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PAPA: CHIESA ANCORA SOTTO ATTACCO, MA I RAGAZZI NON DOBBONO AVERE PAURA
(AGI) - CdV, 4 ago.
(di Salvatore Izzo)
"Comunicate la fede ai vostri coetanei con gioia, con entusiasmo, senza paura. Aiutate i sacerdoti".
Lo ha chiesto il Papa ai ministranti di tutta Europa presenti oggi in piazza San Pietro: secondo il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, oltre 80 mila, dei quali la meta' arrivati dalla Germania.
Un raduno festoso che appare particolarmente significativo dopo i lunghi mesi di una campagna di stampa molto aggressiva, che evidentemente pero' non ha scoraggiato le famiglie cattoliche.
"Oggi tutti possono vedere che in Germania c'e' una Chiesa giovane, molto viva", ha affermato infatti l'arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca commentando sull'Osservatore Romano la massiccia presenza di "tanti giovani entusiasti e consapevoli: vederli - ha aggiunto - ci da' fiducia e una nuova forza spirituale per affrontare le sfide che abbiamo davanti". Anche se, ovviamente, da parte della Chiesa non si voleva replicare in questo modo agli attacchi mediatici mossi a causa dei casi di pedofilia venuti alla luce dopo decenni nei quali erano stati tenuti nascosti: la nostra non vuole essere "una prova di forza dei cattolici" ne'una "risposta" all'emergere degli scandali, ha chiarito mons. Bernhard Hasslberger, vescovo ausiliare di Monaco e responsabile del pellegrinaggio tedesco.
"Custodite gelosamente nel vostro cuore - ha raccomandato infatti Benedetto XVI ai ragazzi - l'amicizia con Gesu': ogni volta che vi accostate all'altare avete la fortuna di assistere al grande gesto di amore di Dio, che continua a donarsi a ciascuno per esserci vicino, per aiutarci, per darci forza".
Il Papa teologo, del resto, ritiene decisivo "il sostegno" offerto alla Chiesa dai fedeli di tutto il mondo con le loro "costanti preghiere". E suggerisce di continuare a pregare, "tenuto conto della turbolenza dei tempi, per l'unita' della Chiesa, la diffusione del Vangelo e la conversione dei cuori", come ha rivelato da parte sua il segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, in un messaggio ai Cavalieri di Colombo, ai quali a nome del Pontefice ha rivolto "un grazie particolare per la Novena promossa alla vigilia del quinto anniversario della sua elezione".
Il testo del messaggio - diffuso dalla Radio Vaticana - sottolinea "la solidarieta' spirituale" manifestata dai Cavalieri di Colombo al clero durante l'Anno sacerdotale, concluso di recente.
Secondo il card. Bertone, il Papa e' convinto che "la risposta piu' efficace agli attacchi, spesso ingiusti e infondati, alla Chiesa e ai suoi leader sia una grande fedelta' alla parola di Dio, una piu' risoluta ricerca della santita', un accresciuto impegno alla carita' nella verita' da parte di tutti i fedeli", specie in "un tempo in cui le fondamentali norme etiche, fondate nella verita' e inscritte nel cuore dell'uomo, sempre sono rimesse in discussione e a volte sovvertite dalla legislazione".
"La bellezza e l'impegno dell'incontro mondiale dei ministrantes nel sole d'estate mostrano con evidenza, dopo una lunga e fredda stagione mediatica che sulla base di orribili scandali ha cercato indiscriminatamente di oscurare la bellezza e la radicalita' del sacerdozio cattolico, l'importanza di quanto la Chiesa ha fatto nella storia e continua a fare, tutti i giorni e in ogni parte del mondo, per la formazione delle generazioni piu' giovani", ha scritto il direttore dell'Osservatore Romano, prof. Giovanni Maria Vian. "Ragazze e ragazzi - ha rilevato - che la Chiesa educa alla vicinanza e all'amicizia con il Signore 'amico degli uomini, secondo la definizione delle liturgie orientali".
Il giornale vaticano ha voluto cosi' farsi eco "della gioia delle migliaia di giovani che hanno fatto festa in piazza San Pietro, sventolando davanti a Benedetto XVI i loro cappelli".
"Un avvenimento per molti sorprendente, senza dubbio importante, a cui il quotidiano 'La Repubblica', spesso non attento e in genere non proprio benevolo nei confronti della Chiesa, ha deciso significativamente di dedicare tre intere pagine" e che l'Osservatore ha voluto definire "una straordinaria festa cattolica" ricordando che i 'ministrantes' sono nient'altro che "bambini e ragazzi normali, pieni di gioia di vivere".
A testimoniare il clima dell'incontro c'e' stato anche un particolare che non e' sfuggito ai fotografi: il Papa ha indossato il foulard dei ministranti sulla veste biance e - per un istante - anche il loro cappellino blu'.
"Anch'io sono stato un ministrante", ha spiegato tra gli applausi della folla. Ai chierichetti ha poi presentato con grande calore il segretario di Stato Bertone, sottolinenando che il cardinale salesiano porta il nome di San Tarcisio, il giovane martire romano che e' il protettore dei chierichetti avendo dato la vita per proteggere le ostie consacrate che recava ai prigionieri del carcere mamertino: un sacrificio che una grande statua donata dal Coetus Internationalis Ministrantes alla citta' di Roma ricordera' al Gianicolo, nel punto esatto dove fu dove fu ucciso.
"L'augurio che rivolgo a tutti - ha poi concluso Benedetto XVI e' che quel luogo, cioe' le catacombe di san Callisto e questa statua, possa diventare un punto di riferimento per i ministranti e per coloro che desiderano seguire Gesu' piu' da vicino attraverso la vita sacerdotale, religiosa e missionaria.
Tutti possano guardare a questo giovane coraggioso e forte e rinnovare l'impegno di amicizia con il Signore stesso per imparare a vivere sempre con Lui, seguendo il cammino che ci indica con la Sua Parola e la testimonianza di tanti santi e martiri, dei quali, per mezzo del Battesimo, siamo diventati fratelli e sorelle".
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