mercoledì 15 settembre 2010

Newman e il Vaticano II (Robert P. Imbelli)


Vedi anche:

4000 studenti attendono il Papa in Inghilterra per parlare di fede ed amicizia (Sir)

In libreria dal 23 settembre il libro di Aldo Maria Valli "La verità del Papa. Perché lo attaccano, perché va ascoltato" (Lindau). La presentazione

I vescovi inglesi avrebbero ricevuto in via riservata rilievi di non poco conto sui problemi organizzativi del viaggio del Papa in GB (Ingrao)

Domani in Papa nel Regno Unito: viaggio Scozia, Londra e la beatificazione Newman (Apcom)

Dibattito al Parlamento Europeo sulla Caritas in veritate di Benedetto XVI (Radio Vaticana)

Appello del Papa: dialogo e libertà religiosa contro le violenze in Asia meridionale. Santa Chiara d'Assisi al centro della catechesi

Bambini inglesi scrivono domande al Papa (Rome Reports)

Due Ducati per il Papa (foto Repubblica)

Il Papa: la Chiesa è debitrice verso le donne per il loro coraggio. Appello per fermare l'odio anticristiano in India, Pakistan e Afghanistan (Izzo)

Gheddo: vi spiego perché l'odio anticristiano ora minaccia l'Europa (Sussidiario)

Cosa aspettarsi dalla visita del Papa in Gran Bretagna: stupendo e "profetico" articolo di Phil Lawler

La Fanfara dei Bersaglieri saluta il Papa prima del rientro a Castelgandolfo (Izzo)

Il Papa indossa il cappello dei Bersaglieri :-)

Padre Renato Zilio: Ricevere la visita del Papa in GB senz’altro qualcosa di straordinario per i nostri italiani

Il teologo anglicano Milbank: «Noi scopriremo il Ratzinger vero» (Scavo)

Una "luce gentile" in Europa. Benedetto XVI nel Regno Unito: il dialogo ecumenico e Newman (Sir Europa)

Il Papa: riconciliazione e rispetto per la libertà religiosa nell'Asia del sud (AsiaNews)

Appello del Papa contro le violenze in Asia meridionale: pace e rispetto per la libertà religiosa

Cresce l'attesa per il viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito: intervista con mons. Nichols (Radio Vaticana)

Nuovo omaggio del Papa alle donne: danno decisivo impulso nella Chiesa (Apcom)

Il Papa: "L’amicizia tra Santa Chiara e San Francesco costituisce un aspetto molto bello e importante. Infatti, quando due anime pure ed infiammate dallo stesso amore per Dio si incontrano, esse traggono dalla reciproca amicizia uno stimolo fortissimo per percorrere la via della perfezione. L’amicizia è uno dei sentimenti umani più nobili ed elevati che la Grazia divina purifica e trasfigura" (Catechesi)

Tony Blair: il Papa ha lo stesso coraggio intellettuale di Newman (Izzo)

Il Papa sfida l'indifferenza inglese (Bobbio)

Il Papa: la Chiesa è debitrice a donne coraggiose e ricche di fede (Sir)

Nel suo viaggio in Gran Bretagna Benedetto XVI, teologo e musicista, incontrerà il Primate Anglicano Williams, poeta (Allegri)

Ratzinger & padre Brown (Andrea Monda)

Gli inglesi a sorpresa scommettono sul Papa (Mazza)

Una cattolica londinese denuncia un reportage mistificatorio della BBC realizzato infiltrando in parrocchia e intervistando un'attivista del movimento dissidente "Catholic Voices for Reform"

Mons. Léonard: «Vogliamo e dobbiamo riconciliarci con il passato» (Marconi)

Il Papa in Gran Bretagna, una visita dai due volti. Entusiasmo in Scozia e problemi a Londra (Gaspari)

Lefebvriani, Mons. Koch: auspico che il dialogo dia i risultati sperati (Izzo)

Ortodossi ed Anglicani. La minaccia della fine del dialogo prospettata da Hilarion (Tosatti)

È partito lunedì il palinsesto critico delle tv britanniche sulla visita di Benedetto XVI (Gagliarducci)

Domani il Papa nel Regno Unito. Il commento di Fausto Gasparroni

Tutti i "cattolici" che lavorano contro la visita di Benedetto in Gran Bretagna (Gianfranco Amato). Da leggere e meditare!

Altro che Vaticano, il Regno Unito è l’ultima teocrazia dell’Occidente (William Ward)

Wi-Fi e microchip, è la nuova biblioteca del Papa (Vecchi)

Il postulatore Ambrosi svela le indagini su un nuovo miracolo attribuito al card. Newman: la guarigione di un feto deformato nato sano

In GB il Papa avrà un caldo benvenuto, ingiuste le accuse sugli abusi. Il programma: dall'incontro con la Regina alla beatificazione di Newman (Izzo)

Attacco al Papa, penne incrociate. Su «Vino Nuovo» Valli recensice Tornielli e Tornielli recensice Valli

Proposta di preghiera in occasione della visita del Papa nel Regno Unito

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE NEL REGNO UNITO (16 - 19 SETTEMBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
_________________________________

Alla vigilia della beatificazione

Newman e il Vaticano II

di Robert P. Imbelli

La beatificazione di John Henry Newman promette di essere motivo di gioia e di grazia per tutta la Chiesa. Sarà, però, una grazia particolare per i pastori e i teologi della Chiesa, soprattutto in preparazione del cinquantesimo anniversario dell'apertura del concilio Vaticano II.
Come è noto, circa cento anni prima che Giovanni xXIII indicesse il concilio, Newman lo aveva previsto. Inoltre, alcuni documenti del concilio, in particolare la Dei verbum (la costituzione dogmatica sulla rivelazione divina) e la Lumen gentium (la costituzione dogmatica sulla Chiesa) riflettono la lungimiranza e l'influenza di Newman.
Oltre a prevedere il Vaticano II, John Henry Newman può essere una guida privilegiata per la ricezione e l'assimilazione permanenti del concilio. Infatti Newman è un rappresentante eccezionale della visione e dell'idea specificatamente cattolica. I suoi scritti rivelano una generosità di spirito che procede per inclusione invece che per riduzione: un'apertura alla presenza e alla promessa multiformi di Dio. Newman incarna l'esortazione di san Paolo ai Filippesi: "Quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggetto dei vostri pensieri" (4, 8).
Tuttavia, questa apertura e questa inclusività non sono mai indiscriminate. Newman combina, con una modalità molto particolare, generosità di spirito e sagacia. La sua prosa accorta e cristallina è espressione felice di una mente abituata a differenziare e a distinguere per evitare una sintesi superficiale e affrettata. La visione intellettuale e spirituale di Newman non costringe la grazia e non canonizza la natura.
In questo modo egli celebra la "coscienza" come "eco della voce di Dio" e, nello stesso tempo, riconosce quanto siamo disposti a smorzare quell'eco a seconda delle nostre preferenze e dei nostri pregiudizi. Afferma che "a nessuno è stata negata una rivelazione di Dio": la grazia è davvero ovunque, ma Newman ci avverte del fatto che solo "una parte del mondo ha goduto di un'autentica rivelazione". Non tutto è grazia.
Nel corso della sua lunga vita, dalla conversione negli anni dell'adolescenza al discorso del "biglietto" in occasione del ricevimento della notifica formale della sua nomina cardinalizia, non ci fu che un unico criterio personale dello spirito generoso e del raffinato discernimento di Newman: il Signore incarnato, Gesù Cristo. La prima Lettera di Giovanni ammonisce: "Carissimi, non prestate fede a ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio ...ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne, è da Dio" (4, 1 e 2). Tutti gli aneliti umani a Dio, che sono veramente pieni di grazia, trovano in Cristo fonte e compimento. Come dichiara Newman nella sua grande opera A Grammar of Assent: "tutta la Provvidenza di Dio è incentrata su Lui".
In un'epoca in cui la teologia della rivelazione era prevalentemente considerata in termini "proporzionali", Newman fu fermo nel rivendicare una modalità "personalistica" alla rivelazione divina, compiuta in Cristo. In The Influence of natural and Revealed Religion Respectively, il secondo dei suoi grandi Sermoni all'Università di Oxford, parla dell'economia divina della rivelazione quale "metodo di concretizzazione". Per esempio afferma che principi filosofici astratti quali Parola, Luce, Vita, Verità, Saggezza, si concretizzano in Cristo. Ciò che altrimenti rimarrebbe "nozionistico", diventa "reale" in Lui, affetto concreto, vivido, entusiasmante e imitazione ispiratrice. Newman riassume il suo convincimento con queste parole: "È l'incarnazione del Figlio di Dio piuttosto che qualsiasi dottrina ricavata da una visione parziale della Scrittura (per quanto possa essere vera e importante) il fondamento della vita o del crollo della Chiesa".
È degno di nota che il testo scritturale, ovvero il punto di partenza di questo magnifico sermone, che serve a orientare tutta l'esposizione di Newman, sia l'inizio della prima Lettera di Giovanni. Questi sono esattamente gli stessi versetti che i padri del concilio Vaticano II proclamarono nel proemio alla Dei Verbum, esponendo, in tal modo, la loro visione profondamente concreta della rivelazione: "Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col padre e col Figlio suo Gesù Cristo".
Egualmente degno di nota è il fatto che fra coloro che si impegnarono maggiormente nella elaborazione della Dei Verbum c'era il giovane teologo Joseph Ratzinger, la cui conoscenza e il cui apprezzamento di Newman sono stati ampiamente dimostrati. Quindi, considerare Newman come uno dei padri del concilio non significa soltanto attribuirgli un titolo "onorifico", ma celebrare il ruolo che svolse nel doppio compito del concilio di ressourcement e aggiornamento.
Sebbene, per Newman, il "metodo di personalizzazione" trovi espressione e incarnazione normativa massime in Cristo, esso si estende anche al "corpo dei fedeli, o chiesa, considerati dimora dell'unico Spirito Santo: perché la Chiesa, il Corpo di Cristo, è investita di una responsabilità metaforica ed è tenuta ad agire come unità, ai fini pratici di influenzare e orientare la condotta umana". In questo si riconoscono chiare anticipazioni della comprensione da parte del concilio Vaticano II del fatto che la Chiesa è "in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano".
Nel cercare, dunque, di recepire e di fare nuovamente nostro il concilio, John Henry Newman può aiutarci a proposito del significato cruciale dell'espressione "in Cristo". La sua generosità di spirito e il discernimento sensibile sono sempre stati ancorati alla dedizione totale del cuore e della mente a Cristo, che ha vivificato la sua preghiera e illuminato il suo cammino. La sua visione e il suo pensiero potrebbero essere generosamente inclusivi, perché sono profondamente radicati nell'unico Signore e Salvatore, Gesù Cristo. Sia Newman sia il concilio Vaticano II proclamano con gioia Cristo come Lumen gentium, luce delle nazioni. La loro inclusività cattolica deriva dal proprio credo cristologico.

(©L'Osservatore Romano - 16 settembre 2010)

Nessun commento: