sabato 20 novembre 2010

Concistoro, il card. Levada illustra ai colleghi l'aggiornamento della legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori, ispirato alle parole del Santo Padre, al suo esempio di ascolto e di accoglienza per le vittime (Izzo)

Vedi anche:

E' in preparazione una "Lettera circolare" della Congregazione per la dottrina della fede sulle linee guida da seguire nei casi di pedofilia nel clero (Asca)

Procede la preparazione da parte del Vaticano di linee-guida sulla collaborazione con la giustizia civili nei casi di pedofilia del clero (Apcom)

Il Papa: Il rapporto fra verità e libertà è essenziale, ma oggi si trova di fronte alla grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una "dittatura" (Gasparroni)

COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: INCONTRO DI PREGHIERA E STUDIO DEL SANTO PADRE CON I MEMBRI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO - SESSIONE POMERIDIANA

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"Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa, i segni dei tempi". Chi lo ha letto dice che è un libro di speranza, di fiducia, un libro che mostra un Papa ottimista e coraggioso (Adnkronos)

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Il Papa: la libertà religiosa si trova oggi di fronte alla grande sfida del relativismo

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COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE: INCONTRO DI PREGHIERA E STUDIO DEL SANTO PADRE CON I MEMBRI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO

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INCONTRO DI PREGHIERA E STUDIO DEL SANTO PADRE CON I MEMBRI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO IN OCCASIONE DEL CONCISTORO (PRE-CONCISTORO): LO SPECIALE DEL BLOG
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CONCISTORO: LEVADA, VESCOVI DIFENDANO MINORI DA ABUSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 19 nov.

In riferimento allo scandalo degli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici ai danni di minori, Benedetto XVI ha voluto che fosse richiamata oggi "la piu' ampia responsabilita' dei vescovi per la tutela dei fedeli loro affidati".
Lo ha fatto il card. William Joseph Levada, prefetto dell'ex Sant'Uffizio, che ha svolto una relazione sul tema all'incontro dei cardinali di tutto il mondo convocato dal Papa. Si e' trattato, spiega una nota vaticana, di "un aggiornamento circa la legislazione canonica riguardante il delitto di abuso sessuale sui minori, ispirato alle parole del Santo Padre, al suo esempio di ascolto e di accoglienza per le vittime".
Il porporato americano ha parlato in particolare "della collaborazione con le autorita' civili e della necessita' di un efficace impegno di protezione dei bambini e dei giovani e di un’attenta selezione e formazione dei futuri sacerdoti e religiosi". Infine, continua la nota, "ha informato sul lavoro di preparazione di una Lettera circolare della Congregazione alle Conferenze episcopali sulle linee guida da offrire per un programma coordinato ed efficace nella direzione sopra descritta".
Nella successiva discussione, informa la nota, sono intervenuti 12 cardinali (quindi il numero totale di interventi nella giornata e' stato di 30).
Alcuni si sono riferiti ancora, con ulteriori approfondimenti, ai temi presentati nella mattinata, cioe' la liberta' religiosa e la liturgia, mentre altri si sono riferiti ai nuovi temi del pomeriggio, in particolare quello della risposta della Chiesa ai casi di abuso sessuale.
"E' stato suggerito - si legge nel testo - di incoraggiare le Conferenze Episcopali a sviluppare piani efficaci, tempestivi, articolati, completi e decisi di protezione dei minori, che tengano conto dei molteplici aspetti del problema e delle necessarie linee di intervento, sia per il ristabilimento della giustizia, sia per l'assistenza delle vittime, sia per la prevenzione e la formazione, anche nei paesi dove il problema non si e' manifestato in modo drammatico come in altri".
Nel dibattito, ha dichiarato il card. Andare' Vingt Trois, "alcuni" porporati sono intervenuti per sottolineare che nel corso dei mesi passati l'attenzione si e' concentrata "soprattutto sui paesi occidentali" mentre il problema potrebbe riguardare anche "il resto del mondo".
Quella di Levada "e' stata una comunicazione", ha aggiunto, per "aiutarci a mettere bene in chiaro le diverse tappe compiute e le decisioni prese nei mesi passati sul modo di trattare il caso".
"E poi - ha rivelato Vingt-Trois - ci sono stati alcuni cardinali che hanno preso la parola, in particolare per portare l'attenzione sul fatto che nel grande dibattito che c'e' stato l'anno passato siamo stati concentrati sopratutto sui paesi occidentali. Nessuno si interessa a quel che accade nel resto del mondo, ma il resto del mondo e' piu' grande dei paesi occidentali. E' stata evocata l'idea - ha riferito il presidente dei vescovi francesi - che forse si potrebbe consultare le conferenze episcopali degli altri paesi per sapere cosa accade da loro".

© Copyright (AGI)

3 commenti:

sonny ha detto...

Buongiorno carissima. O.T, ma è Tornielli:

http://www.ilgiornale.it/cultura/parola_di_ratzinger/20-11-2010/articolo-id=488221-page=0-comments=1

mariateresa ha detto...

buongiorno a tutti.
Ieri nel commentare un articolo del Catholic Herald mi imbufalivo che si parlasse solo delle magagne della Curia e non della trave nell'occhio dei media. Beh, questo incontro cui hanno partecipato Allen e Weigel di cui parla l'articolo in realtà era proprio sul come i media hanno trattato gli abusi sessuali nella Chiesa ma per impararlo ho dovuto scovare la colonna del venerdì di Allen che ne fa un resoconto completo.
Meno male, mi sembrava lunare ignorare certe cose.
L'articolo è lungo ed è interessante. Vi segnalo due cose: una carina quando Allen risponde alla Goldestein che la sua opinione su Ratzinger riformatore non è cambiata dopo l'inchiesta del NYT facendo intendere che la babbiona fa da passacarte di Anderson. L'altra cosa è che Allen secondo me se le racconta come Oddie quando suggerisce un esito benigno della campagna di stampa se, in occasione del caso Hullermann, il Santo Padre fosse intervenuto dicendo "ma guardate un po' era proprio vero che bisognava stare un po' più attenti adesso provvederemo".
Anche qui mi scappa da ridere.
I 10 punti di Weigel invece hanno un senso; aggiungo solo che i cosiddetti errori segnalati erano , per la maggior parte, voluti, secondo il mio modesto parere.
Infine Allen scrive che occorre organizzarsi per le risposte ai media standosene accuorti ed è vero, ma nuovamente sorrido quando dice" se non si vuole stare in scontro permanente( o giù di lì)".
Lo scontro permanente c'è e non basta invocarne la fine. Non solo su Benedetto ma su tutto quello che riguarda la Chiesa.Non raccontiamoci delle bubbole.

http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/press-and-sex-abuse-crisis-2010

mariateresa ha detto...

segnalo anche che si parla di GPII. La questione c'è, cioè il timore di minarne l'immagine, e viene detto apertamente, ma subito si passa ad altro. Quando si tratta di minare l'immagine ci sono papi più adatti di altri.