domenica 9 maggio 2010

L'arcivescovo di Vienna accusa (accusò giorni fa) il card. Sodano. A Bergamo un gruppo di vittime chiede un incontro con il Papa (Pinna)


Vedi anche:

Jesús María Delgado, direttore dei Legionari in Spagna: "Ciò che sappiamo ora è l'ultima cosa che avremmo potuto immaginare" (El Pais)

Martedì il Papa a Lisbona, poi a Fatima e Porto (Cerri)

Il Papa continua l'operazione "ramazza". Via anche Mixa, l'undicesimo presule travolto dallo scandalo degli abusi (Izzo)

Perché il mondo odia Benedetto XVI. Riflessione di Don Régis de Cacqueray, Superiore del Distretto di Francia della Fraternità San Pio X

Intervista a tutto campo a Padre Lombardi sul Papa e la lotta alla pedofilia (Kuriel)

Scontro Schoenborn-Sodano mentre prosegue la linea senza compromessi di Papa Benedetto (Rainews24)

VERGOGNOSO ATTACCO DI KUNG AL PAPA SU RAITRE DA FAZIO

Il Papa a Fatima, padre Lombardi: la richiesta di penitenza (Izzo)

Papa Benedetto XVI, la trasparenza e lo scontro vecchia-nuova guardia: il commento di Gian Guido Vecchi

Secondo Tarquini il card. Schoenborn vuole usare il suo potere per incoraggiare il Papa nella sua lotta contro i silenzi sugli scandali degli abusi

Maciel non ha agito da solo. Chi e perchè l'ha trasformato in un idolo? Analisi di Gerardo Hernández

Il Primate del Belgio al Papa: siamo addolorati ma determinati (Izzo)

Il Papa: "Che tutti - sacerdoti, religiosi, religiose e laici del Belgio - ricevano il mio incoraggiamento e l'espressione della mia gratitudine e che non si dimentichino che è solo Cristo che può placare ogni tempesta e che ridà forza e coraggio, per condurre una vita santa in piena fedeltà al loro ministero, alla loro consacrazione a Dio e alla testimonianza cristiana"

E improvvisamente agenzie e siti internet si destarono scoprendo di colpo le dichiarazioni del card. Schönborn

Il Papa ha ricevuto una chiesa belga "provata dal peccato" (Le Soir)

Il Legionario Juan Carlos Ocejo su Maciel: se un padre commette degli errori, si può dire di non essere suo figlio?

Il Papa ai vescovi del Belgio: la vostra chiesa è provata dal peccato ma non si scoraggi davanti a crisi profonda (Izzo)

Fatima nel nuovo millennio: l’editoriale di padre Lombardi

Dal Papa sì alle dimissioni del vescovo di Augusta. Benedetto XVI: "In Belgio, chiesa provata dal peccato" (Repubblica)

"A Sua Immagine" lancia una campagna di sms per dare solidarietà al Papa (Izzo)

I legionari di Cristo si ribellano al Papa (Galeazzi)

Il Giubileo della "cricca" che il cardinale Ratzinger non amava (Peloso)

Legionari SpA. La costituzione del Gruppo Integer: il dossier di Ignazio Ingrao

Ha diversi petali la rosa dei possibili "delegati" per i Legionari di Cristo (Izzo)

La difesa di Papa Benedetto da parte del Superiore dei Lefebvriani nel commento di Fr. Z

Lettera di Mons. Fellay (Superiore della FSSPX) agli amici e benefattori sui recenti attacchi al Santo Padre

Circolare interna riservata ed "autoassolutoria" degli attuali vertici dei Legionari di Cristo

Pedofilia, cresce la tensione in Vaticano

L'arcivescovo viennese Schoenborn accusa il cardinal Sodano, ex segretario di Stato: «Insabbiò un'inchiesta»

Elisa Pinna

ROMA

È un regolamento dei conti senza precedenti, dentro la Chiesa cattolica, sulla vicenda dei preti pedofili e sulle coperture di cui hanno goduto nel recente passato.
Il cardinale di Vienna, Christoph Schoenborn, allievo e amico di Ratzinger, ha accusato con nome e cognome l'ex segretario di Stato vaticano, Angelo Sodano, di aver offeso le vittime degli abusi in un discorso in cui riduceva lo scandalo ad un «chiacchericcio» e lo ha rimproverato apertamente di essersi opposto, 15 anni fa, ad un'inchiesta vaticana sui misfatti di pedofilia compiuti dall'allora titolare della diocesi di Vienna, il cardinal Hans Hermann Groer.
Il porporato rimase in carica nonostante accuse infamanti e venne «dimissionato» fuori tempo massimo, quando ormai la Chiesa in Austria aveva perso molta della sua credibilità.
Già nelle scorse settimane, Schoenborn aveva alluso al ruolo negativo di Sodano, facendo riferimento ad una sorta di «partito» diplomatico della Curia, che si era opposto alla proposta dell'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, di creare una commissione d'indagine su Groer. In un incontro informale con i giornalisti, lo scorso 28 aprile, l'attuale arcivescovo di Vienna ha deciso di compiere l'ultimo passo e di non usare più perifrasi: ha tra l'altro definito come «pesante offesa per le vittime» l'affermazione fatta il giorno di Pasqua dal cardinale Angelo Sodano, secondo cui le notizie sugli abusi sessuali su minori sarebbero state solo «un chiacchiericcio». Le parole dell'arcivescovo di Vienna sono filtrate poco a poco sui media austriaci e riprese dall'agenzia cattolica «Kathpress».
Da Sodano nessuna replica.
L'ex segretario di Stato vaticano non ha risposto nemmeno sull'altra storia parallela che lo coinvolge: quella dei Legionari di Cristo.
Il settimanale Usa «National Catholic Reporter» ha documentato, in un'inchiesta minuziosa, le coperture ricevute in Curia dal fondatore dell'ordine, Marcial Maciel Degollado, colpevole di pedofilia, di una doppia vita con moglie e figli, e di oscuri traffici finanziari. La «Legione», travolta dai «delitti» (termine usato da Vaticano) del suo «padre carismatico» è avviata ora, per decisione del Papa, al commissariamento.
Nella chiacchierata con i giornalisti, Schoenborn ha spiegato che la prima preoccupazione del clero è stata a lungo quella di proteggere gli abusatori anziché le vittime. «Si diceva: la Chiesa deve essere capace di perdonare, ma quella era una maniera falsa di intendere la compassione» ha insistito.
Dall'epoca di Groer, la Chiesa austriaca ha cambiato atteggiamento ed ha nominato laici, e soprattutto donne, a investigare sugli abusi sessuali perpetrati dai preti. «Tuttavia – ha detto l'arcivescovo di Vienna – questa apertura di una parte della Chiesa non è condivisa da tutti in Vaticano».
Che ruolo avrà il Papa? Improbabile che Schoenborn, prima di lanciare accuse attraverso i media, non lo abbia informato.
In ogni caso, Benedetto XVI ha confermato la sua linea senza compromessi: ha accettato infatti, senza indugi, le dimissioni del vescovo della città bavarese di Augusta, Walter Mixa, accusato di violenze sui minori e anche di pedofilia. Lui stesso lo aveva nominato in quel ruolo nel 2005.
Il Papa ha inoltre incoraggiato i presuli del Belgio, ricevuti in visita ad limina in Vaticano, a proseguire con coraggio sulla strada del rigore e della trasparenza verso chi ha peccato.
La Chiesa belga è decisa a fare piena chiarezza al proprio interno, attraverso una commissione d'inchiesta affiancata da due magistrati civili. Già una testa è caduta: quella del vescovo di Bruges, mons. Roger Joseph Vangheluwe, reo confesso di aver abusato sessualmente di un giovane, dimessosi all'inizio di aprile. «Nel nostro atteggiamento siamo sulla stessa lunghezza d'onda del Papa», ha spiegato il primate belga, mons. Andrè-Joseph Leonard.
Frase per niente scontata: perché non tutti lo sono o lo sono stati, come dimostra lo scontro Schoenborn-Sodano.

Intanto, circa 150 persone, vittime di abusi, si sono date appuntamento a Bergamo per discutere e condividere l'atroce esperienza della violenza sessuale. È la prima volta che capita in Italia.
L'iniziativa è dell'associazione Prometeo, che da una decina d'anni opera a difesa delle vittime di abusi: «Si tratta – spiega il presidente Massimiliano Frassi – del punto di arrivo di un progetto che ha come obiettivo quello di confrontarsi e di riuscire ad aggregare, attraverso l'esperienza diretta di chi l'ha vissuto in prima persona, altre vittime di abusi».
I partecipanti firmeranno una lettera a Benedetto XVI: «Chiederemo al Santo Padre un incontro che sia un momento di condivisione – conclude Frassi – per ricevere da lui un aiuto spirituale e la consapevolezza di avere qualcuno con cui condividere questa sofferenza. Riteniamo storiche le sue parole dopo l'incontro con le vittime di Malta. Frasi così non erano mai state pronunciate».

© Copyright Gazzetta del sud, 9 maggio 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

Messaggio ad uso dei giornalist smemorati, che tra le tante agenzie stampa non sanno piu' che pesci pigliare.
Dall'inchiesta NCR linkata sopra:
"In 1998, eight ex-Legionaries filed a canon law case to prosecute him in then-Cardinal Joseph Ratzinger's tribunal. For the next six years, Maciel had the staunch support of three pivotal figures: Sodano; Cardinal Eduardo Martínez Somalo, prefect of the Congregation for Institutes of Consecrated Life and Societies of Apostolic Life; and Msgr. Stanislaw Dziwisz, the Polish secretary of John Paul."