domenica 23 maggio 2010

Benedetto XVI ha elevato ieri ad arcidiocesi la chiesa locale di Tunisi (Izzo)


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PAPA: TUNISI DIVENTA ARCIDIOCESI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 22 mag.

Benedetto XVI ha elevato ad arcidiocesi la chiesa locale di Tunisi, finora semplice diocesi. Il suo ordinario, mons. Maroun Lahham, da vescovo diventa dunque arcivescovo. La decisione del Pontefice testimonia l'esistenza in Tunisia delle condizioni per una vita serena della comunita' cattolica.
"In Tunisia - ha dichiarato recentemente il nuovo arcivescovo - un cristiano, un musulmano o un ebreo ha tutta la liberta' di praticare la sua fede in privato e in modo comunitario. Ma difficilmente, almeno fino a qualche anno fa, si percepiva la liberta' religiosa come liberta' di coscienza, come liberta' cioe' di poter scegliere questa o un'altra fede, o addirittura di poter dichiarare di non avere alcuna fede". "Stiamo percorrendo - ha detto ancora mons. Lahham, che e' di origine giordana e proviene dal clero del Patriarcato Latino di Gerusalemme - la strada che ci puo' portare a questo traguardo reale, perche' se la Costituzione riconosce questa liberta', nei fatti la vita e' un'altra cosa".
Ma nei suoi interventi mons. Lahha ha anche messo in guardia il mondo cattolico da "atteggiamenti negativi", verso gli arabi, "come la paura, cattiva consigliera, per esempio la paura che l'Italia o l'Europa diventino un giorno tutte musulmane; bisogna evitare i pregiudizi, le generalizzazioni e anche i sentimenti ingenui. Invece e' necessario conoscere l'Islam: un proverbio arabo dice l'uomo e' nemico di cio' che non sa, e' un mondo". "In secondo luogo - ha spiegato - bisogna distinguere tra Islam e Islam, perche' l'Islam non e' monolitico, non ha un magistero dogmatico o morale unico". Per mons. Lahham, che invita anche a distinguere "tra mondo arabo e mondo musulmano" (perche' "ci sono ben 15 milioni di arabi cristiani e gli arabi sono appena il 20 per cento dei musulmani" nel mondo), "bisogna sapere che esiste un Islam moderato, che e' la salvezza dello stesso Islam, che va ricercato, conosciuto e incoraggiato. E un Islam con cui dialogare, vero, che vive la fede e allo stesso tempo che accetta di convivere con altre religioni in piena uguaglianza di diritti e di doveri puo' venire solo dall'Europa, dove sente il bisogno di essere pluralistico".

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