giovedì 21 gennaio 2010
Ecco come, incredibilmente, Avvenire presenta il monumentale articolo di Lévy: Pio XII, la difesa di Lévy: «Capro espiatorio». Non ci siamo!
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Pio XII, la difesa di Lévy: «Capro espiatorio»
Stanco della disinformazione e della falsità che la stampa «progressista» continua imperterrita a spargere su alcune figure pontificali, il filosofo francese Bernard -Henri Lévy ha preso carta e penna per denunciare il «pregiudizio» del quale sono vittime, in particolare, Pio XII e Benedetto XVI.
Sul papa «dei silenzi», Lévy scrive: «Dobbiamo per esattezza storica – si legge sull’articolo pubblicato ieri sul «Corriere della Sera» – precisare che, prima di optare per l’azione clandestina, prima di aprire, senza dirlo, i suoi conventi agli ebrei romani braccati dai fascisti, il silenzioso Pio XII pronunciò alcune allocuzioni radiofoniche che gli valsero, dopo la morte, l’omaggio di Golda Meir». E aggiunge, si meraviglia «che dell’assordante silenzio sceso nel mondo intero sulla Shoah, si faccia portare tutto il peso a colui che non aveva cannoni né aerei a disposizione».
© Copyright Avvenire, 21 gennaio 2010 (PAGINA 29!)
Tutto qui? E Benedetto XVI? Ma che modi sono questi? Figure pontificali?
Dalla stampa cattolica mi aspetto l'apertura di un dibattito serio proprio partendo dal coraggio del filosofo francese!
R.
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13 commenti:
alcune figure pontificali, ma sì, un tanto al chilo
senza parole.
Evidentemente i vescovi hanno chiesto di glissare. Qualcuno potrebbe offendersi. Non ci siamo.
Alessia
Che vergogna...
Avvenire non difende Benedetto, nemmeno per interposta persona, e io non compro più Avvenire.
Attendo con ansia l'uscita di Famiglia cristiana!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Matteo Dellanoce
Mi trattengo dall'esporre il mio giudizio, ma mi chiedo: Avvenire non è in mano più che ai vescovi a quel di Milano?
secondo me ha centrato la questione Alessia.Non credo che la comunità ebraica abbia saltato dalla gioia dopo l'articolo di Levy.Insomma diplomazia.Pfui.
Fratelli e sorelle nella fede, dopo quest'ennesimo svarione vi confesso che sono davvero stanco di una stampa cattolica (italiana, ma pure La Crox in Francia e altre testate internazionali) che pensa più a inseguire i modelli commerciali e di marketing laici (vero, cara Famiglia Cristiana?) che di aprire dibattiti seri sullo stato della fede oggi (quando il Signore tornerà, la troverà ancora?), di proporre riflessioni profonde che colpiscano le menti e i cuori dei credenti (compatibilmente con problemi di copyright si sarebbe per esempio potuto ristampare per intero l'Henry-Lévi), di spronare e motivare il popolo di Dio. Che si spieghino anche così le emorragie di copie? Preghiamo e speriamo che la situazione cambi.
E' lo stesso Avvenire (del 20-1) che relega in undicesima pagina sotto l'occhiello editoriale di "L' intervento" un bell'articolo di Domenico Delle Foglie, fortemente critico sulla Bonino e la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio, sostenuta anche dal PD.
Purtroppo io sono abbonata...
P.S. Rimpiango Boffo. (e Ruini)
Nella mia famiglia Avvenire entrava da tre generazioni ma da quando è sceso in piazza con Repubblica, al verbo di Scalfari e Dario Fo e sotto le bandiere di Che Guevara, non entra più.
E' vero. Purtroppo tende alla tresca politica, non ama BXVI nè la tradizione della Chiesa. Ha preso la china di Famiglia Cristiana, brutta cosa!
Anonimo (per forza maggiore)
Approvo Fabiola. Come ottimamente ha chiesto Ferrara sul Foglio ("Il diavolo a pagina 11"), "ma il diavolo (che sarebbe la Bonino) si combatte a pagina uno o a pagina 11? Esorcizzarlo è un'opinione individuale o, per lo meno sul giornale dei vescovi, un'opinione editoriale?". Ha scritto Ferrara: "Un'insopportabile eroina della nostra provincia moderna, inconsapevole del fatto che la modernità è diventata un problema, scende in lizza per realizzare non il male minore bensì il male peggiore. Noi non c'impicciamo più di tanto, ma abbiamo l'impressione che i vescovi qualcosa dovrebbero pur farla. Non a pagina 11, per cortesia." E pensare che io conosco preti che invece dicono e scrivono che con i radicali si può dialogare... Pablo
Se l'attacco alla Bonino è in pagina 11, comunque è un articolo vero e firmato, BHL è finito a pagina 29, la prima di Agorà, nel più completo anonimato. Eufemia
Basta con questi giornali cosiddetti cattolici, cattolici di nome ma non di fatto: non amano la Chiesa, ne' tantomeno il papa.
Essi sono esaltati dal mondo soltanto quando sono "autonomi", sì, autonomi dalla chiesa romana e vicini allo spirito del mondo!
A questo proposito ricordo i discorsi di lode per
don Leonardo Zega, molto apprezzato per questo motivo.
Sono cattolici adulti? No, sono anti-cattolici!!! Sono autonomi soltanto dalla Chiesa!
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