domenica 7 marzo 2010

Benedetto XVI: l'anima muore senza impegno nella conversione (Apcom)


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Pedofilia nella Chiesa: la «glasnost» di Benedetto XVI il "cambio di passo" della Chiesa (Galeazzi). Da incorniciare

Il Papa: Dio non può volere il male, il dolore non è una punizione. Solidarietà del Santo Padre alle vittime dell'alluvione in Francia (Izzo)

Il Papa: superate la “pigrizia spirituale” per essere missionari di Cristo (Zenit)

Il Papa: conversione è guardare la storia, anche il dolore, con “gli occhi di Dio” (AsiaNews)

La coda del drago (Angela Ambrogetti)

Il Papa: "le sventure, gli eventi luttuosi, non devono suscitare in noi curiosità o ricerca di presunti colpevoli, ma devono rappresentare occasioni per riflettere, per vincere l’illusione di poter vivere senza Dio, e per rafforzare, con l’aiuto del Signore, l’impegno di cambiare vita" (Angelus)

L'Angelus del Papa: Dio non vuole il male ma se permette la sofferenza è per un bene più grande (Radio Vaticana)

Il Papa: la parrocchia è un edificio, le pietre vive sono i Cristiani (Izzo)

Mons. Ratzinger: «È giusto fare chiarezza. Con il Papa non parlo di queste cose» (Taino)

Benedetto XVI nella parrocchia romana di San Giovanni della Croce: non aspettate altri messaggi, fatevi voi stessi missionari di Cristo (R.V.)

Il Papa al Colle Salario: tutti dobbiamo convertirci e vivere secondo il Vangelo. La Chiesa si apra ai movimenti ed alle nuove comunità (Izzo)

Il Papa nella parrocchia di San Giovanni della Croce a Colle Salario: "Lasciatevi sempre più coinvolgere dal desiderio di annunciare a tutti il Vangelo di Gesù Cristo. Non aspettate che altri vengano a portarvi altri messaggi, che non conducono alla vita, ma fatevi voi stessi missionari di Cristo per i fratelli, dove vivono, lavorano, studiano o soltanto trascorrono il tempo libero" (Omelia)

La Santa Sede: «Massima chiarezza» sugli abusi in Germania, con «l'obiettivo principale» di «rendere giustizia alle eventuali vittime» (Gasparroni)

Il Papa: la Protezione civile ci mette il cuore (Izzo)

Il Papa ai volontari: Voi costituite delle espressioni più recenti e mature della lunga tradizione di solidarietà del popolo italiano (Tornielli)

Abusi in Germania? La Chiesa chiede verità e giustizia (Cardinale)

La Quaresima di Papa Benedetto fra intrighi e scandali di preti pedofili: il commento di Franca Giansoldati

Il Papa: senza volontariato, il bene comune e la società non possono durare a lungo poichè l'amore del prossimo non può essere delegato (Gasparroni)

Settemila volontari nell'Aula Paolo VI (Osservatore Romano)

Card. Saraiva Martins: no agli «eccessi giacobini che danneggiano l’indispensabile opera di purificazione intrapresa coraggiosamente dal Papa» (Galeazzi)

Il Papa premia un suo collaboratore: Di Cerbo nominato vescovo di Alife Caiazzo (Izzo)

La Chiesa opera con rigore per fare luce su quanto accaduto in istituti religiosi: Massima chiarezza sugli abusi in Germania (Osservatore Romano)

Comunicato del Vescovo di Ratisbona e la nota della Santa Sede (Osservatore Romano)

Pedofilia, il card. Kasper: Fa bene il Papa a fare chiarezza, pretendendo la tolleranza zero verso chi si macchia di colpe tanto gravi (La Rocca)

La gerarchia lascia (ancora!) solo Benedetto XVI. La Segreteria di Stato tace:ancora una volta ci si affida all'autorevolezza morale del Papa (Peloso)

Il «repulisti» nella Chiesa non si ferma, anzi «adesso è più che mai necessario arrivare fino in fondo e togliere le mele marce» (Galeazzi)

Il fratello del Papa non c’entra, ma fa titolo (Andrea Tornielli). Da incorniciare!

Il problema della formazione dei preti. Coro di Ratisbona, Valli: a nessuno è lecito cercare surrettiziamente di coinvolgere il Pontefice

Papa/ Benedetto XVI: Anima muore senza impegno nella conversione

"Battesimo non basta. Quaresima è tempo della svolta secondo Dio"

Impegnarsi di più sul cammino della conversione perché la chiusura a Dio porta alla morte dell'anima. Con queste parole Papa Benedetto XVI si è rivolto ai fedeli della parrocchia romana di San Giovanni della Croce, dove oggi si trova in visita pastorale.
Il Santo Padre ricorda che le parole del Vangelo di questa terza domenica di Quaresima ("Convertitevi, dice il Signore, il regno dei cieli è vicino") rilevano "il tema fondamentale di questo 'tempo forte' dell'anno liturgico: l'invito alla conversione della nostra vita ed a compiere degne opere di penitenza". Gesù, ricorda il Papa, invita a "un maggiore impegno nel cammino di conversione, perché è proprio il chiudersi al Signore, il non percorrere la strada della conversione di se stessi, che porta alla morte, quella dell'anima".
"In Quaresima - ha sottolineato il Papa - ciascuno di noi è invitato da Dio a dare una svolta alla propria esistenza pensando e vivendo secondo il Vangelo, correggendo qualcosa nel proprio modo di pregare, di agire, di lavorare e nelle relazioni con gli altri. Gesù ci rivolge questo appello non con una severità fine a se stessa, ma proprio perché è preoccupato del nostro bene, della nostra felicità, della nostra salvezza. Da parte nostra, dobbiamo rispondergli con un sincero sforzo interiore, chiedendogli di farci capire in quali punti in particolare dobbiamo convertirci". Il Santo Padre ha sottolineato "la prospettiva della misericordia, mostrando la necessità e l'urgenza del ritorno a Dio, di rinnovare la vita secondo Dio" che emerge dal brano del Vangelo di questa domenica. "Gesù - osserva - presenta la parabola di un fico piantato in una vigna; questo fico, però, risulta sterile, non dà frutti.
Il dialogo che si sviluppa tra il padrone e il vignaiolo, manifesta, da una parte, la misericordia di Dio, che ha pazienza e lascia all'uomo un tempo per la conversione; e, dall'altra, la necessità di avviare subito il cambiamento interiore ed esteriore della vita per non perdere le occasioni che la misericordia di Dio ci offre per superare la nostra pigrizia spirituale e corrispondere all'amore di Dio con il nostro amore filiale". Infine anche San Paolo "ci esorta a non illuderci: non basta essere stati battezzati ed essere nutriti alla stessa mensa eucaristica, se non si vive come cristiani e non si è attenti ai segni del Signore".

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