giovedì 11 marzo 2010

Grande enfasi sulla stampa alle dichiarazioni del card. Schoenborn sul celibato dei preti messo in relazione con la pedofilia. Attendiamo precisazioni


Vedi anche:

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Il Papa: dopo il Concilio vi fu la tentazione di anarchia nella Chiesa (Izzo)

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Dopo Pasqua il Papa firmerà un documento sulla Bibbia. In Primavera dovrebbe essere pubblicata anche la seconda parte del libro su Gesù (ROME REPORTS)

Soffia la bufera della pedofilia, ma per Küng e soci il vero scandalo è il celibato (Paolo Rodari)

Card. Levada: l'unità con la Chiesa Cattolica è lo scopo dell'ecumenismo

Nota di Lombardi ed intervista a Mons. Ratzinger: il commento di Andrea Tornielli che ringraziamo per l'onestà intellettuale!

Cari amici, grandi titoloni oggi sui giornali su alcune, presunte, dichiarazioni dell'arcivescovo di Vienna che, in un articolo, avrebbe in qualche modo messo in correlazione il celibato con la pedofilia. Come ci ha spiegato anche il teologo e psichiatra tedesco Manfred Lütz "Tutti concordarono sul fatto che scientificamente non c’è alcuna relazione tra pedofilia e celibato".
Attendiamo quindi precisazioni o smentite da Vienna.
Almeno nel caso della pedofilia la Chiesa intera dovrebbe farci la grazia di mostrarsi unita intorno al Santo Padre ed alla sua politica di "tolleranza zero". Facili scorciatoie mediatiche lasciano il tempo che trovano.
Mi permetto pero' di avanzare qualche dubbio sull'interpretazione che i media italiani (agenzie, giornali, televisioni) danno delle parole dell'arcivescovo di Vienna. Non sarebbe la prima volta che prendono "fischi per fiaschi" quando devono tradurre dal tedesco.
Intanto leggiamo due agenzie (in attesa del giubilo dei grandi giornali):


Pedofilia/ Card.Schoenborn: celibato in parte responsabile abusi

Arcivescovo Vienna dà colpa a educazione preti e conseguenze '68

Vienna, 10 mar. (Apcom)

Il celibato dei preti, peculiarità della Chiesa cattolica, spiega in parte i casi di pedofilia commessi dai religiosi: è quanto affermato dal cardinale e arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn in una pubblicazione della sua diocesi oggi. Interrogandosi sulle cause di questi abusi, che sono stati rivelati a catena in Germania e recentemente in Austria, il cardinale ritiene che derivano "sia dall'educazione dei preti che dalle conseguenze della rivoluzione sessuale del '68, dal celibato nello sviluppo personale". Schoenbron invita a "un cambiamento di visione" del celibato, argomento tabù in Vaticano. Sono più di 170 gli studenti di istituti religiosi che hanno raccontato di essere stati vittime anni fa di abusi sessuali, e molti altri di essere stati picchiati, nell'ambito di un megascandalo scoppiato a fine gennaio in Germania e che si è esteso questa settimana anche in Austria. Accuse che colpiscono anche il celebre coro di Ratisbona, nel sud della Germania, di cui è stato direttore il fratello di papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger, dla 1964 al 1994. (fonte Afp)

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PEDOFILIA: ARCIVESCOVO VIENNA, RIVEDERE REGOLE CELIBATO PRETI

(ASCA-AFP) - Vienna, 10 mar

La Chiesa cattolica dovrebbe riesaminare le regole del celibato per i sacerdoti, come una delle possibile cause dei recenti scandali per abusi sui minori che hanno visto coinvolti diversi preti in Germania, Austria e Olanda. A sostenerlo, in un articolo per il settimanale diocesano, e' stato l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, che ha chiesto un'analisi ''inflessibile'' delle ragioni di simili avvenimenti, ''includendo la questione dell'addestramento dei sacerdoti, di cio' che e' successo nell'epoca della cosiddetta rivoluzione sessuale, del loro celibato e del loro sviluppo personale.
Questo - ha scritto Schoenborn - richiede una grande senso di onesta', sia da parte della Chiesa che dell'intera societa'''. ''Quando e' abbastanza e' abbastanza'', ha aggiunto l'arcivescovo austriaco. ''Basta con gli scandali! Come e' possibile che membri della Chiesa vengono costantemente accusati di crimini se non li hanno commessi?''. In Austria lo scandalo e' esploso dopo le rivelazioni fatte da un uomo di 53 anni che alla radio nazionale ha raccontato di aver subito abusi sessuali per sei anni, dall'eta' di 11, da parte di tre preti, mentre il direttore di un istituto cattolico di Mehrerau ha rivelato che un caso di abusi nei confronti di uno studente avvenuto negli anni ottanta fu tenuto nascosto dalle autorita' ecclesiali.

© Copyright Asca

5 commenti:

Anonimo ha detto...

oggi più che mai, di fronte alla bufera dei casi di pedofilia, è necessario mantenere altissima l'importanza del celibato sacerdotale. Il diavolo sta facendo iuna guerra spietata verso la continenza perfetta dei preti per il regno dei Cieli perché ne conosce il valore; se il celibato non avesse valore il diavolo non ci metterebbe tanto impegno per demolirlo; e che collaboratori del diavolo si facciano pure vescovi e cardinali che ne chiedono l'abolizione lascia intravedere l'impegno che il nemico sta profondendo.

Il diavolo quando induce a peccare rende ciechi; e ciechi sono coloro che non vogliono analizzare l'esperienza del clero uxorato presente nell'Ortodossia ma pure nelle Chiese cattoliche orientali.
Preti che fanno i preti "part time" perché la famiglia giustamente impegna; preti che avendo famiglia sulle spalle devono necessariamente "guadagnare" di più di chi invece famiglia non ne ha, e quindi bisogna pure valutare gli enormi costi econiomici che avrebbe l'abolizione del celibato. Senza contare che comunque non risolverebbe il problema nè della pedofilia, nè dell'omosessualità tra il clero nè eliminerebbe la tentazione della "scappatella" con la parrocchiana seducente.
Insomma, l'abolizione del celibato porterebbe un gran numero di altri problemi senza risolverne alcuno.

Posso affermare che l'omosessualità è molto diffusa pure tra persone sposate; posso affermare che la pedofilia o le tentazioni pedofile sono presenti più tra gli sposati che tra i celibi.

Detto questo concludo dicendo: il problema vero è uno solo: educare i seminaristi al valore infinito davanti a Dio della continenza perfetta.
Dobbiamo farci santi, e la santità costa sacrifici.
Se guardiamo le vite dei santi, anche sposati, notiamo come essi ebbero in somma considerazione la castità.
Pensiamo al casto Giuseppe che seppe resistere, lui giovane e bello, alle pressanti richieste della giovane e bella moglie di Putifarre.
Il problema si risolve in un solo modo: praticando la santità e pertanto avendo piena consapevolezza del valore della castità e chiedendo incessantemente a Dio la grazia di aiutarci.
Non si risolve nessun problema dando moglie ai preti.

Fabiola ha detto...

Dare moglie ai preti servirebbe soltanto a creare una nuova figura ecclesiastica: quella del pprete divorziato. (non è mia ma di un certo card. Ratzinger).

Anonimo ha detto...

Premetto che sono assolutamente convinto che alla Chiesa Cattolica servano buoni sacerdoti celibi, che possano dedicarsi a tempo pieno ai fedeli, come espressione terrena dell'amore di Dio per tutti i suoi figli. Detto questo, per dovere di onestà intellettuale, devo aggiungere qualche ulteriore considerazione, che non è lecito ignorare nell'approccio al problema della vita dei preti. Nel corso della mia vita mi è capitato di venire a conoscenza di "supposte o probabili devianze di sacerdoti", alcuni dei quali poi diventati buoni ed affermati parroci, che nei primi anni del loro sacerdozio tenevano robuste simpatie (che le pettegole ed i pettegoli della parrocchia definivano "tout court" relazioni non solo di simpatia, ma verosimilmente sessuali) con donne della parrocchia. In alcuni casi queste presunte devianze erano talmente palesi, dal punto di vista degli atteggiamenti esteriori dei sacerdoti, percepibili dalla gente, al punto che - con tutta la buona volontà di rimuovere cristianamente i giudizi sugli altri e sui preti in particolare - era oggettivamente difficile ricavarne "una valutazione di diversa", di amori solo spirituali e distaccati (platonici per intenderci). Quando "le voci negative" cominciavano a circolare, generamente il vescovo provvedeva a spostare ad altra parrocchia i preti chiacchierati, alcuni dei quali in reatà non erano soltanto i destinatari di chiacchiere malevoli, ma finirono sui giornali per vicende pruriginose, talvolta con elemosinande straniere o graziose e giovani badanti dell'est.
Ora, fingere di ignorare che talvolta i preti "scantonino" anche se essi tentino di far credere ai fedeli che si tratti solo di semplici simpatie personali (amori spirituali e basta), è cosa poco saggia in un'analisi rigorosa del problema, che non risolve i problemi "del celibato". Quindi il problema delle debolezze dei preti si pone. Come risolverli, in un'epoca che il Card. Schoenborn definisce di rivoluzione sessuale, in cui il sesso, piaccia o non piaccia nel giudizio cattolico, sembra aver assunto il carattere di una preoccupazione ossessiva, esclusiva, assoluta, presso molte persone, tangendo anche i preti, costretti a confrontarsi quotidianamente con scollature abissali, minigonne civettuole, ombelichi scoperti da pantaloni a vita ultra bassa con chiappe semiscoperte; e al mare, con topless, e tanga ridottisimi. Dulcis in fundo, talvolta, i sacerdoti sbandano anche con qualche futuro aspirante alla vita religiosa consacrata, dalla emotività sessuale molto incerta, talvolta con modi effeminati, segnali pericolosi di potenziale devianza verso sottomissioni pedofile.
Non so cosa abbia detto esattamente il Card. Schoenborn; nei prossimi giorni alcuni passaggi dell'intervento saranno più chiari; ma, mi sia consentito, il suo intervento sembra avere per lo meno il merito di porre il problema su basi concrete, tali da far riflettere e riconsiderare tutta la questione.
Quanto sono convinto vada subito abolito è il seminario dei minori; salvo rare eccezioni, oggi, in epoca sessualizzata, può solo produrre preti emotivamente cedevoli.

Bastardlurker ha detto...

Dal sito della Diocesi di Vienna

Druckansicht
Kardinal Schönborn: Es geht um Bekehrung

http://www.themakirche.at/aktuelles/articles/2010/03/09/a3892

Bastardlurker ha detto...

Piccola precisazione
Thema Kirche è la rivista dell' Arcidiocesi di Vienna.

Questo invece è il post sul sito della arcidiciocesi di Vienna che rimanda al testo della rivista.

Nach den Ursachen sexuellen Missbrauchs fragen
http://stephanscom.at/news/0/articles/2010/03/09/a18214/