martedì 29 dicembre 2009

Semplicità e Nascondimento: le chiare parole che identificano il Pontificato di Papa Ratzinger (Roberto Pepe)


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Riceviamo e con grandissimo piacere e gratitudine pubblichiamo:

Semplicità e Nascondimento

Roberto Pepe

“C’ero anche io” in Piazza S. Pietro, seduto vicino ai frastornanti giovani messicani che già un’ora prima che si affacciasse alla Loggia, cantavano e sventolavano bandierine… per vedere il nostro Grande Papa, dopo quel tentativo violento di “abbraccio” della sera prima, ma soprattutto per sentire le sue parole lanciate al mondo, nel giorno di amore universale.
“Tutt’intorno era buio, mentre nella grotta risplendeva la luce vera ‘che illumina ogni uomo’. Eppure tutto avviene nella semplicità e nel nascondimento, secondo lo stile con il quale Dio opera nell’intera storia della salvezza. Dio ama accendere luci circoscritte, per rischiarare poi a largo raggio”.
Queste sono le chiare parole che identificano il Pontificato di Papa Ratzinger: “NELLA SEMPLICITA’ E NEL NASCONDIMENTO”: parole che si accendono prima come luci tenui, accennate (per chi percepisce subito il significato), ma poi, alla bisogna, si espandono, illuminando con potenza inaudita.
”Anche oggi, per la famiglia umana profondamente segnata da una grave crisi economica, ma prima ancora morale, e dalle dolorose ferite di guerre e conflitti, la Chiesa ripete con i pastori: ‘Andiamo fino a Betlemme’, lì troveremo la nostra speranza, (…) per invitare i suoi abitanti ad abbandonare ogni logica di violenza e di vendetta e ad impegnarsi con rinnovato vigore e generosità nel cammino verso una convivenza pacifica”.
A questo punto il Papa , riprende la sua già espressa chiara denuncia in difesa della Cristianità e dei Cristiani cattolici nel mondo, argomento che, molte volte, in passato, per questione di pragmatismo di “relativismo politico internazionale” si è sottaciuto, per non ferire l’altrui alterigia o, per la inconfessata paura di apparire con il cliché ancora dei “soliti” evangelizzatori ti terre di conquista reputate appartenenti culturalmente ad altre confessioni religiose (molto falsamente, anche) o a rituali atavici tribali.
Già Benedetto XVI ha denunciato apertamente il pericoloso tentativo della islamizzazione violenta di alcune zone del Centro Africa, lasciate vergognosamente abbandonate dopo la de-colonizzazione forzata da armi sovietico-sudamericane inneggianti al pensiero laico-marxista, al cui dissolvimento ideologico è subentrato quello terroristico fondamentalista islamico...
Il Papa, grazie alla semplicità e logicità del proprio pensiero limpido e superiore a qualsiasi coinvolgimento d’ordine prettamente politico e mirato a qualsivoglia interferenza nazionale, può arrogarsi il principio di condannare le malefatte terrene perpetrate ai danni dei propri correligionari e fedeli di tutto il mondo.
Si è quindi rivolto "umanamente" e "religiosamente" a favore del “piccolo gregge di cristiani” che vive una tribolata situazione in Iraq, non mancando un riferimento alla Chiesa che opera “in Sri Lanka, nella Penisola coreana e nelle Filippine…”. Quindi nel Continente africano, non cessa di implorare la fine di ogni sopruso nella Repubblica Democratica del Congo; invita i cittadini della Guinea e del Niger al rispetto dei diritti di ogni persona ed al dialogo; a quelli del Madagascar chiede “di superare le divisioni interne e di accogliersi reciprocamente”.
Parlando dell’Occidente, Europa e in America settentrionale, bisogna… “superare la mentalità egoista e tecnicista, a promuovere il bene comune ed a rispettare le persone più deboli, a cominciare da quelle non ancora nate”, mentre citando l’America Latina, ribadisce l’impegno della Chiesa ad aiutare l’Honduras “a riprendere il cammino istituzionale”. Infatti: “In tutta l’America Latina la Chiesa è fattore identitario, pienezza di verità e di carità che nessuna ideologia può sostituire.
Questo tema, dell'evangelizzazione e della difesa dell'identità cristiano-cattolica, siamo sicuri ormai, rappresenterà la "Substantia" che dominerà il futuro in Vaticano, insistentemente, tenacemente senza quelle remore dettate da forze rumorose estranee alla apologetica religiosa, che, purtroppo sconvolgono la mente di molti arcigni pensatori, privi, però, di quella Semplicità e Nascondimento che fa accendere gli indispensabili lumi tenui, ma tenaci....

1 commento:

Anonimo ha detto...

Può anche nascondersi, ma brilla come il sole, l'unioi sole in queso mondo così privo di segnali luminosi e rassicuranti e che non sa più donare un sorriso e una carezza. Sempre tutti arrabbiati. Solo Papa Benedetto ci don speranza