mercoledì 5 maggio 2010

I Legionari di Cristo ed il Papa che ha fatto saltare tutti i coperchi (Di Giacomo)


Vedi anche:

E intanto sui giornaloni e nei telegiornali italiani è completamente sparito anche il solo nome di Maciel...

Un Canguro ai Vescovi...Sarà quasi certamente il cardinale arcivescovo di Sidney, George Pell, il nuovo Prefetto della Congregazione per i Vescovi (Tosatti)

Il Papa: promuovere una sana pastorale sacramentale

Il Papa: i fedeli siano vicini ai preti in tempi di difficoltà

Il Papa: Sacerdoti come “ponti” tra Dio e gli uomini (Sir)

Il NYT, nella persona di Laurie Goodstein, dopo avere "malmenato" per settimane il Papa, oggi, si fa "buonista"

Durissima replica di Buchanan al NYT ed all'ex vescovo Weakland, con fior di dati e citazioni (Townhall)

Il Papa impone la "legge marziale" ai Legionari di Cristo. Il commento di Thomas J. Reese per il Washington Post

Legionari di Cristo, donne di diversi Paesi in «schiavitù consenziente». In Messico anche italiane

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Un vescovo per la Torino di domani (Galeazzi)

Il card. Sepe, Lunardi e il palazzetto: lo "sconcerto" del Vaticano (Giansoldati)

Scandalo abusi, card. Barbarin (Lione): “Questo choc è destabilizzante, ma sarà proficuo” (La Croix)

I giovani torinesi: “Il Papa ci ha restituito la speranza” (Rossi)

La Santa Sindone come "icona" è una definizione ratzingeriana, cioè perfetta (Il Foglio)

Benedetto XVI cerca un commissario per salvare i Legionari (e il Vaticano). Il commento di Rodari

Le vittime di Cantini (già "spretato" da Benedetto XVI) scrivono al Papa. La replica della curia fiorentina: «Mai chiesta udienza a Betori»

Il card. Sodano decise di non testimoniare nella causa di beatificazione di Giovanni Paolo II (Tornielli)

Quel bacio di Angela e l’abbraccio di tutto il Cottolengo (Viana)

La modernità di Benedetto XVI: il commento di Francesco Antonio Grana

Alla fine la verità su Maciel è riuscita ad emergere (Giansoldati)

Il vescovo di Oakland ricostruisce il “caso Kiesle”, utilizzato dai media internazionali per attaccare il Papa (Boffi)

Giancarlo Cesana: Costruire il tempio in mezzo alla bufera (Amicone)

Mons. Xuereb racconta il commovente incontro del Papa con le vittime di abusi a Malta: Benedetto XVI ha anche apprezzato il loro coraggio (O.R.)

Aggiornamento sulla pedofilia nella Chiesa: i numeri, i documenti, la condotta di Benedetto XVI e la spiegazione dei casi emersi (Mastroianni)

Durissime accuse del Vaticano contro Maciel: «immorale» (Galeazzi)

IL MESSAGGIO DI FATIMA: IL COMMENTO TEOLOGICO DEL CARD. JOSEPH RATZINGER (impressionante se letto oggi)

Il Papa a Fatima. Le parole del card. Ratzinger sul "terzo segreto": la parola chiave è un triplice grido: "Penitenza, Penitenza, Penitenza!" (Izzo)

I "visitatori" sorpresi dalla scoperta che 900 donne del Regnum Christi vivono in Messico in condizioni di "schiavitù volontaria" (Milenio)

Padre Lombardi illustra il viaggio del Papa in Portogallo: una visita all’insegna di Maria e della speranza cristiana (Radio Vaticana)

La decisione del Papa sui Legionari di Cristo nel commento di Miguel Mora (El Pais)

Il bacio di Angela al Papa, un lampo nel buio (Ghiseri)

Pochi e del tutto insufficienti i commenti della stampa italiana sul "caso" Maciel. Vogliamo parlare delle responsabilità dei media?

Attesa per la nomina del "Delegato" del Papa per i Legionari di Cristo (Calabrò)

«Il Papa ha toccato davvero il cuore di noi giovani» (Bello)

Spagna, i Carmelitani denunciano un prete per un caso di presunto abuso nei confronti di un sedicenne (El Mundo)

La BBC dà la parola agli esperti che ridimensionano completamente i numeri degli abusi sessuali commessi da sacerdoti

Il Vaticano tenta di migliorare la sua comunicazione (Frédéric Mounier)

La fiaba di Kelvin che sabato ha chiesto più volte ai genitori se l'indomani avrebbe incontrato proprio il "Papa vero" (Cravero)

Gli scandali, gli attacchi al Papa e l'universalità rinata della Chiesa: Cardia risponde a Galli Della Loggia (Corriere)

Il Papa davanti alla Sindone e l'omelia per il card. Mayer: il commento di José Luis Restán

Il Papa pensa ad un cardinale messicano per "rifondare" i Legionari di Cristo (El Mundo)

V° Anniversario dell'elezione di Papa Benedetto XVI: la splendida omelia di Mons. Luigi Negri

La battaglia del Papa contro la pedofilia nella Chiesa: il "caso" Maciel Degollado e la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo

VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A TORINO (2 MAGGIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

L’ombra dei Legionari

Come possono crescere sotto uno dei più grandi maniaci del secolo scorso, un delinquente come Maciel Degollado, così tante vocazioni al sacerdozio?

di Filippo Di Giacomo

La democrazia serve anche alla Chiesa. E come dimostra il recente «Comunicato della Santa Sede» sulla vicenda dei Legionari di Cristo, è una ricetta buona soprattutto per chiarire le pagine più abiette che gli uomini di potere scrivono a danno del popolo di Dio.
Dal primo maggio, i sacerdoti e i religiosi che hanno avuto fiducia nel mistificatore messicano Marcial Maciel Degollado, e dei quali «lo zelo sincero» è stato acclarato dalla visita apostolica, vengono riaccolti dentro l’alveo di quella parte del tessuto ecclesiale che regola le vocazioni dei tanti istituti religiosi. Diventano, in pratica, tutti “fondatori” della nuova Legione di Cristo, visto che «la vocazione e quel nucleo di carisma che appartiene ai Legionari di Cristo è loro proprio». Ad ognuno di loro, il Papa affida in modo paritario il compito di «ridefinire il carisma della Congregazione, preservando il nucleo vero, quello della “militia Christi”, che contraddistingue l’azione apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi costo».
La pratica comunitaria della vita religiosa è una realtà socialmente importante. Storicamente, essa è anche uno dei nuclei fondanti della democrazia moderna, che ha le sue radici nel V secolo, quando i primi ordini religiosi reintroducono (amplificandone la risonanza) nel tessuto sociale della tarda romanità e nei propri meccanismi di autogoverno due grandi principi. Il primo: Qui praefuturus est omnibus, ab omnibus eligatur, colui che deve comandare su tutti deve essere eletto da tutti. L’altro: Quod omnes tangit, ab omnibus tractari et approbari debet, ciò che interessa tutti come singoli, deve essere discusso e approvato da tutti.
Il primo assioma giuridico ci viene dalla Roma repubblicana, ma era rimasto schiacciato dai terremoti istituzionali degli ultimi anni della Repubblica e dalle dittature pretoriane dell’Impero. Il secondo è di origine giustinianea e, come il primo, è rivissuto nella Chiesa, nelle abbazie e nei monasteri, con una risonanza ben maggiore di quella che gli era stata conferita dai giuristi romani.
Gli studiosi francesi vedono qui, e non nei rimandi alle prassi democratiche della Grecia e della Roma antiche, e neanche ai Comuni italiani o agli Stati Generali francesi del 1614 e del 1789, la nascita del suffragio universale e della democrazia moderna. Vincono gli istituti religiosi per i seguenti motivi: non ci sono canali che ci dimostrano la trasmissione delle tecniche elettorali greche e romane nell’Occidente medievale. Gli storici non possono provare l’autonomia dei codici elettorali dei Comuni e neanche quelli del 1614 e del 1789. E poiché la generazione spontanea in politica e in diritto non esiste, la logica impone di ricordare che le prassi elettorali e deliberative dei monaci (e anche delle monache) preesistevano agli Stati moderni. Sono pertanto loro le cinghie di trasmissione degli ideali democratici della classicità nelle forme che, man mano, hanno costruito la modernità europea. Persino George Duby ne è sicuro: la “gemma del secolo dei lumi”, il Codice che regolava le elezioni e le decisioni degli Stati Generali del 1789, era stabilito sulla base delle disposizioni canoniche in uso in quell’epoca. E comunque non è il minore dei paradossi della Rivoluzione Francese il fatto che essa attinga buona parte della sua sorgente ideale nella storia degli Ordini che avevano formato tanti suoi futuri capi: gli studiosi d’Oltralpe la pensano quasi tutti così.
Per questo l’altro compito che il Papa ha affidato hai Legionari di Cristo, cioè «la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta alla verità, per rispettare la coscienza e svilupparsi alla luce del Vangelo come autentico servizio ecclesiale» avrà fatalmente un forte impatto nelle comunità ecclesiali e sociali dove vivono gli ormai ex discepoli di Marcial Maciel. E sarà anche la migliore risposta alla domanda più difficile che si pone in questi giorni: come possono crescere, all’ombra di uno dei più grandi maniaci-compulsivi del secolo scorso, un delinquente chiamato Marcial Maciel Degollado, così tante vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa?
Per il momento, le vicende dei Legionari di Cristo e del loro sciagurato fondatore sembrano essere venute alla luce soprattutto per rassicurare i dubbiosi, quelli che fanno una fatica estrema nel riconoscere nella bulimia di potere e di privilegi che ha colpito il cattolicesimo (specie quello romano e quello vaticano) degli ultimi decenni come qualcosa di evangelicamente motivato.
Anche nella Chiesa il diavolo fa le pentole. Poi, è sufficiente che ad essere Papa sia un cristiano sempre più annoverato tra i miti e gli umili di cuore, per far saltare tutti i coperchi.

© Copyright L'Unità, 5 maggio 2010 consultabile online anche qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

George Weigel prefigura i prossimi passi del Vaticano per la riforma dei Legionari
http://www.firstthings.com/onthesquare/2010/05/next-acts-in-the-legionary-drama
Alberto