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Su segnalazione del nostro Giovanni leggiamo:
CHIESA: 'VADE RETRO ATTRAZIONE FATALE', LEZIONI DI CELIBATO PER PRETI CARD. HUMMES, CHE BELLEZZA LA VITA NEL CELIBATO
IL VADEMECUM, NON CI INARIDISCE STARE SENZA UNA DONNA
Roma, 5 mar. (Adnkronos)
'Vade retro attrazione fatale'.
Preti a lezione di celibato. Una due giorni di convegno organizzata dalla facolta' di Teologia della Pontificia Universita' della Santa Croce, nella capitale, con il patrocinio della Congregazione per il Clero, ha visto riuniti quasi seicento preti e seminaristi provenienti da tutto il mondo per parlare appunto del celibato sacerdotale. Interventi e tavole rotonde per affermare che anche se il sacerdote, "in quanto uomo, continua ad avere la stessa inclinazione verso l'altro sesso", fa tesoro del "dono del celibato" facendo in modo che "l'attrazione non sia fatale". Sono le parole dei don Antonio Malo, docente presso la Pontificia universita' che ha organizzato il convegno.
Dal canto suo, il cardinale Claudio Hummes, prefetto della congregazione per il Clero, sottolineando la "obbligatorieta'" del celibato per i sacerdoti, non ha potuto fare a meno di rimarcare quanto sia "indispensabile la formazione per il celibato per dare ai presbiteri le migliori condizioni per viverlo con senso e con gioia, come un dono di Dio alla sua Chiesa".
Il porporato brasiliano, quindi, facendo sue le parole del Papa, ha sottolineato la "bellezza e l'importanza di una vita sacerdotale vissuta nel celibato come segno espressivo della dedizione totale ed esclusiva a Cristo, alla Chiesa e al regno di Dio".
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CHIESA: 'VADE RETRO ATTRAZIONE FATALE', LEZIONI DI CELIBATO PER PRETI
MONS. MARZOTTO, ATTENZIONE A RISCHIO SOLITUDINE
(Adnkronos)
In una sorta di vademecum della castita', don Antonio Malo, docente presso l'universita' pontificia della Santa Croce, ha messo in guardia da quanti vedono nel celibato dei preti un ostacolo alla "maturita' affettiva" del sacerdote. "Senza un amore umano - ha affermato il sacerdote docente - sostengono gli oppositori del celibato, il sacerdote diventa arido, acido e noioso.
Apparentemente ci sarebbe una ragione di tipo antropologico per sostenere tale tesi", ma non e' cosi' perche', come ha detto, "la maturita' affettiva umana, e quindi quella del sacerdote, si riferisce piu' che al solo rapporto con le persone dell'altro sesso a quello adeguato con la realta' in tutta la sua ampiezza, soprattutto attraverso l'accettazione della stessa". E' chiaro che l'attrazione e' sempre in agguato, non hanno nascosto i sacerdoti intervenuti davanti ad una platea di sacerdoti e aspiranti tali interessatissimi. "E' chiaro che il sacerdote, in quanto uomo - ha riconosciuto don Malo - continua ad avere la stessa inclinazione verso l'altro sesso e, quindi, sperimenta piu' o meno a seconda delle tappe e circostanze della sua vita un'attrazione verso alcune donne, che puo' sfociare nell'innamoramento". Ma "sarebbe pretenzioso - ha aggiunto - non tenere conto di tale possibilita', ma sarebbe anche ingenuo o forse manifestazione di mala fede credere che questa attrazione sia fatale e non si possa fare niente per evitarla, o per lo meno, per uscirne una volta che si e' caduti". Il rischio solitudine e' sempre incombente, ma ha ammonito monsignor Damiano Marzotto, docente presso la Pontificia Universita' Gregoriana, "anche il prete che per una causa di forza maggiore dovesse trovarsi a vivere isolato, al di fuori di una comunita' di preti, non puo' tuttavia fare a meno di dare alla sua vita una forma comunitaria".
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