domenica 17 gennaio 2010

Il Papa: restano le ferite ma il dialogo va avanti. Benedetto XVI viene più volte applaudito (Izzo)


Vedi anche:

Rabbino Di Segni: Dialogo a rischio se Concilio in forse

Nella sinagoga di Roma il papa rilegge le "Dieci Parole". Anna Foa e Mordechay Lewy: anche l'ebraismo deve fare autocritica (Magister)

LA PUNTATA DELLA TRASMISSIONE DI LUCIA ANNUNZIATA: VIDEO INTEGRALE

Il Papa: gli ebrei ed i Cattolici hanno le stesse radici ma non si conoscono

Straordinario ed umilissimo discorso del Santo Padre

Il Papa: Ebrei romani strappati a loro case, straziati a Auschwitz

Il Papa in Sinagoga: "Sia sanata per sempre la piaga dell'antisemitismo"

Il Papa alla sinagoga di Roma: "Le piaghe dell'antisemitismo e dell'antigiudaismo possano essere sanate per sempre" (Discorso integrale)

Il Papa applaude in piedi i sopravvissuti a lager

Silenzio e preghiera per il Papa

Il Papa in visita alla Sinagoga di Roma, applausi dalla comunità ebraica

VISITA DEL PAPA ALLA SINAGOGA DI ROMA:RASSEGNA STAMPA DEL 13, 14, 15 E 16 GENNAIO 2010 (SONO PRESENTI INTERVISTE E ARTICOLI PARTICOLARMENTE OFFENSIVI)

Sulla Shoah, Benedetto XVI ha pronunciato le frasi forse più forti mai dette da un Papa, la condanna della «furia nazista» (Vecchi)

Rabbino Rosen: Israele oltraggioso con Vaticano. Su accordi bilaterali altro paese avrebbe ritirato ambasciatore (Haaretz)

Un evento che rafforza il dialogo. Sulla visita del Papa alla sinagoga di Roma, il commento di Riccardo Pacifici e di mons. Vincenzo Paglia (R.V.)

Il Papa: oggi nuova tappa del cammino di amicizia con gli ebrei. Dialogo maturo nonostante le difficoltà (Izzo)

GRANDIOSA LUCIA ANNUNZIATA :))

Il presidente Peres a Skytg24: il rapporto del Papa con gli ebrei è "profondo e sincero. Ho fiducia in lui"

Sarà il vice-premier israeliano Silvan Shalom ad accogliere il Papa nella sinagoga di Roma

Il Papa all'Angelus: la visita alla Sinagoga, un ulteriore passo di concordia tra cattolici ed ebrei. Appello per la tutela dei minori migranti

Il Papa: «Vado al Tempio Maggiore, nuova tappa nel cammino di amicizia» (Corriere)

Immigrati, il Papa: proteggere i bimbi da emarginazione e sfruttamento. Costante l'attenzione della Chiesa per i migranti (Izzo)

Il Papa: Affidiamo a Maria i fratelli migranti, il dialogo con gli Ebrei e l’unità dei cristiani (AsiaNews)

Il Papa benedice gli allevatori ed i loro animali, impegno per l'ambiente (Izzo)

Il Papa e la visita alla Sinagoga di Roma: "Tra ebrei e cattolici dialogo nonostante problemi"

Il Papa: Tra ebrei e cattolici clima dialogo nonostante problemi

Angelus del Papa sui migranti, la visita alla sinagoga e la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Appello per Haiti

Benedetto XVI in sinagoga, evento mondiale. Vicinanza tra il Papa e gli ebrei fin da quando Ratzinger era vescovo e teologo (Piccirilli)

Il Papa nella sinagoga, vicepremier israeliano: «È una visita storica» (Il Mattino online)

Il Papa in visita alla sinagoga di Roma: l'evento non è routine, ma ha un valore storico (Andrea Riccardi)

Il Papa ricorda gli anni bui del nazismo: Cristo «più forte di ogni tirannia» (Bobbio)

La rete clandestina di Papa Pacelli che aiutava gli ebrei braccati (Rino Cammilleri)

Visita del Papa in sinagoga, Padre Jaeger: «Vi spiego perché oggi si fa la Storia» (Tornielli)

Visita del Papa in sinagoga, Testimonianza a Dio e al mondo dei tanti dei (Mazza)

Il Papa in sinagoga: il commento di Giuliano Ferrara

La rivista Azure da Gerusalemme: «Ratzinger è il miglior amico del popolo ebraico nella Chiesa» (Missionline)

Ecco chi accompagnerà il Papa in sinagoga. Menzione speciale per il Patriarca Twal, il card. Kasper e padre Hoffman (Adnkronos)

Vian: Pochi sono i Cattolici del Novecento che hanno fatto tanto quanto Joseph Ratzinger per avvicinare ebrei e cristiani (Adnkronos)

"Delegazione" del blog domani all'Angelus del Santo Padre :-)

Una visita storica (ma anche normale). Benedetto XVI incontra la comunità ebraica di Roma (Osservatore Romano)

Il Papa: sono sfuggito ai pericoli della guerra e del dominio nazista (Izzo)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

PAPA IN SINAGOGA: RESTANO FERITE MA DIALOGO VA AVANTI E RATZINGER VIENE APPLAUDITO

(AGI) - Roma, 17 gen.

(di Salvatore Izzo)

Benedetto XVI e' stato applaudito piu' volte lungamente nel corso della visita alla Sinagoga di Roma, che si e' svolta in un clima di i grande cordialita' , nonostante le polemiche della vigilia. Il primo gesto del Papa e' stato un omaggio - al Portico d'Ottavia - alla lapide che ricorda i 1021 deportati del 16 ottobre 1943, dei quali solo una quindicina tornarono da Aushwitz. Per il Pontefice tedesco, come ha poi ripetuto nel discorso ufficiale, la Shoah e' stata un "dramma singolare e sconvolgente" e "rappresenta, in qualche modo, il vertice di un cammino di odio che nasce quando l’uomo dimentica il suo Creatore e mette se stesso al centro dell’universo".
"I potentati del Terzo Reich - ha scandito ricordando la sua visita del 2006 al campo di sterminio polacco, che ha ancora ancora impressa nella memoria - volevano schiacciare il popolo ebraico nella sua totalità” e, in fondo, “con l’annientamento di questo popolo, intendevano uccidere quel Dio che chiamò Abramo, che parlando sul Sinai stabilì i criteri orientativi dell’umanità che restano validi in eterno”. "In questo luogo - si e' chiesto - come non ricordare gli Ebrei romani che vennero strappati da queste case, davanti a questi muri, e con orrendo strazio vennero uccisi ad Auschwitz? Come è possibile dimenticare i loro volti, i loro nomi, le lacrime, la disperazione di uomini, donne e bambini? Lo sterminio del popolo dell’Alleanza di Mosè, prima annunciato, poi sistematicamente programmato e realizzato nell’Europa sotto il dominio nazista, raggiunse in quel giorno tragicamente anche Roma".
E se "molti rimasero indifferenti", il Pontefice - pur senza nominare direttamente Pio XII, criticato anche oggi dal presidente della Comunita' Ebraica Riccardo Pacifici e al cui silenzio ha fatto inidrettamente cenno anche il rabbino Di Segni - ha rivendicato che "molti, anche fra i Cattolici italiani, sostenuti dalla fede e dall’insegnamento cristiano, reagirono con coraggio, aprendo le braccia per soccorrere gli Ebrei braccati e fuggiaschi, a rischio spesso della propria vita, e meritando una gratitudine perenne. Anche la Sede Apostolica svolse un’azione di soccorso, spesso nascosta e discreta".
"La memoria di questi avvenimenti deve spingerci a rafforzare i legami che ci uniscono perché crescano sempre di più la comprensione, il rispetto e l’accoglienza", ha esortato il Papa tedesco, ricordando che "la Chiesa non ha mancato di deplorare le mancanze di suoi figli e sue figlie, chiedendo perdono per tutto ciò che ha potuto favorire in qualche modo le piaghe dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo". Piaghe che, ha auspicato, "possano essere sanate per sempre".
Nei rapporti tra ebrei e cattolici, "il peso della storia si fa si sentire con ferite ancora aperte che non possiamo ignorare. Per questo guardiamo con rispetto anche coloro che hanno deciso di non essere fra noi", ha commentato Pacifici. "Noi figli della Shoah della seconda e terza generazione, che siamo cresciuti nella libertà, sentiamo ancor di più la responsabilità della Memoria", ha spiegato rivelando pubblicamente davanti al Papa di essere figlio di Emanuele Pacifici che insieme ad altri trovo' rifugio nel Convento delle Suore di Santa Marta a Firenze. Pacifici ha anche espresso la solidarieta' degli ebrei ai cristiani perseguitati in Asia e "apprezzamento per la posizione coraggiosa" assunta dalla Chiesa sul tema dell’immigrazione. "Possiamo e dobbiamo contrastare - ha aggiunto - paura e sospetto, egoismo ed indifferenza; Rafforzare la cultura dell'accoglienza e della solidarietà, dell'altruismo e della sete di conoscenza dell'altro.
Dobbiamo contrastare quelle ideologie xenofobe e razziste che alimentano il pregiudizio, far comprendere che i nuovi immigrati vengono a risiedere nel
nostro Continente, per vivere in pace e per raggiungere un benessere che ha forti ricadute positive per la collettività tutta. Ricordandoci che ogni essere umano, secondo le nostre comuni tradizioni, è fatto ad immagine e somiglianza del Creatore". "Siamo tutti preoccupati per il fondamentalismo islamico", ha detto ancora il presidente degli ebrei di Roma sottolineando la necessita' di lavorare tutti per l'avvento un tempo di pace in Medio Oriente. "Dobbiamo solidarizzare - ha spiegato - con le forze che nell’Islam interpretano il Corano come fonte di solidarietà e fraternità umana, nel rispetto della sacralità della vita". Nella Sinagoga erano presenti oggi anche alcuni di questi leader musulmani che il Papa e Pacifici hanno salutato "con calore e affetto".
"Malgrado una storia drammatica i problemi aperti e le incomprensioni, sono le visioni condivise e gli obiettivi comuni che devono essere messi in primo piano", ha detto da parte sua il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha chiesto fedelta' alle aperture del Concilio Vaticano II, ottenendo che il Papa le definisse oggi "irrevocabili". "L'immagine di rispetto e di amicizia che emana da questo incontro - ha auspicato il successore di Elio Toaff - deve essere un esempio per tutti coloro che ci osservano. Ma amicizia e fratellanza non devono essere esclusivi e oppositori nei confronti di altri. In particolare di tutti coloro che si riconoscono nell'eredità spirituale di Abramo". "Si parla molto in questi tempi - ha osservato il rabbino - dell'urgenza di proteggere l'ambiente. Su questo punto abbiamo delle visioni comuni e speciali da trasmettere. Il dovere di proteggere l'ambiente nasce con il primo uomo; Adamo fu posto nel giardino dell'Eden con l'obbligo di lavorarlo e custodirlo”.
Intervistato da TV2000 della Cei, il prof. Giorgio Israel ha sintetizzato: "ha avuto ragione chi e' stato presente". "Il Papa ha indicato un cammino di collaborazione anche su temi concreti come la difesa dell'ambiente", ha sottolineato lo storico della matematica. Ed e' infatti il cuore stesso del discorso di Benedetto XVI il passaggio sui Dieci Comandamenti, "fiaccola dell’etica, della speranza e del dialogo, stella polare della fede e della morale del popolo di Dio, e illumina e guida anche il cammino dei Cristiani". "Un faro e una norma di vita nella giustizia e nell’amore, un “grande codice” etico per tutta l’umanità", li ha definiti, ricordando che essi "chiedono il rispetto, la protezione della vita, contro ogni ingiustizia e sopruso, riconoscendo il valore di ogni persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio. Quante volte, in ogni parte della terra, vicina e lontana, vengono ancora calpestati la dignità, la libertà, i diritti dell’essere umano". "Testimoniare insieme il valore supremo della vita contro ogni egoismo, è offrire un importante apporto per un mondo in cui regni la giustizia e la pace, lo “shalom” auspicato dai legislatori, dai profeti e dai sapienti di Israele, ha affermato con forza. Le 'Dieci Parole' - ha continuato - chiedono di conservare e promuovere la santità della famiglia, in cui il “sì” personale e reciproco, fedele e definitivo dell’uomo e della donna, dischiude lo spazio per il futuro, per l’autentica umanità di ciascuno, e si apre, al tempo stesso, al dono di una nuova vita". Per il Pontefice, ebrei e cristiani debbono testimoniare insieme che "la famiglia continua ad essere la cellula essenziale della società e il contesto di base in cui si imparano e si esercitano le virtù umane è un prezioso servizio da offrire per la costruzione di un mondo dal volto più umano".

© Copyright (AGI)

Nessun commento: