lunedì 27 settembre 2010

Mons. Georg Gaenswein: "La presenza fisica di Benedetto XVI cambia ogni volta le carte in tavola. La gente sente la sua parola diretta, non quella riferita, e quello che il Santo Padre dice convince" (Di Salvo)

Vedi anche:

Alla Gran Guardia (Verona) si sono ritrovate alcune delle persone vittime di abusi da parte di sacerdoti (L'Arena)

Il Papa rinnova la fiducia al presidente dello Ior

Il trionfo del Papa schivo. Cinque anni di un successo di pubblico che ha stupito i critici. L'enigma di pochi gesti e molte parole (Rodari). Monumentale

Un Pontificato sotto attacco o un Papa all'attacco del mondo? Ubaldo Casotto recensisce il libro di Tornielli e Rodari

Viaggio del Santo Padre a Santiago e Barcellona: i siti speciali

La reciprocità nei rapporti tra cristiani e islamici: quando viene meno il principio di ragione (La Capria)

A Palermo e in Spagna: continua l'evangelizzazione dell'Europa del nuovo San Benedetto (XVI). Il commento di Matteo Orlando

L'arcivescovo di Denver, Chaput: Sulla religione i pregiudizi del giornalismo (Osservatore Romano)

Richiamo forte del Papa a recuperare il senso della pasqua settimanale (Orlando)

Il Papa riceve il presidente dello Ior: "Attestazione di stima e di fiducia" (Repubblica)

Il Papa ha ricevuto brevemente il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi. Giovedì il Papa rientrerà in Vaticano (Izzo)

L'arcivescovo di Rio de Janeiro, mons. Tempesta, dopo l'udienza in Vaticano : il Papa ci ha chiesto una Chiesa giovane (Radio Vaticana)

Il Papa: Dio ama i poveri e li solleva dall'umiliazione. Nel giorno del Giudizio sarà appianata ogni ingiustizia. Chiara Badano è esempio per i giovani di oggi (Izzo)

Il Papa all’Angelus: San Vincenzo de’ Paoli e Chiara “Luce” Badano, esempi di amore che porta alla felicità. Giovedì il rientro in Vaticano (Radio Vaticana)

Il Papa saluta Castel Gandolfo, giovedì prossimo ritorna a Roma

Il Papa: seguire in vita la via di Dio, dopo la morte, sarà troppo tardi per ravvedersi (AsiaNews)

Il Papa: Dio ama i poveri, dobbiamo vivere seguendo la sua strada (Apcom)

Il Papa: "Cari amici, solo l’Amore con la "A" maiuscola dona la vera felicità!" (Angelus)

La Messa del Papa «inaugurerà» le aree Expo di Milano (della Frattina)

Anche la Cnn s’arrende: dobbiamo essere faziosi (De Bellis)

"La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato" di Aldo Maria Valli: la recensione de "Il Tempo"

Il Papa delle sorprese. Stile e coraggio di un uomo che parla di Dio (Mons. Georg Gänswein)

La luce di Chiara, prima focolarina a essere beatificata (Carlo Di Cicco)

Il Papa ha toccato l'anima del Regno Unito (Ramu de Bellescize)

Greg Erlandson: ma alla CNN non si vergognano? Anche Phil Lawler ribatte punto per punto all'emittente americana. Silenzio assordante dal Vaticano

Viaggio del Papa in Gran Bretagna: il commento entusiastico di Robert Mickens (The Tablet)
____________________________________________

PADRE GEORG: IL MIO LIBRO SVELA IL VERO PAPA

Santa Di Salvo

Anacapri. Il suo difficile cognome non lo ricorda quasi nessuno. Per tutti è padre Georg, segretario e assistente personale di Papa Ratzinger. Ma Georg Gaenswein, teologo di Friburgo, 54 anni splendidamente portati, fisico sportivo di chi ha camminato a lungo per i sentieri dell’amatissima Foresta Nera, è un uomo potente e discreto che sembra rifuggire i riflettori solo per meglio adempiere ai suoi doveri.
In questo molto diverso dall’onnipresente padre Stanislao, celebre braccio destro di Giovanni Paolo II, con altrettanto impronunciabile cognome, Dziwisz, oggi vescovo di Cracovia.

«Per favore, niente paragoni. La mia è una discrezione di tipo personale e, necessariamente, istituzionale. Cioè dettata dal ruolo».

Come mai allora, monsignor Georg, ha deciso di uscire allo scoperto raccontando il suo Papa in un libro fotografico? Il volume, «Benedetto XVI Urbi et Orbi», edito in Italia dalla Libreria Editrice Vaticana, ha vinto ieri una delle sezioni più importanti del premio Capri San Michele.

«Le ragioni sono due. La prima è soggettiva. I cinque anni del pontificato di Papa Ratzinger hanno segnato il nostro tempo ma sono stati spesso mal compresi, mal visti e mal tradotti. Insomma, era necessario ampliare l’orizzonte di questo magistero. Il modo migliore per farlo era proprio il linguaggio universale della fotografia. Le foto parlano tutti gli idiomi del mondo. E soprattutto parlano al cuore».

La ragione oggettiva?

«Quella me l’ha data la casa editrice tedesca Herder chiedendomi di impegnarmi nell’impresa. Con il permesso dal Santo Padre, l’ho fatto».

Per la prima volta in modo ufficiale, lei è sceso in campo anche con un’intervista concessa a Bild nell’aprile scorso, in cui dice con chiarezza che «nessuno ha mai condannato con tanta forza gli abusi come il Papa». Il libro è dunque la sua risposta a chi dipinge Ratzinger in modo diverso dal vero?

«Io penso semplicemente che noi dobbiamo seguire le tracce del Santo Padre. Ad ogni suo viaggio il libro ha dato un titolo. Alla fine, le varie tessere ricompongono un mosaico che ci restituisce la vera immagine del papa».

I vaticanisti più accreditati dicono che, partito sconfitto, papa Ratzinger è tornato vincitore dallo storico viaggio in Inghilterra. Cosa è accaduto, secondo lei, per trasformare così radicalmente la percezione del suo magistero?

«Vede, la presenza del Pontefice ogni volta finisce per cambiare quella che io definisco ”l’opinione pubblicata”. Cioè non quello che pensa la gente, ma ciò che i media scrivono, non sempre seguendo ciò che il Papa ha detto. La presenza fisica di Benedetto XVI, invece, cambia ogni volta le carte in tavola. La gente sente la sua parola diretta, non quella riferita, e quello che il Santo Padre dice convince. Sì, l’accoglienza in Gran Bretagna è stata di incredibile affetto. E non solo da parte cattolica, ma da parte di tutte le persone di buona volontà. Confesso che anche per noi è stata una grande sorpresa scoprire questo inconsueto calore britannico...».

© Copyright Il Mattino, 26 settembre 2010

1 commento:

Anonimo ha detto...

La settimana è iniziata bene con questa intervista.... grazie