domenica 25 aprile 2010

Il Papa crea un nuovo Ministero per Mons. Fisichella. Sarà dedicato all’evangelizzazione dell’Occidente (Tornielli)


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Il Papa crea un nuovo Ministero per Fisichella

di Andrea Tornielli

Roma
È profondamente preoccupato per il dilagare dello scandalo degli abusi sessuali sui minori e per le campagne mediatiche che vogliono coinvolgerlo, ma Benedetto XVI non manca di sorprendere: sarà annunciata nella prossime settimane la creazione di un nuovo dicastero della Curia romana dedicato all’evangelizzazione dell’Occidente che sarà presieduto dall’arcivescovo Rino Fisichella.
Papa Ratzinger sta preparando la lettera apostolica che sancisce la decisione. Una decisione clamorosa, l’istituzione del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, un nuovo «ministero» dedicato alla missione nel primo e nel secondo mondo, cioè nei Paesi dove l’annuncio del Vangelo è già avvenuto da secoli ma dove oggi la sua incisività nella vita delle persone sembra essersi smarrita.
Europa, Stati Uniti e America del Sud le principali zone d’influenza della nuova struttura, che affiancherà dunque la Congregazione di Propaganda Fide, dedicata invece all’evangelizzazione nelle terre di nuova missione. Il nuovo «ministero» rappresenta fino a questo momento la novità più consistente del pontificato di Benedetto XVI, un Papa che, secondo i pronostici, avrebbe snellito la Curia romana.
L’espressione «nuova evangelizzazione» venne usata per la prima volta da Giovanni Paolo II nel giugno 1979 a Nowa Huta, il quartiere-dormitorio degli operai polacchi, modello di una città senza Dio, senza simboli religiosi, senza chiese. Quelle parole divennero una chiave di lettura del pontificato itinerante di Wojtyla. L’idea di costituire un dicastero ad hoc dedicato a questo compito, invece, si ritrova in una proposta che don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, fece allo stesso Giovanni Paolo II all’inizio degli anni Ottanta, come ricordava il cardinale Paul Josef Cordes nella prefazione del terzo volume sulla storia di Cl redatto da don Massimo Camisasca. Allora però il contesto era diverso, l’idea non ebbe alcun seguito. Com’è riemersa? Secondo autorevoli indiscrezioni raccolte dal Giornale, a proporre il nuovo dicastero a Papa Ratzinger sarebbe stato, ormai più di un anno fa, il cardinale patriarca di Venezia, Angelo Scola, anch’egli molto sensibile al problema. Benedetto XVI ha apprezzato subito la proposta e l’ha fatta propria, individuando in monsignor Fisichella, teologo, la persona più adatta per guidare il nuovo Pontificio consiglio.
Fisichella, attualmente rettore della Pontificia università lateranense, sta per lasciare l’incarico dopo un quinquennio (il successore dovrebbe essere il salesiano Enrico Dal Covolo, stimato dal Papa al quale ha appena predicato gli esercizi spirituali della Quaresima, e vicino al Segretario di Stato Bertone). Lascerà pure la guida della Pontificia accademia per la vita, per dedicarsi esclusivamente al nuovo importante compito. La sede del nuovo dicastero, specificamente dedicato a rievangelizzare l’Occidente che ha dimenticato Dio e le sue radici, sarà con ogni probabilità all’inizio di via della Conciliazione.
Il rapporto tra l’Occidente ormai scristianizzato e la fede è da sempre al centro dell’attenzione di Joseph Ratzinger. «La Chiesa evangelizza sempre e non ha mai interrotto il cammino dell’evangelizzazione», affermava l’allora cardinale a un convegno sulla catechesi nell’anno 2000, «tuttavia osserviamo un processo progressivo di scristianizzazione e di perdita dei valori umani essenziali che è preoccupante». «Perciò cerchiamo – continuava – oltre l’evangelizzazione permanente, mai interrotta, mai da interrompere, una nuova evangelizzazione, capace di farsi sentire da quel mondo, che non trova accesso all’evangelizzazione “classica”. Tutti hanno bisogno del Vangelo; il Vangelo è destinato a tutti e non solo a un cerchio determinato e perciò siamo obbligati a cercare nuove vie per portare il Vangelo a tutti».
Con l’assunzione del nuovo incarico, Fisichella, che rimarrà cappellano della Camera dei deputati, è dunque destinato a restare nella Curia romana, e diventa un candidato alla porpora.
Esce invece dalle previsioni che lo davano in pole position per la diocesi Torino, dove invece restano in corsa il vescovo di Alessandria, Giuseppe Versaldi, vicino a Bertone; e il vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, vicino al presidente della Cei Angelo Bagnasco. Mentre per la successione al cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi cresce la candidatura dell’arcivescovo Gianfranco Ravasi, «ministro» della cultura vaticano.

© Copyright Il Giornale, 25 aprile 2010 consultabile online anche qui.

Sono felicissima del fatto che Mons. Fisichella resti in curia. E' uno dei pochi monsignori che sappiamo mettere la propria faccia quando c'e' bisogno di agire.
Per la successione al card. Poletto eviterei le "correnti" che tanto danno hanno fatto alla Chiesa e per Milano, mi rincresce, ma serve una svolta a 360 gradi con un nuovo arcivescovo completamente "ratzingeriano". Mai cercare lontano cio' che e' "residenzialmente" vicino :-)
.
R.

11 commenti:

Maria R. ha detto...

Ah, che bella notizia! Certo, meno bella per chi sperava in un allontanamento di Mons. Fisichella!
Quanto alle successioni, io ancora ne capisco poco, ma per quel poco che so, la penso esattamente come te....sarebbe ora di cambiare "aria", per il bene di tutti!
Buona Domenica :)

Anonimo ha detto...

una osservazione-lampo: voglio lasciare alla imprevedibilità dello Spirito e alla perspicacia del notro Papa la nomina dei prossimi arcivescovi di Torino (già i Segretari di Stato hanno dato prova di considerare la diocesi subalpina come loro 'feudo'. Nepotismo?) e di Milano: la 'dirigenza' della più grande diocesi d'Italia e forse del mondo, dopo il card. Colombo pensa di essere un Vaticano alternativo anche se 'in sedicesimo'...: Prego per il Papa e per Milano: Dio voglia scegliere un arcivescovo finalmente cattolico!

Miserere ha detto...

Ci voleva un ministero così! I cristiani d'Occidente sono in pericolo di estinzione!

Luisa ha detto...

Con questa nomina possiamo sperare che le parole "nuova evangelizzazione" non saranno più considerate come un monopolio di un gruppo ecclesiale il cui iniziatore invita regolarmente in Galilea vescovi di tutto il mondo per istruirli sui suoi metodi.
Confidando anche che monsignor Fisichella saprà circondarsi di persone sincere che avranno a cuore di porsi al servizio del Vangelo, della Chiesa e non di interessi particolari.

Anonimo ha detto...

mah, non è di altra carta, altra burocrazia, altri burocrati pagati per emettere chiacchere che abbiamo bisogno, ma di pastori decisi a sradicare la malapianta modernista dalle diocesi e dai seminari.

E poi, tutto ciò per Fisichella, che da presidente della PAV non sa che l'aborto è SEMPRE immorale? Speriamo che sappia la differenza tra civiltà occidentale greco-romana-cristiana e paganesimo asiatico!

Mi fido del papa, e perciò anche questa mossa avrà un senso. Sempre meglio che dargli una diocesi, tutto sommato.

euge ha detto...

Caro anonimo, mi sembra ingiusto il giudizio che hai di Fisichella l'unico arcovescovo che ha sempre difeso il Pontefici quando tutti gli altri che avrebbero dovuto farlo, dormivano sonni profondi quando non peggioravano la situazione con battute che procuravano altri guai.
Mi rincresce che l'Università Lateranense e la Pav perda Fisichella....... onestamente voglio proprio vedere se del Covolo tanto premurosamente consigliato al Pontefice da Bertone, sappia fronteggiare la deriva laicista che tanto disprezza il valore della vita e tanto altro.
Auguro buon lavoro a Mons. Fisichella, convinta che sarà in grado del compito che Benedetto XVI gli ha affidato.
Per il resto, aspettiamo..............

Anonimo ha detto...

Aspetto del Covolo al varco.............. !!!!!!!! oppure in qualche dibattito dove Fisichella sapeva azzittire Pannella e compagni!
Povera lateranense sotto affondata dall'onda anomala dei salesiani!

Anonimo ha detto...

Per un vice-papa non c'è posto e non serve. Anzi è dannoso.

Anonimo ha detto...

stimo mons. Fisichella e sono contento per questo ruolo che mi sembra tagliato proprio per lui, anche se non posso mettere a tacere l'impressione - e su questo devo dare ragione all'Anonimo delle 13:39 - che la rimozione dalla Pav sia figlia dello scivolone brasiliano... anche lì l'Osservatore fece la sua bella parte.

euge ha detto...

Caro anonimo, non sò se sei lo stesso delle 13.39........ Comunque chiunque tu sia, spiegami il discorso " del vice- papa " che non solo non ha senso, ma testimonia ancora di più la tua avversione per il fatto che Benedetto XVI, abbia mantenuto Fisichella in curia..............
Non capisco, sinceramente, tutto il tuo astio contro Fisichella che, come ripeto, è stato l'unico a schierarsi dalla parte del Pontefice quando tutti gli altri battevano vergognosamente la ritirata e non solo!!!!!!!!!!!!!
Comunque, vedremo se il tanto osannato del Covolo che più della stima del Pontefice gode della stima del segretario di Stato, ( essendo salesiano anche lui), saprà fare nei momenti che contano lo stesso lavoro efficace di Fisichella oppure, si limiterà a battute scherzose ( tanto scherzare sempre è una caratteristica dei salesiani attuali), povero Don BOsco!

Anonimo ha detto...

non capisco perché leggi il contrario di quello che scrivo. scrivo che «stimo» Fisichella e dici che provo astio. e ovviamente non sono l'Anonimo delle 13:39... i giochetti di lodare se stessi li lascio ad altri. ho espresso stima e un'impressione non contraria, esprimendo piuttosto una critica all'Osservatore Romano (che avrebbe potuto far notare la cosa all'autore dell'articolo, invece che farci subito un paginone).

Su Del Covolo posso già dirti che non sarà all'altezza di Fisichella, né per preparazione né come comunicatore (sempre che, nel tuo delirio persecutorio, tu non legga anche questa frase come anti-Fisichella)