lunedì 18 ottobre 2010

Il Papa ai Seminaristi: "Gli uomini avranno sempre bisogno di Dio" (Sir)

Vedi anche:

Il Papa: anche nel celibato sacerdotale "si può giungere ad un’umanità autentica, pura e matura" (Il Giornale)

Il Papa: Il nazismo intendeva eliminare il sacerdozio. E poi: "Molti pensano che il sacerdozio cattolico non sia una 'professione' per il futuro, ma che appartenga piuttosto al passato" (Izzo)

Il ricordo personale del Papa: quando avevo 17 anni mi dissero che nella nuova Germania non c'era bisogno di preti (Ansa)

Il Papa: i casi di abuso devono renderci più vigilanti e attenti, proprio per interrogare accuratamente noi stessi (Asca)

Pedofilia, il Papa ai seminaristi: "Colpevoli distruggono sacerdozio" (Repubblica)

Lettera del Papa ai seminaristi: siate messaggeri di Dio tra gli uomini. Gli abusi sessuali sfigurano il sacerdozio (Radio Vaticana)

Il Papa: abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l'abuso sessuale di bambini e giovani. Gli abusi ci rendano vigili (Izzo)

Il Papa: I sacerdoti pedofili "hanno sfigurato il loro ministero con l'abuso sessuale di bambini e giovani"

Il Papa ai seminaristi: "Chi vuole diventare sacerdote, dev’essere soprattutto un “uomo di Dio”, come lo descrive san Paolo. Per noi Dio non è un’ipotesi distante, non è uno sconosciuto che si è ritirato dopo il “big bang”. Dio si è mostrato in Gesù Cristo. Nel volto di Gesù Cristo vediamo il volto di Dio" (Monumentale Lettera del Papa ai seminaristi)

Settimana Sociale: vivace scambio di battute in conferenza stampa. Protagonisti l'inviato di Famiglia Cristiana ed il giornalista della Settimana del clero (Izzo)

Mons. Miglio: Saremo incisivi come cattolici al servizio del bene comune se saremo pienamente cattolici. Settimana Sociale: la politica non dimentichi i deboli (Izzo)

Dino Boffo diventa direttore della Tv dei vescovi (Tornielli)

Il Papa: non stanchiamoci di pregare, Dio, che è buono, ci esaudirà (AsiaNews)

Il Sinodo affronta le sfide difficili (La Croix)

La prima santa australiana e quella scomunica... (Tornielli)

Sabato il concerto in Aula Paolo VI per il Papa e i padri sinodali: Verdi si definiva ateo - dice il Papa – ma la sua Messa da Requiem è un grande appello a Dio (Radio Vaticana)

Il salesiano che dirige per Papa Ratzinger (Galeazzi)

Il Papa: i politici cattolici si impegnino per il bene comune. Le due nuove Sante siano modelli per l'Italia di oggi (Izzo)

Il Papa proclama sei nuovi santi e invita i cattolici a cercare in politica solo il bene comune (Sole 24 Ore)

Mons. Fellay: "Roma ci presenta un Concilio diverso da quello che abbiamo conosciuto" (Messainlatino)

Un grido da Smirne. Il vicario in Turchia: dite la verità su Padovese e sbrigatevi a trovare un successore (Rodari)

Mary MacKillop rivelò i crimini di un sacerdote pedofilo a costo della scomunica. Da ieri è Santa

80mila fedeli in Piazza San Pietro per i nuovi Santi. Il Papa: Davanti ad un torto subito si deve chiedere giustizia, ma soprattutto "pregare sempre, senza stancarsi" (Izzo)

Il Papa: "E’ chiaro che la preghiera dev’essere espressione di fede, altrimenti non è vera preghiera. Se uno non crede nella bontà di Dio, non può pregare in modo veramente adeguato. La fede è essenziale come base dell’atteggiamento della preghiera" (Omelia)

Chiedo scusa per la latitanza :-))

Alla celebrazione per 6 nuovi santi l’invito del Papa a “pregare senza stancarsi”, all’Angelus l’appello alla ricerca del bene comune in politica (Radio Vaticana)

Presentata la bozza del Messaggio ai padri sinodali (Osservatore Romano)

L'ausiliare anglicano di Londra si fa cattolico (Avvenire)

A colloquio con Mons. Amato sulle canonizzazioni di domenica 17 ottobre: La santità vissuta in diversi contesti sociali (Gori)

A un mese dalla beatificazione. La ragionevole fede di Newman (Ian Ker)

Sinodo, costruttori di fiducia. Incontro con Fouad Twal, patriarca latino di Gerusalemme (Sir)

Il Papa: "Mi preme ricordare ------che oggi, a Reggio Calabria, si conclude la 46a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che ha tracciato un’"agenda di speranza" per il futuro del Paese" (Angelus)

Sinodo. Presentata la bozza del messaggio finale: appello alla pace e al dialogo interreligioso

Nel segno di Giovanni Paolo II, l’incontro del Papa con il presidente polacco Komorowski (Radio Vaticana)
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BENEDETTO XVI: AI SEMINARISTI, “GLI UOMINI AVRANNO SEMPRE BISOGNO DI DIO”

“Oggi molti pensano che il sacerdozio cattolico non sia una ‘professione’ per il futuro, ma che appartenga piuttosto al passato. Voi, cari amici, vi siete decisi ad entrare in seminario, e vi siete, quindi, messi in cammino verso il ministero sacerdotale nella Chiesa Cattolica, contro tali obiezioni e opinioni. Avete fatto bene a farlo. Perché gli uomini avranno sempre bisogno di Dio, anche nell’epoca del dominio tecnico del mondo e della globalizzazione”: lo scrive il Papa Benedetto XVI in una lettera rivolta ai seminaristi resa nota oggi, festa di San Luca Evangelista, a conclusione dell’Anno sacerdotale. “Il seminario è una comunità in cammino verso il servizio sacerdotale – prosegue -. Con ciò, ho già detto qualcosa di molto importante: sacerdoti non si diventa da soli. Occorre la ‘comunità dei discepoli’, l’insieme di coloro che vogliono servire la comune Chiesa”. Riflettendo sulla natura del sacerdozio, il Papa continua: “Dio si è mostrato in Gesù Cristo. Nel volto di Gesù Cristo vediamo il volto di Dio. Nelle sue parole sentiamo Dio stesso parlare con noi. Perciò la cosa più importante nel cammino verso il sacerdozio e durante tutta la vita sacerdotale è il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo. Il sacerdote non è l’amministratore di una qualsiasi associazione, di cui cerca di mantenere e aumentare il numero dei membri. È il messaggero di Dio tra gli uomini”.
Circa la spiritualità del presbitero, il Papa ha poi rivolto ai seminaristi l’invito a imparare “a vivere in contatto costante con Dio. Quando il Signore dice: ‘Pregate in ogni momento’, naturalmente non ci chiede di dire continuamente parole di preghiera, ma di non perdere mai il contatto interiore con Dio. Esercitarsi in questo contatto è il senso della nostra preghiera. Perciò è importante che il giorno incominci e si concluda con la preghiera”. Allo stesso modo, Benedetto XVI ha poi sviluppato una meditazione sul ruolo dei sacramenti per la vita di fede: “Il centro del nostro rapporto con Dio e della configurazione della nostra vita è l’Eucaristia. Celebrarla con partecipazione interiore e incontrare così Cristo in persona, dev’essere il centro di tutte le nostre giornate”, ha sottolineato aggiungendo che i futuri preti debbono imparare “a conoscere, capire e amare la liturgia della Chiesa nella sua forma concreta”. Analoga riflessione è stata proposta per il sacramento della Penitenza, descritto come uno strumento per “opporsi all’abbrutimento dell’anima, all’indifferenza che si rassegna al fatto” che “domani farete di nuovo gli stessi peccati”. Circa questi ultimi, ha ricordato che “è importante restare in cammino, senza scrupolosità, nella consapevolezza riconoscente che Dio mi perdona sempre di nuovo”.
Nella Lettera ai seminaristi, Benedetto XVI ha quindi sottolineato l’importanza di tenere viva “la sensibilità per la pietà popolare” perché – ha notato – “attraverso di essa la fede è entrata nel cuore degli uomini” ed è “un grande patrimonio della Chiesa”. Ha poi evidenziato l’importanza dello studio, affermando che “la fede cristiana ha una dimensione razionale e intellettuale che le è essenziale. Senza di essa la fede non sarebbe se stessa”, e quindi ha rivolto l’invito: “Studiate con impegno! ... non ve ne pentirete”. Ha quindi elencato alcuni dei rami del sapere teologico che un prete è particolarmente chiamato ad approfondire: la Sacra Scrittura, la patristica, la dogmatica, la teologia morale, la dottrina sociale cattolica, la teologia ecumenica, il diritto canonico. Passando poi agli aspetti umani della “maturazione” di un futuro sacerdote, Benedetto XVI ha richiamato le “virtù teologali” accanto a quelle “cardinali”, riservando uno specifico passaggio alla sessualità. Di questa ha affermato che “quando non è integrata nella persona” essa “diventa banale e distruttiva allo stesso tempo”. A questo proposito, ha citato i “sacerdoti che hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani”. Per questi fatti il Papa ha espresso “profondo dolore e rincrescimento” e ha aggiunto che “l’abuso .. non può screditare la missione sacerdotale, la quale rimane grande e pura”.
Nella parte conclusiva della Lettera ai seminaristi, Benedetto XVI ha poi evidenziato che, “oggi gli inizi della vocazione sacerdotale sono più vari e diversi che in anni passati. La decisione per il sacerdozio si forma oggi spesso nelle esperienze di una professione secolare già appresa. Cresce spesso nelle comunità, specialmente nei movimenti, che favoriscono un incontro comunitario con Cristo e la sua Chiesa, un’esperienza spirituale e la gioia nel servizio della fede”. “I movimenti – ha spiegato - sono una cosa magnifica. Voi sapete quanto li apprezzo e amo come dono dello Spirito Santo alla Chiesa. Devono essere valutati, però, secondo il modo in cui tutti sono aperti alla comune realtà cattolica, alla vita dell’unica e comune Chiesa di Cristo che in tutta la sua varietà è comunque solo una”. Dopo aver notato che “il seminario è il periodo nel quale imparate l’uno con l’altro e l’uno dall’altro”, il Papa ha anche rilevato che “i candidati al sacerdozio vivono spesso in continenti spirituali completamente diversi”. Pertanto, ha messo in luce come “potrà essere difficile riconoscere gli elementi comuni del futuro mandato e del suo itinerario spirituale. Proprio per questo il seminario è importante come comunità in cammino al di sopra delle varie forme di spiritualità”, ha concluso.

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7 commenti:

Maria R. ha detto...

"Il diritto è condizione dell’amore."

Sono arrivata qui e mi sono dovuta fermare: che bellissima espressione, che racchiude l'idea della Giustizia divina come frutto e compimento di Misericordia (e quindi anche di redenzione, per chi vuole farne buon uso!)

Il Papa non finisce mai di stupirmi :)

Anonimo ha detto...

Un primo commento da Edward Pentin:
http://www.ncregister.com/blog/pope-sends-personal-letter-to-seminarians/
Ha ragione, Maria, il nostro Papa non finisce ma di stupirci :-)
Questa lettera è così importante anche per noi fedeli. Il Papa ha testimoniato con il cuore in mano.
Spero tanto che i seminaristi la leggano con attenzione e la facciano propria.
Alessia

Anonimo ha detto...

Vedo con piacere che si è provveduto alla traduzione in sei lingue.
Alessia

Anonimo ha detto...

Vedo con piacere che si è provveduto alla traduzione in sei lingue.
Alessia

Anonimo ha detto...

Il commento di Paolo Rodari
http://www.paolorodari.com/2010/10/18/le-7-regole-di-ratzinger/
Alessia

Maria R. ha detto...

Invece, per l'omelia di ieri, stiamo ancora in alto mare traduttivo!

Maria R. ha detto...

Ps. non so se conosciate questo blog
http://bloguerosconelpapa.blogspot.com/

è molto interessante, specialmente per la sezione "anecdotario de un amigo"