sabato 1 maggio 2010

Benedetto XVI ha assunto la regia dell’inchiesta sui Legionari di Cristo (Galeazzi)


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GIACOMO GALEAZZI

CITTÀ DEL VATICANO

I «Legionari di Cristo» verso il commissariamento.
Ieri Benedetto XVI ha assunto la regia dell’inchiesta ricevendo a sorpresa i cinque ispettori che indagano sugli abusi sessuali e gli scandali finanziari nell’ordine fondato dal defunto padre Maciel, riconosciuto colpevole di pedofilia e doppia vita (tre figli da due compagne).
Per evitare «misure traumatiche» come azzerare i vertici o sciogliere la Legione, sarà nominato un «consigliere spirituale» che aiuterà la congregazione religiosa ad uscire dalla gravissima crisi. Sono giorni di decisioni importanti in Curia (sono imminenti gli avvicendamenti Pell-Re al dicastero dei Vescovi e Dal Covolo-Fisichella all’Università Lateranse) e di continui summit sull’emergenza-pedofilia con gli episcopati nazionali, quindi servono «risposte tempestive» anche nella bufera che ha travolto i Legionari.
Il Papa vuole «purificare per salvare» una delle realtà con più vocazioni nella Chiesa mondiale.
Per far ciò serve un «segnale di discontinuità» che, grazie ad una figura di «grande esperienza e di assoluta fiducia del Pontefice», faccia luce sulle zone d’ombra come sta accadendo per le apparizioni mariane di Medjugorje attraverso l’incarico di supervisione affidato al cardinale Camillo Ruini e come avvenne nel tentativo di «recuperare spiritualmente» l’esorcista scomunicato Milingo investendo della questione l’arcivescovo di Curia Ennio Appignanesi.
Non è ancora chiaro se la scelta cadrà su un porporato curiale come l’ex prefetto delle Cause dei santi, José Saraiva Martins o su un presule diocesano emerito, però la volontà di «raddrizzare l’albero senza abbatterlo» è confermata dalla visita di ieri del cardinale Levada, capo dell’ex Sant’Uffizio, all’università romana dei Legionari.
Il vicario generale dell’ordine, padre Luis Garza considera «l’aiuto di persone esterne alla congregazione» come una svolta «necessaria per garantire la massima chiarezza». E sulle possibili decisione che assumerà la Santa Sede, in una nota ufficiale dei Legionari, si ammette che «ora può succedere che il Santo Padre mandi alla congregazione, per aiutarci, qualcuno dall’esterno, come commissario,come assistente o in qualsiasi altra veste». Il «numero due» dei Legionari, padre Garza è favorevole:«E’ esattamente quanto ho chiesto ai visitatori con i quali ho parlato, suggerendo una soluzione di questo tipo affinché non rimanessero dubbi sul fatto che porteremo a termine ciò che la Santa Sede ci dirà di fare». E in effetti nei Sacri Palazzi si è orientati verso un «commissario ad acta» piuttosto che verso un Legionario non compromesso con l’attuale leadership. Del resto, la «tolleranza zero» è ormai una linea attuata direttamente dal Papa che dopo aver convocato giovedì a Roma i leader della Conferenza episcopale tedesca, farà il punto lunedì sugli abusi con i vescovi belgi. «Nuvole oscure si sono addensate sulla Chiesa, creando un clima di diffidenza e sospetto», sintetizza il ministro vaticano dell’Immigrazione, Vegliò.

© Copyright La Stampa, 1° maggio 2010 consultabile online anche qui.

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