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“Vergogna per la guerra nazista”
SUCCESSO OLTRE LE ASPETTATIVE DELLA VISITA
GIACOMO GALEAZZI
INVIATO A BIRMINGHAM
Benedetto XVI lascia il Regno Unito affidando ai laici cattolici di tutto l’Occidente «fortemente secolarizzato» il mandato di scendere in campo per migliorare la Chiesa, la società, la politica.
Alla messa di beatificazione del cardinale Newman, il Papa invoca un «laicato non arrogante, non precipitoso nei discorsi, non polemico», e cioè «uomini che conoscono la propria religione, che sanno bene cosa credono, che conoscano così bene la storia da poter difendere il proprio credo». A richiedere l'impegno personale dei credenti sono anche «la crisi finanziaria che causa privazioni a innumerevoli famiglie». Nella «destinazione di risorse limitate» il Pontefice chiede alla vita pubblica «valori morali più alti». Dai vescovi si attende provvedimenti risolutivi contro «le profonde ferite» dello scandalo pedofilia. Il «vergognoso abuso di minori da parte di sacerdoti e religiosi mina seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa» e l’indispensabile «rapporto di fiducia» fra preti e fedeli, perciò occorre intervenire «in modo appropriato e trasparente» per «affrontare le accuse, assicurare efficace protezione dei ragazzi da effetti devastanti, sostenere le vittime e le loro famiglie».
Nel rapporto con gli Anglicani il Pontefice scorge «profetici sviluppi positivi» in direzione della «restaurazione della piena comunione ecclesiale» attraverso lo scambio dei rispettivi patrimoni spirituali. L’ultimo giorno del viaggio in Inghilterra («un successo oltre ogni aspettativa», lo definisce il portavoce vaticano padre Lombardi) coincide con il 70° anniversario della Battaglia d’Inghilterra contro «l’aggressione nazista» e Benedetto XVI coglie l’occasione per ribadire «vergogna e orrore» per la «spaventosa quantità di morte e distruzione che la guerra porta con sé». Ratzinger ha condannato il nazismo partendo da una prospettiva autobiografica: «Per me, che ho vissuto e sofferto lungo i tenebrosi giorni del regime nazista in Germania è profondamente commovente essere qui a ricordare quanti hanno sacrificato la vita resistendo coraggiosamente alle forze di quella ideologia maligna».
Sottolineando poi la figura di Newman, che il Papa ha voluto beatificare personalmente nonostante a inizio pontificato avesse deciso di riservare per sé solo le cerimonie di canonizzazione, il Pontefice ricorda che egli «pur non essendo chiamato a versare sangue per Dio, gli ha tuttavia dato testimonianza eloquente nel corso di una vita lunga dedicata al ministero sacerdotale, specialmente alla predicazione, all’insegnamento e agli scritti». Le sue intuizioni «sulla relazione tra fede e ragione» e «sullo spazio vitale della religione rivelata nella società civilizzata» continuano a «ispirare e ad illuminare molti in tutto il mondo». Però il premier David Cameron, che ieri ha nuovamente incontrato il Papa alla cerimonia di congedo all'aeroporto, non è d'accordo sulla tesi che la società britannica rischia di cadere vittima di «aggressive forme di secolarizzazione», poiché «la fede fa parte del tessuto del nostro Paese». Quindi, ribatte al Pontefice, «la fede non è vista come una minaccia in Gran Bretagna ma come una componente vitale del nostro dialogo nazionale e di questo siamo orgogliosi». L’Independent ieri ha pubblicato una statistica secondo cui la maggioranza dei cattolici britannici (79%) sarebbe a favoro dell’aborto nel caso di una donna che abbia subito uno stupro.
© Copyright La Stampa, 20 settembre 2010
1 commento:
...non arrogante, non precipitoso nei discorsi, non polemico...
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa!
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