giovedì 17 dicembre 2009

Pedofilia, accettate le dimissioni di Murray. Tolleranza zero di Benedetto XVI (La Rocca)


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di ORAZIO LA ROCCA

CITTA' DEL VATICANO

"Chi ha sbagliato dovrà pagare", annunciò papa Ratzinger venerdì scorso dopo aver analizzato - "con stupore, dispiacere, vergogna" - il rapporto della Commissione Murphy sullo scandalo dei preti pedofili irlandesi.
Detto, fatto. Nelle ultime ore, la sala stampa della Santa Sede ha reso noto che Benedetto XVI ha accettato le dimissioni dell'attuale vescovo di Limerick, Donal Brendan Murray, accusato di aver coperto per anni, quando era ausiliare di Dublino, quei preti che si erano macchiati dell'orrendo delitto di pedofilia nei confronti di centinaia di bambini e bambine.
Monsignor Murray nei giorni scorsi era stato ricevuto in Vaticano, insieme ai rappresentanti della Conferenza episcopale irlandese, per riferire al Papa in merito alle gravissime accuse che da giorni stanno catalizzando l'attenzione dell'opinione pubblica irlandese.
All'origine di tutto, la pubblicazione del rapporto Murphy, un dolorosissimo dossier di 700 pagine contenenti la descrizione dettagliata di tutte le violenze sessuali commesse nella diocesi di Dublino.
Sul banco degli imputati, 46 preti pedofili autori di violenze ai danni di 320 piccole vittime dal 1975 al 2004. Murray è accusato di aver in qualche modo coperto gli abusi sessuali, essendosi limitato solo a spostare in altre parrocchie i preti incriminati.
Per questo motivo, la scorsa settimana ha rassegnato le dimissioni, "con effetto immediato" da vescovo della diocesi di Limerick dopo un incontro col cardinale prefetto della congregazione dei vescovi Giovanni Battista Re. E' stato lui stesso ad annunciarlo ieri mattina ai dipendenti nella cattedrale di St. John, subito dopo la diffusione della nota ufficiale vaticana.
"Ho incontrato lunedì 7 dicembre - ha rivelato, tra l'altro, Murray secondo il Sir, l'agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana - il cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
Gli ho chiesto di portare le mie dimissioni come Vescovo di Limerick a Papa Benedetto. Il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni che hanno effetto immediato da questa mattina".
"Ho sentito - ha aggiunto ancora il vescovo - le opinioni di molti sopravvissuti, soprattutto nei giorni successivi alla pubblicazione del Rapporto Murphy... So bene che le mie dimissioni non possono annullare il dolore che le vittime di abuso hanno sofferto in passato e continuano a soffrire ogni giorno. Chiedo umilmente scusa ancora una volta a tutti coloro che sono stati abusati quando erano bambini piccoli. A tutti ripeto che la mia principale preoccupazione è quella di aiutare in ogni modo possibile, il loro cammino verso la sperata serenità".
Monsignor Murray è solo il primo a farsi da parte travolto dalla vergogna della pedofilia nella Chiesa irlandese. Ma la lista dei responabili è molto più lunga. Non è escluso quindi che altre teste potrebbero cadere a nome di quella "tolleranza zero" invocata e promessa da Benedetto XVI sulla scia di quanto aveva assicurato il predecessore Giovanni Paolo II nell'ultima fase del suo pontificato.

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1 commento:

euge ha detto...

Finalmente !!!!!!!!!!!! Questa sporcizia ha dormito per troppo tempo nella chiesa!

E' ora di estirparla deifnitivamente. La Chiesa ridiventi quella vera e cioè quella fondata da Cristo su Pietro i suoi successori e gli Apostoli.