sabato 13 marzo 2010

Andrea Tornielli ricostruisce meticolosamente quanto avvenuto a Monaco negli anni Ottanta (questo è vero giornalismo!)


Vedi anche:

Pedofilia, diocesi di Monaco: il prete pedofilo non commise abusi negli anni in cui Joseph Ratzinger era arcivescovo (Asca)

Mons. Müller: né la Santa Sede né la Chiesa tedesca hanno mai impartito istruzioni per sottrarre il clero alla giustizia ordinaria (Galeazzi)

Pedofilia, la posizione di Benedetto XVI è di totale intransigenza. Alcuni vescovi e parte della curia fanno resistenza (Galeazzi). Ottimo!

Caso pedofilia a Monaco: il commento di Elisa Pinna

Vergognosi e diffamatori alcuni titoli di giornale di oggi. Improrogabile la costituzione di una lega antidiffamazione cattolica (anzi...papale!)

Sgomento del Papa per i casi di abusi in Germania. Niente vacanze per il Santo Padre. Mons. Zollitsch: preti e laici abusatori si autodenuncino (Izzo)

L'ex-vicario generale dell'arcidiocesi di Monaco, Gerhard Gruber: "è stato un mio grave errore, chiedo perdono"

Chi ha interesse a fermare la "tolleranza zero" e l'operazione pulizia portate avanti da Benedetto XVI?

PEDOFILIA, LOMBARDI: VICARIO SI DISCOSTO' DALLE INDICAZIONI DEL PAPA

Prete pedofilo a Monaco di Baviera: la nota dell'arcidiocesi

Le agenzie iniziano a pubblicare la dichiarazione di Lombardi e la nota della diocesi di Monaco. Ribadisco: è necessaria una lega antidiffamazione

Pedofilia: Lombardi, "Sul caso Monaco Ratzinger e' estraneo"

LA DICHIARAZIONE DI PADRE LOMBARDI: IL PAPA E' DEL TUTTO ESTRANEO AL CASO DI MONACO

Pedofilia: quello che il Cardinale Schönborn ha effettivamente scritto

Il Papa ha "preso atto con grande sgomento, attento interesse e profonda commozione" delle accuse di pedofilia alla Chiesa tedesca (Izzo)

Pedofilia, comunicato del presidente della Conferenza episcopale tedesca: Rigore nella ricerca della verità e misure di prevenzione

Valori e motivazioni del celibato ecclesiastico. Innaturale è solo il vuoto spirituale (Manfred Lütz)

Pedofilia, Mons. Zollitsch: con il Papa ho parlato di nuove norme. Chiesa e giudici indagano entrambi (Izzo)

Abusi, Chiesa verso revisione norme. Incoraggiamento dal Papa (Bandini)

Verso una doppia disciplina del celibato? Il commento di Luigi Accattoli

Pedofilia, massima collaborazione con la magistratura civile (Apcom)

Il Papa: il celibato sacerdotale è autentica profezia evangelica. Anche l'abito fa il prete (Izzo)

Pedofilia, Mons. Zollitsch: Secondo ogni esperto gli abusi e i soprusi pedagogici non hanno nulla a che fare con il celibato (Asca)

Abusi in Germania, Mons. Zollitsch: il Papa commosso e sgomento (Asca)

Zollitsch: Ok del Papa a misure anti-pedofilia

Germania: pronte le misure per affrontare lo scandalo dei preti pedofili

Il Papa: il sacerdote, colui che “parla di Dio al mondo e presenta il mondo a Dio” (AsiaNews)

Il Papa: il prete non è un operatore sociale. Pericoloso riduzionismo che rischia di tradire il Sacerdozio di Cristo (Izzo)

Il card. Hummes manifesta solidarietà al Papa in questi tempi non facili e colmi di sofferenza per la Chiesa e la persona del Santo Padre

Il Papa: "Nel tempo in cui viviamo è particolarmente importante che la chiamata a partecipare all’unico Sacerdozio di Cristo nel Ministero ordinato fiorisca nel "carisma della profezia": c’è grande bisogno di sacerdoti che parlino di Dio al mondo e che presentino a Dio il mondo; uomini non soggetti ad effimere mode culturali, ma capaci di vivere autenticamente quella libertà che solo la certezza dell’appartenenza a Dio è in grado di donare" (Discorso)

Il curato fallimentare. I santi parroci esistono ancora e vanno in pellegrinaggio ad Ars (Gnocchi e Palmaro)

La chiesa resiste sulla pedofilia e s’interroga sul celibato (Paolo Rodari)

“L’abuso sessuale” e la sua strumentalizzazione anticattolica: straordinaria riflessione di Mons. Müller (in italiano!!!)

L’osservatore permanente della Santa sede all’Onu ha dichiarato a Ginevra che i sacerdoti pedofili non hanno attenuanti (Tornielli)

Pedofilia, dalla Germania nuovi veleni contro il Papa

Andrea Tornielli

Dopo Georg si è arrivati a Joseph, cercando di coinvolgere il Papa negli scandali sulla pedofilia: nel 1980, durante l’episcopato di Ratzinger a Monaco di Baviera, è infatti avvenuto il trasferimento di un prete che poi sarà riconosciuto colpevole di abusi su minori.
La storia, raccontata dal giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung, è stata meticolosamente ricostruita dalla Curia di Monaco che ha costituito un gruppo di studio sulle carte d’archivio: Benedetto XVI risulta estraneo alla vicenda, perché l’impiego in attività pastorali del sacerdote in questione avvenne contravvenendo alla sua decisione. Inoltre, dal gennaio 1980 all’agosto 1982, cioè nel periodo in cui il religioso rimase in quella parrocchia, non sono stati segnalati casi di molestia né denunciati casi di abusi. E vale la pena di ricordare che il cardinale Joseph Ratzinger, nominato Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede da Papa Wojtyla nel novembre 1981, si era dimesso dalla diocesi per trasferirsi a Roma nel febbraio successivo.
Dunque durante i primi tre anni di permanenza del prete pedofilo a Monaco, quelli che coincidono con l’episcopato del Papa, non si sono segnalati abusi o sospetti di abuso. Inoltre, l’allora vicario generale, Gehrad Gruber, ieri si è assunto la piena responsabilità di aver autorizzato quel sacerdote a prestare servizio in parrocchia, mentre l’arcivescovo aveva soltanto acconsentito ad accoglierlo e a ospitarlo a Monaco perché potesse sottoporsi a psicoterapia.
L’abate «H» - il nome non è stato rivelato - venne a Monaco dalla diocesi di Essen. La Curia ammette che «doveva essere noto che si sottoponeva a terapia per aver avuto rapporti sessuali con dei ragazzi». L’arcivescovo Ratzinger decise di offrirgli ospitalità in una casa parrocchiale. «Ma, diversamente da questa decisione - si legge nella ricostruzione pubblicata sul sito della diocesi di Monaco - don “H” fu incaricato dal vicario generale di aiutare anche l’attività pastorale della parrocchia senza alcuna limitazione.
Dal gennaio 1980 al 31 agosto 1982 non vi sono state lamentale o accuse contro di lui». Dunque, anche se per iniziativa del vicario Gruber e contrariamente a quanto stabilito da Ratzinger, al sacerdote vengono assegnati incarichi pastorali, durante quei primi tre anni nulla contro di lui viene segnalato.
Nel settembre 1982, quando l’attuale Papa ha già da mesi lasciato la Germania, don «H» viene trasferito nella parrocchia di Grafing, dove rimane fino all’inizio del 1985.
Accusato di molestie sessuali su un minore, mentre viene aperta su di lui un’indagine di polizia, l’abate è esonerato dai suoi compiti. Il Tribunale di Ebersberg nel giugno 1986 lo condanna a 18 mesi di carcere e alla pena pecuniaria di 4000 marchi, nonché a sottoporsi a psicoterapia e controlli nei successivi cinque anni.
Dal novembre 1986 all’ottobre 1987 la Curia di Monaco lo destina a fare il cappellano di una casa per anziani, quindi successivamente, fino al maggio 2008 lo nomina viceparroco di Garching-Alz. «Questo nuovo incarico pastorale - si legge ancora nel comunicato della diocesi - era dovuto al fatto che la pena inflittagli dall’autorità giudiziaria era stata mite e lui si era sottoposto a terapia». Dal momento della sentenza dell’86 non si segnalano altri episodi che lo riguardino. Don «H» in questi ultimi due anni, fino ad oggi, è stato impiegato nella pastorale del turismo.
«I ripetuti incarichi pastorali di don “H” nelle parrocchie - ha dichiarato ieri monsignor Gruber, il vicario della diocesi in quegli anni - sono stati un mio grave errore. Me ne assumo la piena responsabilità, sono profondamente dispiaciuto che a causa di questa decisione siano derivati abusi contro i giovani. Mi scuso con tutti coloro ai quali ho recato danno».
Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, è intervenuto ieri pomeriggio per ribadire l’estraneità di Benedetto XVI: «Rimando a quello che dice il sito della diocesi di Monaco, che è competente ed ha tutti gli elementi per ricostruire la vicenda e spiegare quali sono le responsabilità del caso», spiega il gesuita. «La nota - ha sottolineato Lombardi - si conclude con il vicario generale dell’epoca che si assume ogni responsabilità, perché era lui che aveva mandato il sacerdote sospettato di pedofilia nella cura pastorale».

© Copyright Il Giornale, 13 marzo 2010 consultabile online anche qui.

9 commenti:

mariateresa ha detto...

grazie a Tornielli che non ha mai deluso.
Voglio fare alcune considerazioni.
Cara amica, penso che non possiamo prevedere quello che succederà perché siamo immersi con la barca di Pietro in mare altamente procelloso. Cerco di andare all’essenza delle cose perché è quella che mi interessa. Anche questa tempesta può essere superata se la Chiesa si stringe al suo pastore. Ma su questo ho dei dubbi e non posso non averli perché è dall’inizio del Pontificato e per importanti atti del magistero che non lo vediamo. Più che questo o quell’editoriale e più del fatto in sé sono altre le dinamiche, secondo me, che determineranno il futuro. Questa vicenda nasce da lontano, anzi dall’inizio del pontificato, quando anticlericale.net cominciò la sua campagna contro l’ex prefetto e la cominciò in occasione del suo primo viaggio in Germania. E’ una cosa che è rimasta sotterranea e ora viene riesumata in pompa magna saldando interessi diversi e strategie diverse ma tutte contro il papa; è vero che si è provato anche altro, come la gioventù hitleriana , ecc, ma questo è stato sempre il piatto principale perché la pedofilia è l’argomento più più forte e ripugnante che c’è. Mi fanno ridere amaro quei cattolici progressisti che credono di lucrare qualcosa a favore dell’abolizione del celibato. Il nocciolo per me è che ci si vuole disfare di papa Benedetto e basta. L’interesse delle povere vittime non esiste o esiste per settori dell’opinione pubblica minoritari e in buona fede ma che vengono eterodiretti. Si voleva arrivare qui e ognuno cerca di ottenere un suo obiettivo di contorno approfittandone, ma quello principale è Benedetto.
Tutta questa operazione necessita naturalmente del giuda che dall’interno dia la mazzata finale e non dubito che qualcuno si troverà. E forse più di uno, meglio tedesco magari.
Nel mentre noi possiamo solo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, informare sulla disinformazione e pregare. Sono amareggiata quanto te ma in un certo senso calma perché è da tempo che sapevo che saremmo arrivati qui. Rinnovo il mio affetto e il mio sostegno per papa Benedetto e darei non so cosa per alleviargli questo dolore e gli altri che verranno.
Il modo con cui la Chiesa reagirà sarà per me determinante per capire bene cosa è la Chiesa oggi nei suoi uomini , nei suoi media , e devo dire sinceramente che le mie aspettative sono a questo riguardo basse perché la Chiesa è fatta di uomini che non sono coraggiosi e leali per natura; ma sono sicura che sarà soprattutto la gente comune a capire meglio e a difenderlo, come sempre. Per il resto l’uragano è partito e non resta che seguire il suo corso, un uragano previsto da tempo, coltivato con cura e che molti si sono augurati. In realtà più che un uragano è il solito rito del capro espiatorio di biblica memoria che è conosciuto da tutte le società e in tutti i tempi.
A te Raffaella grazie con affetto per essere sempre di corvée sulla nave. Altro ci sarebbe da dire ma ci sarà tempo e modo.

Raffaella ha detto...

Grazie, carissima amica!!!
Hai assolutamente ragione: questa faccenda e' rimasta sottotraccia per poi emergere periodicamente ed ora e' esplosa.
Molto si sarebbe potuto fare e non si e' volutamente fatto.
Bastava spiegare i documenti del 1962 e del 2001 ma non conveniva a nessuno.
Ora siamo arrivati al dunque.
Come la Chiesa intera reagira e come sapra' stringersi intorno al suo Capo sara' per me determinante.
R.

Maria R. ha detto...

Quoto Mariateresa, e anche io mi aspettavo questo esito delle cose, anche perché si è scavato scavato, in una progressione geografica che ha portato fino alla Germania, in una progressione di parentela che è passata dal fratello, direttamente al Papa. E' ovvio che dietro tutto questo ci siano anche persone di Chiesa, per cui dubito dello "stringersi" intorno al Papa. Penso che sarà una minoranza ecclesiale a stringersi intorno a lui, di quella che non fa notizia, non fa carriera....e poi ci saremo noi laici, che se non altro non perdiamo entusiasmo e affetto verso il nostro Benedetto! Sulla Chiesa locale, sinceramente non ci conto. E' troppo presa a parlare delle proprie beghe interne, che a confronto sembrano bazzecole (che me ne frega, davanti a cose piu' serie, dei comitati feste?), che a sprecare parole sul Santo Padre. Forse anche quelli in buona fede, hanno smarrito l'idea della "ecclesialità" che ci riunisce in Cristo e sotto il Suo Vicario, perdendosi dietro ad altri concettoni teologici e conciliari che sbandierano a destra e a manca. Se non c'è questa unità, già a livello locale, come in una famiglia che si stringe intorno al papà ingiustamente "massacrato", non può nascere compattezza nei fedeli, non può nascere la conoscenza che fa amare. E soprattutto non nasce il bisogno di fare una cosa necessaria, cioè pregare insieme per questi bisogni particolari della Chiesa e del suo Pastore. Sembra che la base di tutto, la preghiera, sia stata proprio dimenticata. Sono tutte cose che mi amareggiano, perché vedo questo pulviscolo di cenere anche da me e specialmente negli ultimi tempi.

Anonimo ha detto...

Il GIUDA già c'è all'interno della segreteria dello Stato vaticano ed è affiliato alla SACRA CORONA UNITA! La nostra preghiera per il Sommo Pontefice e il nostro filiale affetto possa convertire e neutralizzare chi rema contro! Non lo credete? Ma ... non prevalebunt!

Anonimo ha detto...

Dobbiamo pregare tanto e sempre perché qui è in ballo la stabilità di Benedetto XVI.
Si, ahimé, è così!

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 09,20, mi sembra sconsiderato parlare di Sacra Corona Unita.
Per favore!

Anonimo ha detto...

L'affermazione dell'anonimo delle ore 9,00 se confermata metterebbe a rumore la Chiesa tutta.

Anonimo ha detto...

Se esiste questo Giuda all'interno della Segreteria di Stato, che dovrebbe essere un pugliese, il Cardinale Bertone non esiterà a cacciarlo a tempo debito.

euge ha detto...

Ringrazio di cuore Tornielli per la sua precisa ricostruzione. Quoto il post di mariateresa e grido a gran voce.............

GIU' LE LURIDE MANI DA BENEDETTO XVI- NESSUNO SI PERMETTA DI TOCCARE IL NOSTRO AMATO PONTEFICE!