lunedì 15 novembre 2010

Le parole del Papa all'Angelus nel commento dell'economista Stefano Zamagni (Galeazzi)

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La riflessione economica del Papa all'Angelus: il commento del prof. Dell'Arringa (Radio Vaticana)

Il Papa ai vescovi brasiliani: "La Conferenza episcopale promuove l'unione di sforzi e di intenzioni dei vescovi, divenendo uno strumento che permette loro di condividere gli oneri; deve però evitare di collocarsi come una realtà parallela o sostitutiva del ministero di ognuno dei vescovi, vale a dire che non deve mutare il suo rapporto con la rispettiva Chiesa particolare e con il collegio episcopale né costituire un intermediario fra il vescovo e la Sede di Pietro" (Discorso)

Il Papa ai vescovi brasiliani: Le Conferenze Episcopali non esproprino il ruolo dei vescovi. I Cristiani siano un punto di riferimento per la società civile. Benedetto XVI fa gli auguri al Brasile: riscopra l'identità nel Vangelo (Izzo)

Il Papa: contro la crisi economica cambiare gli stili di vita (Giansoldati)

Iraq, Frattini: pronta una risoluzione Onu per difendere i Cristiani (Apcom)

Manifestazioni a sostegno dei Cristiani iracheni a Parigi, Lione, Bruxelles, Stoccolma (La Croix)

Padre Samir Khalil Samir: La fuga dei cristiani dal Medio Oriente, e quindi la loro scomparsa da questa regione, sarebbe una doppia perdita: prima per il Cristianesimo ma anche e soprattutto per il mondo islamico (Sir)

Inizio Visita Apostolica a Dublino, card. Sean O’ Malley: "Sono venuto per ascoltare il vostro dolore, la vostra rabbia, ma anche le vostre speranze e aspirazioni" (Sir)

Inizio Visita Apostolica in Irlanda, Mons. Martin: “Non c'è mai rinnovamento nella Chiesa, senza pentimento e conversione” (Sir)

Nuova composizione del Collegio Cardinalizio (Radio Vaticana)

Il Papa: l'ambiente montano ci fa sentire piccoli, ci restituisce la giusta dimensione del nostro essere creature. Sempre in agguato il rischio di manipolare la natura (Izzo)

Il miracolo di Van Thuan (Tosatti)

Sarà annunciato a breve il passaggio alla Chiesa Cattolica di 50 sacerdoti anglicani e centinaia di fedeli. Previsto il raddoppio dopo la costituzione del primo Ordinariato (Telegraph)

Il Papa ringrazia il ministro degli Esteri Frattini per l'accoglienza data dall'Italia a "numerosi cattolici, feriti di recente a Baghdad"

Il Papa sullo sport: insegni rispetto delle regole e valori morali. Il grazie all'Italia per l'accoglienza dei cattolici feriti a Baghdad (R.V.)

Il Papa ai maestri di sci: non idolatrare il corpo potenziandolo con mezzi illeciti. Lo sport contribuisce a stimolare la costanza nel perseguire gli obiettivi, a superare le difficoltà rispettando le regole (Izzo)

Il Papa: "Mediante l’attività sportiva, la persona comprende meglio che il suo corpo non può essere considerato un oggetto, ma che, attraverso la corporeità, esprime se stessa ed entra in relazione con gli altri. In tal modo, l’equilibrio tra la dimensione fisica e quella spirituale porta a non idolatrare il corpo, ma a rispettarlo, a non farne uno strumento da potenziare a tutti i costi, utilizzando magari anche mezzi non leciti" (Discorso)

Il Papa ai vescovi del Brasile: i cristiani siano testimoni di verità, amore e giustizia (Radio Vaticana)

Il nunzio in UK si è dimesso per motivi di salute. L'appello di Damian Thompson per un nuovo nunzio in sintonia con il Santo Padre anche nell'ottica della scelta dei vescovi

Il Papa, il Vaticano II e la Parola di Dio. L’esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini di Benedetto XVI. La riflessione di Massimo Introvigne

Il Papa: A nessuno devono mancare il pane, il lavoro e gli altri beni universali (Galeazzi)

La liturgia nel Santuario celeste e nel tempo della Chiesa (Don Enrico Finotti)

Il Papa: è necessario un rilancio strategico dell'agricoltura (Sir)

Appello del Papa: si cambino gli stili di vita (Vecchi)

Il Papa ed il rilancio strategico dell'agricoltura (Repubblica)

In Curia la chiamano la «battaglia di Torino» e i suoi contraccolpi stanno rivoluzionando la geopolitica vaticana (Galeazzi)

L'Angelus di ieri nel commento di Salvatore Izzo

Custodire la terra. Le parole all'Angelus nella Giornata del Ringraziamento (Sir)

La lezione ecologista del Papa (Maurizio Ferrera)

Il Papa invita a una profonda revisione dell'attuale modello di sviluppo globale

Il Papa: rilanciare l'agricoltura per rispondere alla crisi globale. Occorre educare ad “un consumo più saggio e responsabile” (Zenit)

Angelus: video Repubblica TV

Il richiamo di Benedetto XVI: rilanciare l'agricoltura, risorsa indispensabile per il futuro (Sole 24 Ore)

Il colloquio tra il Papa e il suo confessore ex-comunista. Presto in libreria l'intervista di Peter Seeward, rinato cattolico, al Santo Padre (Affaticati). Da assaporare!

Padre Piero Gheddo: Terrorismo: una novità dalla Norvegia in materia di reciprocità (Zenit). E giornali e tv tacciono...

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Il cardinale Péter Erdő al termine dell'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura: Internet diffonde molto del messaggio cristiano ma non può trasmettere tutta la ricchezza della fede

Il Papa: la crisi impone scelte etiche e un’equilibrio che rispetti la terra (AsiaNews)

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Il Papa: la crisi economica va affrontata in tutta la sua serietà. Ambiente, Benedetto XVI: si incentivano ancora stili di vita improntati ad un consumo insostenibile (Izzo)

Il Papa: "E’ fondamentale per questo coltivare e diffondere una chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide più complesse del tempo presente; educarsi tutti ad un consumo più saggio e responsabile; promuovere la responsabilità personale insieme con la dimensione sociale delle attività rurali, fondate su valori perenni, quali l’accoglienza, la solidarietà, la condivisione della fatica nel lavoro" (Angelus)

Soprusi ambrosiani (Messainlatino)

Il Tg2 intervista Peter Seewald: "Con il Papa parliamo in dialetto bavarese"

Segnalazione del libro "L'opposizione al Motu Proprio Summorum Pontificum" di Alberto Carosa
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“Il mercato darwiniano ha fallito, diamo all’Onu il potere di governarlo”

Zamagni: punto primo, tassiamo la finanza

Professor Stefano Zamagni, a chi è rivolto il monito del Pontefice?

«Un’autorità morale come il Papa non poteva tacere davanti al fallimento del G20. In un contesto così drammatico i paesi più sviluppati del mondo non sono riusciti a dare alcuna risposta concreta alla crisi. Siamo ancora bloccati al modello-Bretton Woods del 1944. Nessuna autorità planetaria vigila sugli spostamenti delle persone come fa invece sulle merci l’Organizzazione del commercio, segno che le merci contano più delle persone. Abbiamo un consiglio militare di sicurezza, ma non una struttura per le emergenze economiche-sociali perciò nessuno ha coordinato gli aiuti ai terremotati di Haiti. L’economia ha tre criteri: efficienza, equità, libertà. Economisti superficiali ci hanno fatto credere che bastava l’efficienza e ora il disastro è colossale. Con 180 colleghi ho firmato un documento per chiedere una serie di riforme, tra cui l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie».

E il ritorno all’agricoltura?

«Regno Unito e Spagna hanno abbandonato l’industria per affidarsi a servizi e finanza. Fino al settembre 2008 in Inghilterra banche e assicurazioni avevano sei milioni di addetti. Solo il 12% del Pil era prodotto dalle imprese manifatturiere nel paese della rivoluzione industriale. Perciò Benedetto XVI richiama la necessità di uno sviluppo armonico di industria, agricoltura e terziario. Il Papa non è contro la dimensione economica, propone un umanesimo in cui il mercato sia un momento importante della sfera pubblica, aperto anche alla reciprocità».

E’ un discorso «terzomondista»?

«Il ragionamento che nel Terzo Mondo si produce e in Occidente si fanno finanza e brevetti è fallito. Vedere migliaia di ettari di terreno fertile abbandonati nel nostro Sud pieno di sole e col 26% di disoccupati grida vendetta. Il Papa fa una distinzione importante tra mercato civile e mercato darwiniano, cioè capitalistico. Non va contro il capitalismo, va oltre. L’attuale crisi economico-finanziaria è la fine del mondo della massimizzazione dei profitti. Prima del Welfare bisogna riformare la finanza per renderla più pluralistica».

Benedetto XVI invoca più Stato nell’economia?

«No. E’ il principio di sussidiarietà, cioè un concetto forte di giustizia che consenta a ciascun gruppo sociale di esprimere le proprie risorse. Una solidarietà senza sussidiarietà diventa assistenzialismo e dogmatismo statocentrico. Oggi l’ideologia dell’efficienza legittima le diseguaglianze. Se sei più povero di me è perché non vali niente, mentre i manager superpagati e superefficienti hanno fatto fallire le banche. L’interesse economico di un’azienda non è solo degli azionisti, ma di quanti concorrono all’impresa, a partire da lavoratori e territorio».

Come rimediare al fallimento del G20?

«Con una una governance globale di tipo sussidiario e poliarchico e non con un dannoso “super Stato”. La partita si gioca sui “commons”, sulle risorse naturali, sui beni di uso comune. E’ giunto il momento che l’Onu si attrezzi con una seconda assemblea, accanto a quella delle nazioni, con un Consiglio economico e sociale che abbia poteri sanzionatori simili a quelli del Consiglio di sicurezza, per colpire chi specula sul grano, sul petrolio o sull’acqua. Il Papa parla per tutti».

© Copyright La Stampa, 15 novembre 2010

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