martedì 16 febbraio 2010

O l'economia è aperta alla persona o diventa disumana: una riflessione sulle parole del Papa all'ostello della Caritas di Roma (Radio Vaticana)


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INCONTRO DEL SANTO PADRE CON I VESCOVI IRLANDESI: COMUNICATO FINALE (traduzione in italiano fornita dall'Osservatore Romano)

Il governo di Benedetto (José Luis Restán)

Pedofilia, il Papa: la Chiesa deve recuperare credibilità morale. Insistere sulla maggiore formazione per seminaristi e preti (Apcom)

Il Papa ai vescovi irlandesi: l’abuso dei minori è un crimine odioso e un peccato contro Dio. Recuperare la credibilità morale della Chiesa (R.V.)

Il Papa ai Vescovi irlandesi: onestà e coraggio contro gli abusi (Zenit)

La lettera del Papa ai fedeli irlandesi sarà pubblicata prima di Pasqua

Lombardi: dimissioni dei vescovi non in agenda, ma può darsi che il problema sia stato affrontato. Finora dimessi cinque vescovi

Il Papa: "La pedofilia è un crimine odioso e un peccato contro la dignità umana" (Repubblica)

Pedofilia: dai vescovi irlandesi "impegno a cooperare con le autorità sia giudiziarie che ecclesiali" (Sir)

Il Papa: i vescovi irlandesi siano uniti di fronte allo scandalo degli abusi sui minori (Asca)

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Vaticano: la chiesa irlandese ha fallito nel rispondere agli abusi dei preti (Asca)

Il Papa: "La pedofilia è un crimine odioso e un peccato contro la dignità umana" (Repubblica)

IL PAPA: LA PEDOFILIA E' UN CRIMINE ODIOSO. I VESCOVI IRLANDESI COLLABORERANNO CON I GIUDICI

Il Papa per la Giornata Mondiale delle Vocazioni: per essere un testimone credibile, il sacerdote deve vivere in amicizia con Cristo (Radio Vaticana)

Il Papa: la testimonianza dei sacerdoti aiuta a suscitare vocazioni (AsiaNews)

Il Papa: Se i giovani vedono sacerdoti isolati e tristi, non si sentono certo incoraggiati a seguirne l'esempio (Asca)

LA VERITA' VI RENDERA' LIBERI E LA LIBERTA' VERI. Riflessioni sulla visita del Santo Padre all'Ostello della Caritas Diocesana di Roma (Maria)

Messaggio del Papa sulla Giornata per le Vocazioni: qualità e ricchezza della testimonianza (Sir)

Il Papa: "Per promuovere le vocazioni specifiche al ministero sacerdotale ed alla vita consacrata, per rendere più forte e incisivo l'annuncio vocazionale, è indispensabile l'esempio di quanti hanno già detto il proprio "si" a Dio e al progetto di vita che Egli ha su ciascuno. La testimonianza personale, fatta di scelte esistenziali e concrete, incoraggerà i giovani a prendere decisioni impegnative, a loro volta, che investono il proprio futuro" (Messaggio per la Giornata delle Vocazioni)

INCONTRO DEL SANTO PADRE CON I VESCOVI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE IRLANDESE (15-16 FEBBRAIO 2010). SECONDA GIORNATA

Il Papa nelle strutture della Caritas alla stazione di Roma. L' abbraccio commosso con una senzatetto (Vecchi)

Irlanda, in Vaticano si prega per le vittime degli abusi sessuali (Bobbio)

Il Papa al binario degli «ultimi». In festa tra poveri e volontari (Muolo)

IL CASO/ Dall'Inghilterra 116 "buoni" motivi per uccidere Sampras, Lincoln e Rachmaninov (Gianfranco Amato)

Il Crocifisso è anche simbolo di valori laici (Francesco Sidoti, Consigliere di Corte d'Appello Messina)

I vescovi irlandesi dal Papa: nove ore e mezza di incontri, in tre sessioni, distribuiti su un giorno e mezzo (Gagliarducci)

Chiesa e pedofilia. La tolleranza zero di Benedetto XVI (Aldo Maria Valli)

ANTONIO DA PADOVA/ Il frate portoghese che combatté l’eresia conciliando ragione e miracolo (Cammilleri)

Il Papa: la vita umana soggetto del diritto (Cardinale)

La lezione di Papa Benedetto: Nel cuore dell’uomo la bussola di ciò che davvero vale (Francesco D’Agostino)

Bioetica, il Papa mette in guardia dal «facile pietismo di fronte a situazioni limite» (Bruno Bartoloni)

Ostensione delle spoglie dei Santi, Mons. Principe: “Attenti alla superstizione. Il culto per le reliquie non sostituisca quello per Dio” (Galeazzi)

Storie di speranza e dolore dall’ostello Caritas di Roma (Chiara Santomiero)

Pedofilia: Papa incontra vescovi d'Irlanda. Attesa lettera pastorale (Domitilla Conte)

Le lacrime di Benedetto XVI sono il simbolo che più riassume il senso della sua visita all'ostello della Caritas (Vian)

365 giorni con Giovanni Paolo II: la recensione di "Virgolettato"

Traslazione e ostensione delle reliquie di Sant'Antonio: lo speciale di Cantuale Antonianum

Padova: iniziata l’ostensione dei resti mortali di Sant’Antonio. Raccolta di articoli

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Pedofilia, card. Bertone ai vescovi irlandesi: si riconoscano le colpe (Izzo)

La strenua lotta del Papa contro la pedofilia nel clero: il "caso Irlanda"

O l'economia è aperta alla persona o diventa disumana: una riflessione sulle parole del Papa all'ostello della Caritas di Roma

Riscoprire nella carità "la forza propulsiva dello sviluppo". L'invito di Benedetto XVI, lanciato domenica scorsa durante la sua visita all'ostello Caritas della Stazione Termini di Roma, hanno avuto un'eco persistente. Tuttavia, riuscire a coniugare questa indicazione del Pontefice con i criteri che regolano l'economia è possibile solo se - come ripete spesso il Papa - è la persona umana e non l'interesse ad essere posta al centro dei mercati e della finanza. Una convinzione che il prof. Luigino Bruni, docente di Economia politica all'Università di Milano-Bicocca, ribadisce al microfono di Fabio Colagrande:

R. – E’ nella persona che agisce, la carità. E’ nella persona, non è nelle strutture. Quindi, l’idea che se l’economia dimentica che l’elemento propulsore - ciò che cambia, ciò che innova e ciò che quindi diventa la misura della verità e della giustizia di un sistema economico - è la persona umana e non sono i capitali, non sono le istituzioni, non sono la finanza, eccetera, questa economia alla lunga esce dall’umano, non è più umana. Quindi, io credo che questo richiamo del Papa sia un appello che richiama l’economia al suo umanesimo, cioè: o l’economia è aperta alla carità, cioè all’amore pieno, totale, che ha portato il cristianesimo, oppure l’economia non va semplicemente in crisi: diventa disumana. E il Papa ci ricorda: si esce da questa crisi, da ogni crisi, con la carità, che è l’eccedente, che è il di più, che è la persona capace di andare oltre il dovuto per aprirsi alla gratuità.

D. – Citando il secondo capitolo della Caritas in veritate, il Papa ha ricordato: “La carità è il principio non solo delle micro-relazioni, ma anche delle macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici”. E’ una frase, questa, che è anche un appello alle istituzioni …

R. – Sicuramente. E’ un appello alle istituzioni ed è un appello alle persone che operano nelle istituzioni, perché se le macro-relazioni non sono aperte alla carità, sono semplicemente aperte a qualcosa che è contro di essa. In altre parole: non c’è nulla di neutro in economia. Se l’economia è luogo di vita umana, non è possibile immaginare un ambito dove si possa agire in modo neutrale dal punto di vista etico. O si è per la persona, o si è per la giustizia, o si è per l’ingiustizia e, ovviamente, per i soprusi. Quindi, questo invito che le macro-relazioni o sono improntate alla giustizia e alla carità o lo sono al non-amore e all’ingiustizia, è un messaggio di grande rilevanza per l’oggi.

D. – Professor Bruni, il Papa ha invitato a riscoprire le dimensioni del dono e della gratuità in un mondo nel quale sembra prevalere la logica del profitto e della ricerca del proprio interesse. Ma la logica del profitto è di per sé negativa, sempre?

R. – Assolutamente no. Intanto, va inteso bene che cos’è la gratuità, perché noi lo confondiamo oggi con “gratis”. La gratuità è un prezzo infinito, non è un prezzo zero, è qualcosa che ha un valore talmente alto che non può essere pagato con denaro, e quindi solo il dono può essere una risposta. La gratuità è un "come si agisce" in economia e nella vita, non un "che cosa si fa". E' il modo in cui vivo la vita economica che mi dice la gratuità e quindi non è da associare al regalo, non è da associare – dicevo prima – al termine “gratis”. Allora, non è vero che esiste una opposizione tra profitto e gratuità. Ovviamente, se il profitto viene inteso come il fine dell’economia, come lo scopo dell’azione economica, allora c’è un’opposizione, perché il profitto è un indicatore di efficienza, è un segnale di ricchezza prodotta, ma non può essere lo scopo ultimo. Se invece il profitto è una delle tante variabili dell’economia, è un indicatore di efficienza, allora perché no? Anzi: senza profitto c’è perdita, e un’economia che non crei profitti alla lunga distrugge la ricchezza e non penso che nessuno di noi voglia un’economia che distrugge ricchezza invece di crearla. Quindi, la gratuità è compatibile con il profitto, purché il profitto non sia l’unico fine dell’azione economica e sia un indicatore di qualcosa di più ampio che si chiama – appunto – “valore aggiunto”, “ricchezza”, “efficienza”.

(Montaggio a cura di Maria Brigini)

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