martedì 23 novembre 2010

Intervista all'autore del libro, Peter Seewald: affascinato dalla brillantezza dell'intellettuale e dall'umiltà dell'uomo (Radio Vaticana)

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Speciale Skytg24 pomeriggio sul libro intervista del Papa

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Il Papa: Negli abusi sessuali e nei casi di pedofilia dei preti, a partire dagli anni Sessanta, si era dimenticata la necessita' di punire, applicata invece fino agli anni Cinquanta (Ansa)

Lombardi: ho chiesto al Papa se libro come questo rappresenta un rischio enorme nell'attuale contesto giornalistico. Lui ha sorriso

Il Papa: alle vittime dei preti pedofili ho detto che mi sentivo toccato nel profondo, che soffrivo con loro

Presentato il libro-intervista di Peter Seewald con Benedetto XVI: "Luce del Mondo. Il Papa, la Chiesa, i segni dei tempi” (Radio Vaticana)

Seewald: è "ridicolo e imbarazzante" che la discussione sul libro-intervista al Papa si sia concentrata sulla questione del preservativo. La vicenda mostra come il giornalismo si trovi in una certa crisi

Benedetto XVI nel volume “Luce del mondo” affronta temi spinosi. In modo non scontato (Rsi)

Padre Lombardi ha parlato con il Papa sul termine "prostituta" o "prostituto". Per il Santo Padre non c'è differenza. Se si tratta di un uomo o di una donna o di un transessuale è lo stesso. Il punto è il rischio della vita dell'altro

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO: "LUCE DEL MONDO. IL PAPA, LA CHIESA, I SEGNI DEI TEMPI. UNA CONVERSAZIONE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI CON PETER SEEWALD." (LEV)

Il Papa: Lo scandalo degli abusi e' esploso con particolare veemenza in Irlanda anche perchè si trattava di una "società cattolica chiusa"

Legionari, il cardinale De Paolis sostituisce Luis Garza

Il Papa: sopportare gli attacchi fa parte della fede cristiana (Le Monde)

Il Papa: per il fatto stesso di essere stati consacrati senza il mandato del Papa sono stati scomunicati; e per il fatto stesso di avere riconosciuto il Papa - anche se non lo seguono ancora in tutto - la loro scomunica è stata revocata

Il Papa: Williamson "è una figura particolare in quanto non è mai stato cattolico nel senso proprio del termine. Era anglicano e dagli anglicani è passato direttamente a Lefebvre"

Il Papa: Aveva ragione Stalin, il Pontefice non ha divisioni. Tra quel miliardo e 200 milioni di Cattolici ce ne sono molte che poi in realtà nel loro intimo non ne fanno parte

Benedetto XVI sottolinea che gli omosessuali vanno rispettati come persone che "non devono essere discriminate perché presentano quelle tendenze". Il senso della sessualità è però un altro

Il Papa ammette ritardi e coperture nella gestione del caso di Marcial Maciel

Il Papa: Laddove un sacerdote vive insieme a una donna si deve esaminare se esista una vera volontà matrimoniale e se i due possano contrarre un buon matrimonio

Il Papa ammette di capire quanti lasciano la Chiesa cattolica per protesta dopo lo scandalo della pedofilia

Il Papa: Maciel era "in qualche modo ben coperto" (Vecchi)

Anticipazioni della risposta del Papa sul preservativo: gli insegnamenti della Chiesa restano immutati (Rome Reports)

Humanae vitae, un documento che oggi si capisce anche di più (Lucetta Scaraffia)

Mons. Melina: «Sessualità banalizzata. Benedetto XVI va oltre» (Ognibene)

Giravolta "liberal" sul Papa e i condom (Occidentale)

Il coraggio e la franchezza del Papa nel commento di Franca Giansoldati

Card. Cottier: Cautela sulla teoria del male minore. La novità è che per la prima volta un Pontefice ha parlato con chiarezza di questa teoria teologica (Giansoldati)

Perché Benedetto XVI viene a volte attaccato e a volte ascoltato? Aldo Maria Valli analizza alcuni scandali mediatici contro il Papa (Zenit)

Count down per il libro intervista "Luce del mondo" (Apcom)

E il Papa confessa: "Mi piace Don Camillo"

"Luce del mondo". La Lev corre ai ripari e fa boom di vendite (Rodari)

Anticipazioni del libro intervista, il commento di Stéphanie Le Bars (Le Monde)

Il Papa: "E' difficile per le vittime di abusi continuare a credere che la Chiesa sia una fonte di bene, che comunica la luce di Cristo, questo lo posso capire". Il "caso" Maciel (Adnkronos)

Esce domani in tutte le librerie "Luce del mondo. Il Papa, la Chiesa, i segni dei tempi" (Rome Reports)

Osservatore Romano: il Papa non si allinea al pensiero corrente (Izzo)

Card. Ratzinger: Intenzione dell'enciclica "Humanae vitae" non è quella di imporre pesi; il Papa si sente piuttosto impegnato a difendere la dignità e la libertà dell'uomo contro una visione deterministica e materialistica (1995)

L'arcivescovo di Denver Charles J. Chaput commenta quella meraviglia che è il libro "La luce del mondo" con una polemica sulla violazione dell'embargo...

Mentre tutti parlano del libro del Papa, in Vaticano si guarda a Milano. Il card. Ravasi sempre più esplicito: vuole guidare la diocesi. Il patriarca Scola e l’establishment meneghino (Rodari)

L'anello dei cardinali. Il commento di Giovanni Maria Vian

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Il Papa: Maciel è stato un falso profeta che ha condotto una vita immorale e contorta. Il suo caso affrontato lentamente e in ritardo (AdnKronos)

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Imminente la pubblicazione dei Regolamenti attuativi del Summorum Pontificum

Quell’errore di traduzione che cambia il «prostituto» in «prostituta» (Accattoli)

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Intervista a Benedetto XVI: Il futuro del cristianesimo (stralci da Avvenire)

La chiarezza del Papa è senza precedenti. Con una costante: nessun cambiamento della dottrina ma comprensione per le persone (Vecchi)

Per i critici della Chiesa, Papa Ratzinger è davvero una rivoluzione permanente. Spariglia le carte e procede sicuro e «fortis in fide», sapendo che, da quella posizione, non c'è niente da temere (Iannuzzi)

"Luce del mondo": un libro da leggere tutto (Angela Ambrogetti)
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Intervista all'autore del libro, Peter Seewald: affascinato dalla brillantezza dell'intellettuale e dall'umiltà dell'uomo

Un libro nato da sei ore complessive di colloquio-intervista con Benedetto XVI. C’è questo dietro la nascita di “Luce del mondo”. A raccontarlo ai microfoni della Radio Vaticana è il suo autore, il giornalista tedesco Peter Seewald, che ammette di non essere riuscito, per mancanza di tempo, a toccare tutti gli argomenti che si era prefissato, fra i quali quello della persecuzione dei cristiani nel mondo. Con quest’ultimo volume, si chiude una trilogia di libri che il giornalista ha realizzato in questi anni a contatto di Joseph Ratzinger e ora di Benedetto XVI. Il collega della redazione tedesca, padre Bernd Hagenkord, ha domandato a Peter Seewald cosa sia cambiato nell’approccio al suo illustre interlocutore:

R. – Na ja, anders ist zunächst dass er Papst geworden: Das ist ja ein gewaltiger…

Beh, intanto di diverso c’è che è diventato Papa. E’ un nimbo imponente, quello che è legato a questo ministero e quindi l’approccio con il partner nel colloquio è ovviamente diverso, un rispetto grandissimo. Poi, è vero anche che sono passati gli anni… In ogni caso, quando inizi a parlare con lui – ed è vero che lui ti facilita molto il compito – allora ti rendi conto che in realtà non c’è grande differenza. Cioè, l’“essenza” di Ratzinger non è cambiata, nemmeno la sua cordialità e tanto meno la sua grande umiltà, e tantomeno la sua forza intellettuale, la sua incredibile capacità di formulare i pensieri. Come dire? In realtà, è diventato ancora più umile, ancora più semplice e questo mi ha affascinato.

D. – Per il giornalista, non è difficile dimenticare di avere di fronte il Papa per essere soltanto giornalista e autore di un libro, oppure il Papa diventa un interlocutore come gli altri?

R. – Er ist selbstverständlich kein Interviewpartner wie andere auch…

Ovviamente, non è un interlocutore come tutti gli altri: è sicuramente una situazione inconsueta per un giornalista. E’ vero anche che si tratta della prima intervista di questo genere con un Papa, il primo colloquio personale e diretto. Non è facile quindi far finta di non avere di fronte il Papa: sai benissimo con chi stai parlando, sai che non è una persona qualsiasi ma sai che stai parlando con il pastore supremo di una delle più grandi comunità religiose del mondo e che quello che dice ha una sua rilevanza e che anche quello che gli si chiede ha il suo peso. E’ importante presentare buoni concetti: non è una storia nella quale ti puoi catapultare senza preparazione, perché sarebbe come sprecare una grandissima occasione. E tutto questo, ovviamente, è anche legato a un’enorme responsabilità.

D. – Lei ha avuto l’occasione di fare al Papa moltissime domande. Come sono nate? Erano concordate? Ci sono state domande che sono state rifiutate?

R. – Dieses Gesprächsbuch war meine Idee: Ich habe schon vor fünf Jahren…

Intanto, questo libro-intervista è stato un’idea mia. Cinque anni fa, ho avanzato per la prima volta questa richiesta e ho detto che mi avrebbe fatto piacere unire ai due precedenti libri-intervista un terzo. Inizialmente, volevamo fare un’intervista sui primi cinque anni di Pontificato, anche alla luce del secondo libro del Papa su Gesù. Poi, la situazione attuale con le sue crisi, in particolare con i terribili casi di abuso sessuale, ha imposto un po’ un’impronta diversa all’idea di fondo. Ciò che mi premeva era di poter affrontare quelle domande che oggi sono di interesse per l’opinione pubblica. Non è un libro sulla fede, come “Il Sale della terra”, ma è un testo che tratta le domande della gente, che non tralascia alcuna domanda. Il Santo Padre non ha rifiutato nemmeno una domanda: è un uomo del dialogo, non ha nessun problema a confrontarsi in modo aperto con domande critiche e quindi questo colloquio è stato assolutamente libero.

D. – Se volgiamo lo sguardo al fine settimana passato, quando il libro è stato in parte anticipato prima della scadenza dell’embargo, abbiamo visto che è stato detto di tutto. Guardando ai fatti con gli occhi dell’autore, quale effetto le fa vedere la sua “creatura” ridotta a due-tre concetti, come ad esempio il profilattico…

R. – Na ja, ich bin jetzt schon lange genug in diesem Mediengeschäft dass ich weiß…

Beh, sono nel campo delle comunicazioni sociali da tempo e so ormai come vanno le cose. So che la situazione si è acuita e non è quasi più possibile volgere uno sguardo differenziato e approfondito su un determinato argomento: c’è un argomento stuzzicante – e “Chiesa e sesso” è sempre un tema intrigante! – e quindi ci sono i fautori ed i denigratori, e i media aizzano le persone le une contro le altre… Ovviamente, è un peccato e non dovrebbe far sì, questo meccanismo, che si dimenticasse quale grande occasione offra questo libro. Ma io non sono preoccupato, perché il lettore può scegliere di leggere e di approfondire. L’aspetto bello, direi, è che in questo libro-intervista abbiamo la possibilità di sperimentare il Santo Padre in maniera diretta: non ci sono i media che lo smembrano o lo aggiustano o lo interpretano a proprio uso e consumo. Il lettore avrà, attraverso questo libro, la possibilità di gettare uno sguardo “pulito” sul Pontificato e sull’uomo che caratterizza questo Pontificato. Da un lato, dispiace vedere che i concetti vengano “ridotti” in questo modo, dall’altro lato, purtroppo, è così: i media hanno bisogno di titoloni e non sempre hanno molto spazio a disposizione… Quello che importa, però, è una cosa: che si comprenda che il Papa, la Chiesa, passano all’offensiva: che non siano sempre i perseguitati, che non sia tutto concentrato sugli abusi sessuali, ma ci sia nuovamente la pienezza degli argomenti e la ricchezza dell’offerta. E che vi sia un tale, enorme interesse a livello mondiale, è veramente una grande gioia. (gf)

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