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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
PAPA: NON ESISTE UN PRINCIPIO DEL MALE CHE LIMITA POTERE DI DIO
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 feb.
"Onnipotenza non e' la capacita' di distruggere, ma quella di amare fino al punto che anche Dio puo' soffrire, fino al punto di un amore che si fa uomo e soffre per noi".
Lo ha detto Benedetto XVI nella Lectio divina tenuta al Seminario del Laterano. "Un professore di fisica che ha letto con grande ritardo il discorso di Ratisbona - ha raccontato ai 200 seminaristi che lo ascoltavano - mi ha scritto che nella sua ricerca scientifica anche lui alla fine trova che serve un 'demiurgo' ma questo non e' un Dio amore, non e' la misericordia che ci da' la speranza".
"Platone e Aristotele iniziarono a indovinare come e' questo Dio, con l'idea dell'Eros si avvicinarono a questa verita', ma e' un'idea nostra non la Parola che ci e' stata donata".
"Purtroppo - ha osservato il Pontefice parlando a braccio - anche oggi molti vivono lontani da Cristo, non conoscono il suo volto e si rinnova nel loro pensiero il dualismo di un mondo diviso tra bene e male, come se ci fossero due realta' ugualmente forti. Come se un Dio buono fosse solo una parte della realta'. Cosi' non sarebbe responsabile del male che troviamo ampiamente nel mondo". "Ma - si e' chiesto il Papa teologo - che povera apologia e' questa: come potremmo affidarci a questo Dio se non e' onnipotente e il suo amore finisce dove comincia il potere del male?". Grazie Gesu', ha aggiunto, "per noi non e piu' come per Mose' che vedeva solo il dorso di Dio, ed era gia' bello andare dietro al Signore.
Ma oggi il velo si e' rotto e Dio e' visibile: possiamo adesso, nell'uomo Cristo vedere il volto di Dio, il mistero si e' fatto toccare: e' gioia permanente conoscere Dio che si e' mostrato fino all'intimo del suo essere. Chi lo incontra - ha concluso il Papa - deve andare dagli amici e dire: abbiamo trovato e' Dio che si e' fatto uomo per noi".
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