mercoledì 27 gennaio 2010

Il Papa: Cristo non è mai mio ma è sempre nostro, non posso averlo contro la Chiesa ma solo nella comunione della Chiesa (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA: GESU' POSSIAMO AVERLO NELLA CHIESA, MAI CONTRO LA CHIESA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 gen.

"Cristo non e' mai mio ma e' sempre nostro, non posso averlo contro la Chiesa ma solo nella comunione della Chiesa, basata sulla successione degli apostoli".
Lo ha ricordato oggi Benedetto XVI nella catechesi dedicata alla figura di Francesco d'Assisi, riguardo alla quale il Papa considera errate quelle ricostruzioni storiche che lo vogliono opposto alla Chiesa. Per alcuni, ha spiegato, "dietro il Francesco della tradizione ci sarebbe un Francesco storico, che non sarebbe stato un uomo di Chiesa ma che avrebbe voluto creare solo un rinnovamento del popolo di Dio, senza gerarchia". "La verita' - invece - e' che Francesco ha avuto una relazione immediatissima con Gesu' e con la sua parola, che voleva seguire in tutta la sua radicalita'".
Per il Pontefice, "e' vero che il Poverello non aveva inizialmente intenzione di creare un ordine con le forme canonistiche necessarie, che voleva solo rinnovare il popolo di Dio". Tuttavia, ha ricordato, "Francesco ha poi capito, con sofferenza e dolore, che tutto deve avere il suo ordine, che anche il diritto nella Chiesa e' necessario per dar forma al rinnovamento". Anche per questo le caratteristiche di San Francesco sono attuali per la Chiesa di oggi. "La testimonianza di Francesco, che ha amato la poverta' per seguire Cristo con dedizione e liberta' totali - ha affermato Ratzinger - continua ad essere anche per noi un invito a coltivare la poverta' interiore per crescere nella fiducia in Dio, unendo anche uno stile di vita sobrio e un distacco dai beni materiali".

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