domenica 7 marzo 2010

Il Papa ai volontari: Voi costituite delle espressioni più recenti e mature della lunga tradizione di solidarietà del popolo italiano (Tornielli)


Vedi anche:

Abusi in Germania? La Chiesa chiede verità e giustizia (Cardinale)

La Quaresima di Papa Benedetto fra intrighi e scandali di preti pedofili: il commento di Franca Giansoldati

Il Papa: senza volontariato, il bene comune e la società non possono durare a lungo poichè l'amore del prossimo non può essere delegato (Gasparroni)

Settemila volontari nell'Aula Paolo VI (Osservatore Romano)

Card. Saraiva Martins: no agli «eccessi giacobini che danneggiano l’indispensabile opera di purificazione intrapresa coraggiosamente dal Papa» (Galeazzi)

Il Papa premia un suo collaboratore: Di Cerbo nominato vescovo di Alife Caiazzo (Izzo)

Benedetto XVI in visita nella parrocchia romana di San Giovanni della Croce. Il parroco: "E' un dono venuto dal cielo" (Radio Vaticana)

Germania, scandalo abusi sessuali, nella scuola laica frequentata dai vip (Leggo)

Il Papa: lo Stato e la politica non bastano, serve il cuore. La Protezione Civile è espressione delle tradizioni del popolo. Benedetto ringrazia Bertolaso per ciò che fa e per l'aiuto alle GMG (Izzo)

La Chiesa opera con rigore per fare luce su quanto accaduto in istituti religiosi: Massima chiarezza sugli abusi in Germania (Osservatore Romano)

Comunicato del Vescovo di Ratisbona e la nota della Santa Sede (Osservatore Romano)

Pedofilia, S.Sede: giustizia per le vittime. Nota su Osservatore Romano su presunti episodi a Ratisbona (Ansa)

La linea di Benedetto XVI, dall’Irlanda all’Olanda alla Germania, è e sarà di «tolleranza zero» contro i preti pedofili e chi li copre (Vecchi)

Pedofilia, il card. Kasper: Fa bene il Papa a fare chiarezza, pretendendo la tolleranza zero verso chi si macchia di colpe tanto gravi (La Rocca)

Pedofilia, Presidente dei vescovi tedeschi: Siamo con il Papa

Il pugno del Papa tedesco non farà sconti alla Chiesa di Germania. L´ira di Benedetto XVI: convocato in Vaticano il capo del clero tedesco (Ansaldo)

La gerarchia lascia (ancora!) solo Benedetto XVI. La Segreteria di Stato tace:ancora una volta ci si affida all'autorevolezza morale del Papa (Peloso)

False insinuazioni sul fratello del Papa. Il suo nome arbitrariamente associato a vicende in cui non c'entra nulla (Tornielli)

Il «repulisti» nella Chiesa non si ferma, anzi «adesso è più che mai necessario arrivare fino in fondo e togliere le mele marce» (Galeazzi)

Il fratello del Papa non c’entra, ma fa titolo (Andrea Tornielli). Da incorniciare!

Il problema della formazione dei preti. Coro di Ratisbona, Valli: a nessuno è lecito cercare surrettiziamente di coinvolgere il Pontefice

Strane coincidenze italo-tedesche. Un venerdì di Quaresima che non finisce mai: il commento di Maria

Intervista di John Allen a Mons. Marini: traduzione di ampi stralci (Messainlatino)

Il Papa benedice Bertolaso: «Grazie per ciò che fa»

di Andrea Tornielli

Roma
Benedetto XVI aiutato dal segretario don Georg si copre le spalle con l’inconfondibile giubbotto blu della Protezione civile. Stringe a lungo la mano di Guido Bertolaso.
E nel discorso pronunciato nell’aula Paolo VI davanti a migliaia di volontari aggiunge a braccio una frase non presente nel testo scritto, ringraziando lo stesso Bertolaso «per tutto quello che fa».
È un incontro cordiale quello che vede il Pontefice faccia a faccia con il capo della Protezione civile per la prima volta dopo l’inchiesta e lo scandalo che ha coinvolto, tra gli altri, Angelo Balducci, presidente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e già numero due della stessa Protezione civile. Nel suo saluto a Benedetto XVI Bertolaso non ignora l’argomento, spiegando che la Protezione civile è un «immenso valore di competenze e passione che abbiamo saputo, con i miei predecessori, costruire con tenacia e coraggio e che intendiamo a tutti i costi tutelare e difendere», in un periodo in cui «si vorrebbero confondere le responsabilità di alcuni con il lavoro e il merito di moltissimi». Le responsabilità di alcuni ci sono, ma questo non deve gettare una cattiva luce sul lavoro e sulla dedizione di tanti, dei tanti che gremiscono l’aula, insieme al vescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari con l’ausiliare monsignor Giovanni d’Ercole, e al sottosegretario Gianni Letta.
Quando prende la parola, Papa Ratzinger ringrazia Bertolaso «per tutto quello che fa per la società civile e per tutti noi». Ricorda gli interventi «a favore dei terremotati di San Giuliano di Puglia e, soprattutto, dell’Abruzzo», rievoca la visita da lui compiuta tra i terremotati abruzzesi, pensa «con ammirazione» ai «tanti volontari e volontarie che hanno garantito assistenza e sicurezza alla folla sterminata di giovani, e non solo, presente all’indimenticabile Giornata Mondiale della Gioventù del 2000, o venuta a Roma per l’ultimo saluto a Papa Giovanni Paolo II».
«Voi costituite – dice Benedetto XVI – una delle espressioni più recenti e mature della lunga tradizione di solidarietà che affonda le radici nell’altruismo e nella generosità del popolo italiano.
Il volontariato di Protezione civile è divenuto un fenomeno nazionale, che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi». Il Papa aggiunge che le finalità dell’associazione «hanno trovato riconoscimento in appropriate norme legislative, che hanno contribuito al formarsi di un’identità nazionale del volontariato di Protezione civile, attenta ai bisogni primari della persona e del bene comune». E spiega che la missione dei volontari «non consiste solo nella gestione dell’emergenza, ma in un contributo puntuale e meritorio alla realizzazione del bene comune, il quale rappresenta sempre l’orizzonte della convivenza umana anche, e soprattutto, nei momenti delle grandi prove», ricordando la figura evangelica del buon Samaritano.
«Come ci insegna la pagina evangelica – aggiunge il Pontefice – l’amore del prossimo non può essere delegato: lo Stato e la politica, pur con le necessarie premure per il welfare, non possono sostituirlo».
Non ci sarà mai, osserva ancora il Papa, un «ordinamento statale giusto che possa rendere superfluo il servizio dell’amore», perché ci sarà sempre solitudine come pure ci saranno sempre «situazioni di necessità materiale» che richiedono «l’impegno personale e volontario». Proprio per questo, «i volontari non sono dei tappabuchi nella rete sociale, ma persone che veramente contribuiscono a delineare il volto umano e cristiano della società».
Al termine dell’incontro, che ha definito «commovente», Guido Bertolaso ha dichiarato che «è ora di finirla di parlare di scandalo della Protezione civile. La Protezione civile è quella genuina, bella. Diamo la responsabilità a chi ha colpa ma lasciamo fuori chi lavora ogni giorno per le emergenze».

© Copyright Il Giornale, 7 marzo 2010 consultabile online anche qui.

Nessun commento: