimo ha detto...

vorrei segnalarvi questo:

Il martirio di Mons. Padovese e lo "scontro di civiltà"

Una volta tanto, pienamente condivisibile l’intervento di Alberto Melloni sul Corriere di oggi, a proposito del martirio di Mons. Luigi Padovese. Si tratta di una risposta a chi vorrebbe strumentalizzare l’episodio a fini politici. Non è mancato nei giorni scorsi, fra i neocon di casa nostra, chi avrebbe gradito che la Chiesa indicesse una nuova crociata contro i saraceni per vendicare l’uccisione del Vescovo missionario. Giustamente controbatte Melloni: «Un martirio che non sia occasione per predicare il vangelo dell’amore dei nemici, del perdono di chi uccide, sarebbe vilipeso: anche oggi, con buona pace dei post-huntingtoniani» (i seguaci cioè di Samuel P. Huntington, teorico dello “scontro delle civiltà”). Molto bella la riflessione finale, che collega il martirio di Mons. Padovese al momento critico che sta vivendo la Chiesa:

«In questi tempi grigissimi, nei quali la bufera scuote la chiesa, il segno del martirio torna dunque come un segno di grazia, una consolazione a caro prezzo ... Nella chiesa, senza nulla togliere alla gravità dei crimini per i quali chiedere perdono a Dio, permane una riserva di mitezza, di umiltà disarmata, di semplicità di vita che come tale espone alla violenza, sia essa folle o ispirata, e che fa da contrappeso invisibile alle meschinità che la insidiano, da fuori e da dentro».

A qualcuno tale atteggiamento potrà apparire arrendevole, rinunciatario, se non addirittura imbelle. In realtà, si tratta dell’unico atteggiamento possibile per un cristiano: le stesse vittime, che — non dimentichiamolo — hanno amato profondamente i loro carnefici, non tollererebbero che qualcuno si sentisse autorizzato a “vendicare” il loro sacrificio.

Ciò non significa che non sia legittimo esigere che si faccia chiarezza. Ha pienamente ragione Mons. Ruggero Franceschini, Arcivescovo di Smirne e, ora, Amministratore apostolico dell’Anatolia, a chiedere: «Noi vogliamo tutta la verità, ma solo la verità». Ma anche le parole di Mons. Franceschini, riportate dall’agenzia AsiaNews, non possono in alcun modo essere strumentalizzate; non posso essere sbrigativamente interpretate come pista verso un omicidio di matrice islamica. Esse vanno lette molto attentamente:

«Io credo che per questo assassinio, che ha un elemento cosí esplicitamente religioso, islamico, siamo di fronte a qualcosa che va al di là del governo; va oltre, verso gruppi nostalgici, forse anarchici, che vogliono destabilizzare lo stesso governo.
.......

Anonimo ha detto...

..continua...
«La stessa modalità con cui è avvenuta l’uccisione serve a manipolare l’opinione pubblica. Dopo avere ucciso il vescovo, il giovane Murat Altun ha gridato: “Ho ucciso il grande satana. Allah Akbar”. Ma questo è davvero strano. Murat non aveva mai detto queste frasi violente. Io lo conoscevo da almeno 10 anni. Sono io che l’ho assunto al lavoro per la Chiesa. E non si era mai espresso in questo modo. Non era un musulmano praticante. Era un giovane che aveva una cultura cristiana, senza essere cristiano. Né lui, né suo padre erano delle persone nostre nemiche. A mio avviso, sono stati uno strumento nelle mani di altri.

«L’uso del rituale islamico serve per deviare le interpretazioni: è come suggerire che la pista è religiosa e non politica. Inoltre, spingendo all’interpretazione religiosa, di un conflitto fra islam e cristiani, si riesce ad infiammare l’opinione pubblica in un ambito in cui noi siamo debolmente creduti e non abbiamo alcuna forza. Del resto, anche il primo ministro Erdogan ha gli appoggi piú forti non nell’islam radicale, ma in quello moderato. E temo che ormai non abbia piú nemmeno quello».

Non è facile comprendere che cosa vuol dire Mons. Franceschini: dice e non dice. Ma una cosa è certa: la realtà è estremamente complessa. Proprio per questo non è possibile giungere a conclusioni troppo sbrigative, che qualcuno, forse, ha interesse a favorire.

Fa riflettere che certi fatti (pensiamo anche all’assassinio di don Andrea Santoro del 2006) avvengano proprio in Turchia, in un paese laico o, al massimo, islamico moderato. Come mai non avvengono in quei paesi arabi dove il fanatismo islamico è piú forte? Forse, per capire, bisogna tener conto della storia della Turchia: nell’impero ottomano i cristiani costituivano una ragguardevole minoranza (se non erro, raggiungevano il 20% della popolazione) e avevano vissuto pacificamente per secoli con la maggioranza musulmana. Fu proprio quando la Turchia si apprestava a divenire un paese “laico” che la componente cristiana fu praticamente annientata (dagli artefici della moderna Turchia: i “giovani turchi”): si pensi al genocidio armeno, ai massacri e alle deportazioni dei greci e degli assiri, in concomitanza con la prima guerra mondiale.

Dopo questa “pulizia etnica” la situazione era parsa tranquillizzarsi. Come mai, proprio ora che al governo c’è un partito islamico moderato, che sta operando una vera e propria rivoluzione, estromettendo tutta l’antica classe dirigente legata alla massoneria e ai dunmeh, come mai proprio ora rivengono fuori questi attacchi ai cristiani e — sarà un caso — proprio in concomitanza con le visite papali (in Turchia nel caso di don Santoro, e a Cipro in quest’ultimo caso). Non sarà che ci sia qualcuno che ha interesse a tenere desto l’odio fra cristiani e musulmani e a fomentare lo “scontro di civiltà”?
Pubblicato da Querculanus a 16.51

http://querculanus.blogspot.com/2010/06/il-martirio-di-mons-padovese-e-lo.html.

Anonimo ha detto...

lo so Gemma che è quello il tema scomodo per l'ala social-libertina.Però il tuo secondo passaggio "non certo in altri temi, quali il pacifismo e la dottrina sociale", questo dovrebbe far prudere, e non poco l'altra parte, quella liberale capiatlista di centro destra.Invece questa nonostante faccia l'esatto contrario,come fa la sinistra con la sessualità,né si sente in difetto e né tanto meno la chiesa da le bacchettate. E se ci prova,abbiamo visto come reagisce l'altra parte, vedi caso boffo.Ora quello che dico io, è normale che la chiesa ritenga più grave il riconoscere una coppia di fatto(e io sono contrario), piuttosto che spingere alla povertà assoluta intere famiglie, ,partecipare a guerre d'occupazione, sfruttare intere generazioni con contratti a progetto stage a 400 euro ecc, sfruttare gli immigrati, dando la possibilità a certi di avere yatch e ferrari a nome dell'azienda? Fare curare solo chi ha soldi non é contro la carità oltre che contro l'ugualinaza evangelica? Rubare mercè agli operai non è un peccato che grida vendetta a Dio?Pagare le tasse non era un precetto? Fare leggi salva yatch e abbassare gli stipendi agli operai non é da ricco epulone?
Eppure su questo la Chiesa tace, eppure nella carità saremo giudicati. Ha taciuto sulla pedofilia, ora tace sul martirio dei cristiani. La cifra di tutto é divenuto il compromesso. Allora a che seve ripetere: "siamo nel mondo , ma non del mondo". Se guardiamo la chiesa di oggi, in particolar modo il vaticano, nessuna realtà è cosi "del mondo" come il vaticano. Completamente immersa in silenzi di comodo, reti di favori, Affari, prostituzioni.Sembra la nuova babilonia. L'unica cosa che conta é la morale sessuale. NOn dico che non se ne debba parlare , anzi, ma ridurre tutto il vangelo a l'unica cosa che non c'é scritta.E tra parentesi fare poi il contrario con giovinotti rumeni e maschioni italiani. Mi sembra una presa per il c..per noi oltre che un completo tradimento verso il Risorto.

Max

euge ha detto...

Condivido il post di realista!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Comunque da oggi in poi credo che qualsiasi cosa dica o faccia il nostro Pontefice, non sarà mai abbastanza sarà sempre un passo indietro a coloro che senza portare il peso della stessa responsabilità del successore di Pietro, si sentono in dovere di giudicare senza se e senza ma.
Mi auguro allora, che gli stessi grandi conoscitori dei veri mali della chiesa, suggeriscano al Papa cos'è meglio e cosa non lo è........ mi sembra di leggere i commenti di tanti giornaloni che quotidianamente ci fanno il sangue amaro con i loro " doveva fare questo, doveva dire questaltro, Papa isolato dal mondo perso nei suoi libri e nella sua musica, amante dei gatti che però non riesce a rendersi conto della situazione della chiesa moderna" . Quanti di voi, che tanto sproloquiate, sarebbero capaci di sopportare il peso delle tante ingiustizie, cattiverie, sabotaggi, tranelli che ha subito in questi cinque anni Benedetto XVI?
Povero Papa Benedetto ha nemici anche qui!
Scusami Raffaella ma, credo che per un pò resterò lontana dal blog mi rattrista enormemente dire questo. Per me Benedetto è una guida sicura di cui non dubitare mai......e fino a ieri credevo che fosse così per molti altri qui dentro. Forse sbaglio io forse questa cosa mi amareggia oltremodo forse, non trovo più almeno per questa circostanza, quella unione che ci ha permesso di andare avanti in tante battaglie a fianco di Benedetto. Mi dispiace, non posso continuare a fare finta di niente! Scusate il mio sfogo amaro ma sincero!

gemma ha detto...

mi dispiace max ma questa volta non sono d'accordo con te. Mi pare semplicistico dire che la Chiesa tace su certi temi quando certi temi sono presenti sia nei discorsi che nelle encicliche del Papa, solo che non vengono mai enfatizzati, non trovano mai titolo sbattuto in prima pagina il giorno dopo. Quando il papa parla di immigrati, di guerra, di Africa le sue parole sono così "divulgate" come quando parla di aborto, difesa della vita o coppie di fatto? Ti prego, non cadere anche tu nella trappola del commentatore del giornale del mattino. A cosa è stato ridotto il viaggio del Papa in Africa? E da parte di chi? Puoi dimostrarmi che in quell'occasione ha parlato solo di preservativi e della loro utilità o non utiità? E non sono stati certo media e politici di destra a "sviare" il discorso dai problemi africani, ma quelli che più avrebbero dovuto avere a cuore il destino di un popolo il cui unico problema non è il lancio dei preservativi dai paracadute cattolici. E la seconda puntata della storiella ci è stata propinata ai tempi del sinodo per l'Africa, ridotto alla caccia al cardinale nero da mettere in antitesi col Papa, sempre sul condom, naturalmente. E la caritas in veritate? Subito dimenticata, nonostante le tante lodi ricevute e il valore inizialmente riconosciutogli. Ma l'ha scritta il Papa...E questo è il problema. Se il Papa dice che è l'uomo l'unico capitale è una banalità, se lo dice un qualunque guru, "lui si che è un grande".
E quanti discorsi ai vescovi in visita ad limina in cui si parla di tutto vengono ricondotti alle sole parole sul rispetto per la vita dall'inizio alla fine? Come se poi questa fosse una corbelleria. Non è forse insegnando il rispetto alla vita, anche quella che non piace, che si insegna ad amare gli altri incondizionatamente? E forse anche a rispettarli e non ucciderli, mai, se la vita è sacra e indisponibile?
In quanto al matrimonio cristiano, sacramento, non credo si possa ridurre ad un semplice accoppiamento sessuale o di fatto, finchè dura, , basta ripassarne mentalmente anche solo la formula di giuramento. Non aspettiamoci che sia il Papa a farlo almeno.

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno che fomenta l'odio tra cristiani e musulmani?
I fatti parlano da soli. I cristiani vengono uccisi al grido di allah akbar...
Qualcuno ha il coraggio di sostenere che dietro a questi fatti ci sia un complotto giudaico massonico?
Ma la storia non ha ancora insegnato abbastanza a noi cristiani???
Sevegliamoci l'eurabia avanza!

realista ha detto...

si certo, il martirio è prerogativa della Chiesa, peccato che per Melloni la chiesa debba essere martire ma non più missionaria. Non mi pare fosse così per la mentalità dei primi martiri cristiani. Inutile fingere di non vedere che la prima cosa richiesta per dialogare oggi sia oggi la rinuncia alla missione e al proselitismo. Guai poi a convertire

gemma ha detto...

no euge, non credo che il Papa qui sia stato attaccato, credo invece che in qualche modo lo si voglia incoraggiare a liberarsi di certe zavorre, che gli impediscono di essere ancora più libero e che a volte sembrano ritardare o modificare alcune sue decisioni. Quelle postate qui poi sono tutte opinioni, ragionamenti basati su ciò che crediamo di conoscere

Anonimo ha detto...

bello il passaggio "Un martirio che non sia occasione per predicare il vangelo dell’amore dei nemici" quindi sono nemici?non fratelli? se c'é stato martirio ci sono stati anche persecutori, per cui pregare certo, ma allora chiamiamoli persecutori, nemici. Se li chiamiamo fratelli e preghiamo per i nostri fratelli siamo come i pagani, che già pregano e amano i loro fratelli, che ricompensa avremo se ci limitiamo ad amarei nostri fratelli. Chiedo a Melloni:voglio essere Vero Cristiano come lei dice, amare il mio nemico, il mio persecutore, mi dica chi è il mio nemico il mio persecutore? a me additano solo "fratelli". Melloni mi dica il nome del nemico da amare, eio lo amerò! me lo dica però il nome

Max

Anonimo ha detto...

ma io non voglio attaccare affatto il Papa, non dubito per un solo istante della sua fedeltà evangelica, fin da quando era cardinale ero sicuro che sarebbe divenuto Papa, unico cardinale nei cui occhi e nel cui cuore è iscritto veramente il Vangelo. Io me la prendo con il Vaticano, per ché la Chiesa é anche mia! Anch'io sono chiesa con vocazione e missioni diverse. e così come mi fa inc.. se uno a casa mia viene e sporca, così mi fa inc chi sporca la mia chiesa. Cara gemma, non parlavo del Papa, mi trovo pienamente d'accordo con lui, ma con le conf episcopali. Se c'erano i Dico, il giorno dopo si dice no ai "DICO", non si fanno richiami generici. C'é il referendum sulla "legge 40" si cita "legge 40", c'é il nodo quagliarello sugli yatch, si parla genericamente di equità di distriuzioni della ricchezza.c'é il nodo tremonti sull'impossibilità di ricorrere dei lavoratori a giudici del lavoro. non l'ho mai sentita citata da nessun vescovo.Spetta ai vescovi declinare sul proprio territorio il magistero, non certo al Papa.Poi o lo si fa per tutti i settori e tutti i governi, o non lo si fa per nessuno. Io sono per dire la verità in faccia a tutti. Ma balducci & co ci spiegano perché con certi si é più duri che con altri.


Max
MAx

un passante ha detto...

si inizia a parlare di martiri cristiani e si finisce con le coppie di fatto..forse il chiodo fisso non ce l'hanno proprio solo le gerarchie

Anonimo ha detto...

touché passante! bella battuta!:-) Era solo che vorrei che la stessa forza profetica(più che appropriata) che si ha con le coppie di fatto e con certe parti della società civile, la si abbia con tutti e su tutti i temi. "Il vostro parlar sia chiaro, si si no no"

MAx

Anonimo ha detto...

"Fa riflettere che certi fatti (pensiamo anche all’assassinio di don Andrea Santoro del 2006) avvengano proprio in Turchia, in un paese laico o, al massimo, islamico moderato. Come mai non avvengono in quei paesi arabi dove il fanatismo islamico è piú forte?".
Bella riflessione, che sposo in pieno e che posso confermare per quello che ho visto materialmente in alcuni dei paesi cosiddetti "fanatici".
Quanto allo spaventato anonimo che teme l'Eurabia (termine senza senso - l'Europa è un'appendice dell'Asia) quale soluzione propone? Una bomba atomica su ogni capitale araba? La cacciata di tutti i musulmani dall'Europa? Il mitragliamento dei barconi di immigrati dal Sahel? E chi lo farebbe? Chi potrebbe opporre tale violenza (ammesso che fosse giusta) a quei magrissimi, motivatissimi, giovanissimi e numerosissimi musulmani che ci circondano? Noi grassi, sfiduciati, vecchi, pochi ed egoistissimi "occidentali"? Per quel che mi riguarda preferisco non definirmi tale (l'Occidente è dall'altra parte dell'Atlantico). Mi basta essere cristiano ed europeo.
Quanto alla Fallaci, quell'atea devota che tanti vorrebbero santificare e che ha coniato termini come Eurabia di così grande presa sui poveri di spirito, predicava bene dalla sua nuova patria niuiorchese, la stessa dalla quale sono partiti gli attacchi alla Chiesa per la pedofilia (gli eurabiani, invece, se ne stavano buoni).
Corrado

Anonimo ha detto...

è tornato l'eurabia-maniaco....