giovedì 11 marzo 2010

Pedofilia, si muove la diocesi di Bolzano. Un’azione preventiva, nel segno della «trasparenza assoluta» voluta da Benedetto XVI (Vecchi)


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Su segnalazione di Maria leggiamo:

L'iniziativa promossa dal vescovo Golser

Pedofilia, si muove la diocesi di Bolzano

«Mandate le denunce sul nostro sito»

«Vogliamo assicurare che ogni segnalazione venga subito verificata e proteggere le eventuali vittime»

Gian Guido Vecchi

CITTÀ DEL VATICANO

Un prete ti ha molestato, hai subìto abusi? Mandaci una email. L’iniziativa, senza precedenti in Italia, arriva dalla diocesi di Bolzano e Bressanone, guidata dal vescovo Karl Golser, che ha nominato come «responsabile diocesano per presunte molestie» il suo vicario generale, Josef Matzneller.
«Ogni abuso è uno di troppo», titola in apertura il sito diocesano. Dove si spiega che «la diocesi è profondamente rammaricata e condanna ogni tipo di abuso» e la Chiesa «desidera chiarire in modo sincero questi fatti, poiché le vittime ne hanno il diritto».
Un’azione preventiva, nel segno della «trasparenza assoluta» voluta da Benedetto XVI e dalla Santa Sede.
«La Diocesi intende tra l’altro creare sul sito internet diocesano un forum in cui vengano esaminate eventuali segnalazioni di abusi», si legge. «In questo modo si vuole assicurare che ogni segnalazione venga subito presa in considerazione e verificata, perché la protezione delle eventuali vittime ha la massima priorità». Così «eventuali abusi verranno immediatamente esaminati dal responsabile diocesano per presunte molestie» e «allo stesso tempo la Diocesi s’impegna nel campo della prevenzione nelle istituzioni diocesane a promuovere una cultura dell’attenzione e un’educazione in cui si ponga al centro il rafforzamento della personalità di ogni bambino e di ogni giovane».

«CONSEGUENZE LEGALI» - Monsignor Matzneller, informa la diocesi, avrà il compito di «esaminare tutti i presunti casi di molestie e di abusi sessuali all’interno della Chiesa Cattolica». Inoltre, «dopo aver chiarito le varie posizioni», si incaricherà di «sostenere le vittime e di prendere provvedimenti contro i responsabili». Di più: «Si devono chiarire le conseguenze legali e all’interno della Chiesa e se ne devono trarre quindi le giuste conseguenze». Dopodiché, il sito della diocesi di Bolzano e Bressanone indica l'indirizzo email da usare per inviare le segnalazioni: molestie@bz-bx.net.

I RECENTI SCANDALI - In tutto questo, la diocesi sembra già dare per scontato che le denunce arriveranno. Del resto gli scandali pedofilia hanno colpito di recente la Chiesa in Irlanda, Germania, Austria e Olanda.
E l’Italia «non è immune» da simili crimini: «In questi ultimi 10 anni, circa 80 sacerdoti sono stati coinvolti», aveva riassunto pochi giorni fa don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter per la lotta alla pedofilia, in un’intervista alla Radio Vaticana. «È un fenomeno che esiste, nessuno può dire che non sia così. La Chiesa non può più permettersi di coprire».

© Copyright Corriere della sera, 10 marzo 2010 consultabile online anche qui.

2 commenti:

Fabiola ha detto...

Non capisco più nulla.
A quando un albo, in fondo alla Chiesa parrocchiale, dove, dopo la Messa domenicale, si possa sottoscrivere una dichiarazione circa gli abusi sessuali ricevuti durante il catechismo della prima comunione, cinquanta o sessant'anno fa?
Un suggerimento perché l'albo non resti vuoto: promettere una congrua ricompensa in denaro già all'atto della denuncia. Vorrei davvero capire se questa è trasparenza oppure un oscuro "cupio dissolvi".

Anonimo ha detto...

no, ma si sono bevuti il cervello? ormai é cosa certa che in ogni diocesi ci sono casi di pedofilia? ma la mamma dei cretini é sempre incinta? il peggio é che in buona parte i suoi figli diventano vescovi...e se mi facessi un giro a Bolzano e scrivo qualcosa sul vescovo. Spero che i parroci si ribellino, chiunque potrà gettare fango su di loro...ormai la chiesa mi ricorda il una coalizione politiche di qualche anno fa, si faceva a gara a rilasciare dichiarazioni e a farsi male da soli.
Ormai é la Santa "Tafazziana" Chiesa.

Max