sabato 6 marzo 2010

Pedofilia in Germania: la Santa Sede «attenta» (Cardinale)


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Pedofilia in Germania: la Santa Sede «attenta»

La diocesi di Ratisbona: sospetti abusi nel coro

DA ROMA GIANNI CARDINALE

Una storia di presunti abusi sessuali consumati nell’ambito del Coro del Duomo di Ratisbona ha mandato ieri in fibrillazione il circuito mediatico. Complice il fatto che a dirigerlo in passato è stato il fratello dell’attuale Pontefice, Georg Ratzinger, il quale risulta completamente estraneo alla vicenda. I termini della questione sono stati presentati, in maniera trasparente, in una lettera dei vertici del Coro pubblicata sul sito della diocesi bavarese.
«Il direttivo del Coro ha seguito con grande attenzione le notizie sui casi di abusi sessuali in istituzioni religiose», si legge nella traduzione della lettera offerta dall’Ansa. «Abbiamo saputo che anche un ex allievo del Coro (all’inizio degli anni Sessanta) ha ammesso alla stampa abusi sessuali», aggiunge la lettera firmata dal direttore, Roland Buecher, dal responsabile degli studi, Berthold Wahl, e dal direttore del collegio, Rainer Schinko.
«In base a quanto previsto dalla Conferenza episcopale tedesca – prosegue la lettera –, le ammissioni dell’ex allievo sono state inoltrate alla psicologa Birgit Boehm, responsabile diocesana per i casi di abusi. La signora Boehm ha cercato di mettersi in contatto con la presunta vittima degli abusi. Sulla base delle conoscenze che si hanno al momento, non è tuttavia ancora chiaro se gli abusi siano avvenuti nella nostra istituzione o nella scuola elementare di Etterzhausen».
«Attraverso un articolo di stampa degli anni Cinquanta, che ci è pervenuto, siamo venuti a conoscenza di un’informazione concreta relativa a un abuso sessuale. L’allora responsabile del collegio, a quanto ne sappiano, era stato condannato per questo. Nel frattempo costui è morto», si dice ancora nella lettera pubblicata sul sito della diocesi di Ratisbona, secondo cui «a tutt’oggi non disponiamo di ulteriori elementi concreti su casi sospetti di abusi sessuali all’interno del Coro di Ratisbona».
Il portavoce della diocesi, Clemens Neck, ha assicurato una «inchiesta trasparente» aggiungendo che ci sono «informazioni su presunti abusi tra il 1958 e il 1973». E ha ricordato i casi di due religiosi, uno allontanato nel 1958 e l’altro condannato nel 1971, ed entrambi deceduti nel 1984, che però, a quanto pare – le informazioni riportate dalle agenzie risultano piuttosto confuse – svolgevano attività non nel Coro ma in istituti collegati. Un testimone oculare anonimo riferendosi alla scuola di Etterzhausen – e non quindi al Coro – parla di un direttore «sadico conclamato che picchiava e picchiava» (ma sembra non far cenno a sevizie sessuali). Monsignor Georg Ratzinger, fratello del Papa , che ha diretto il Coro dal 1964 al 1994, ha dichiarato da parte sua di non essere a conoscenza di casi di abusi sessuali.
Quello di Ratisbona è l’ultima di una serie di vicende che hanno coinvolto alcune istituzioni ecclesiastiche in Germania, e in particolare il Collegio Canisius di Berlino, gestito dai gesuiti, e l’antica abbazia benedettina di Ettal, in Baviera. Secondo un’inchiesta giornalistica pubblicata dal settimanale Der Spiegel , sarebbero complessivamente 18 su 27 le diocesi coinvolte da un centinaio di casi di presunti abusi sessuali portati all’attenzione dei vescovi, la maggior parte dei quali risalgono comunque a decenni fa.
Su queste vicende il vicedirettore della Sala Stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, ha dichiarato che «la Santa Sede sta prendendo molto sul serio tutta la vicenda dello scandalo di pedofilia in Germania». Padre Benedettini ha comunque precisato che il Vaticano non vuole intervenire direttamente sul caso del coro di Ratisbona.
Intanto, viene confermato che il presidente della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo di Friburgo in Brisgovia Robert Zollitsch, incontrerà Benedetto XVI il 12 marzo a Roma, in una delle udienze periodiche – previste da tempo – che il Pontefice ha con i leader delle Conferenze episcopali più importanti del mondo. Durante l’incontro, come aveva detto lo stesso Zollitsch il mese scorso, si parlerà anche dei casi di abusi sessuali commessi nella Chiesa cattolica in Germania. «La questione è così importante per me – aveva affermato il 22 febbraio – che ne parlerò con il Papa durante la mia visita di marzo».

© Copyright Avvenire, 6 marzo 2010

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