sabato 6 marzo 2010

Il fratello del Papa non c’entra, ma fa titolo (Andrea Tornielli). Da incorniciare!


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Il fratello del Papa non c’entra, ma fa titolo

Andrea Tornielli

Cari amici, sul Giornale di oggi (il pezzo non è ancora disponibile online) pubblico un articolo dedicato alle notizie provenienti da Ratisbona: ieri sul Web e sulle agenzie di stampa (in Italia, non in Germania) il nome di Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI è stato del tutto arbitrariamente associato allo scandalo della pedofilia che sta scuotendo la Germania, perché la diocesi di Ratisbona ha reso noti dei casi acclarati e delle denunce, riguardanti sacerdoti diocesani. Uno di questi casi acclarati (avvenuto nel 1958) e una delle recenti denunce (su un presunto abuso avvenuto all’inizio degli anni Sessanta) riguardavano il coro dei “Domspatzen”, i “passerotti del Duomo”, ma sono (nel secondo caso sarebbero) avvenuti nel convitto dove i bambini e i ragazzi erano allogiati e studiavano. Georg Ratzinger ha diretto quel coro dal 1964 al 1993. Nessuno dei casi acclarati o segnalati riguarda questo periodo. Va inoltre ricordato che oggi come nei decenni passati c’erano il direttore del coro (maestro di musica), il direttore del convitto (responsabile della struttura dove i bambini e i ragazzi alloggiano) e il direttore degli studi (che si occupa della parte didattica). Nel caso del 1958 fu coinvolto un prete che era in quel momento vice-direttore del convitto, poi condannato a due anni di carcere e morto nel 1984. Nel caso ora denunciato, non è ancora chiaro chi sia il presunto colpevole, ma comunque è o sarebbe avvenuto prima dell’arrivo di Georg Ratzinger alla direzione del coro. C’è un terzo caso - e qui si è ingenerata la confusione, non si sa quanto interessatamente alimentata - avvenuto nel 1969: il colpevole è un prete (anch’egli scomparso) che è stato condannato a 11 mesi di carcere nel 1971. Questo prete era stato per circa otto mesi, nel 1959, responsabile nel convitto dei “passerotti del Duomo”, ma poi aveva lasciato il convitto ed era diventato il responsabile diocesano per la musica sacra. L’abuso di cui si è reso colpevole è dunque avvenuto dieci anni dopo che lui aveva lasciato i “Domspatzen” e non c’entra con il coro. Dunque, non solo non c’è nessuna accusa o denuncia che citi in alcun modo il fratello del Papa, ma i due fatti fino ad oggi acclarati o anche soltanto denunciati che riguardano il coro si riferiscono a un periodo nel quale Georg Ratzinger non era neanche direttore.
Intanto però la notizia è stata rilanciata sul Web e dalla Tv, associando il nome del fratello del Papa ai casi di pedofilia, senza che vi fosse una parola chiarificatrice.
E’ noto che dopo il caso Williamson la Santa Sede segue con grandissima attenzione tutto ciò che viene scritto su Internet. In questo caso però nessuno ha ritenuto di chiarire alcunché. A mio modesto avviso si è trattato di un errore, perché è vero che sui quotidiani italiani in edicola oggi la vicenda è spiegata nei suoi giusti termini, ma l’opinione pubblica è stata informata ieri, dai giornali online, dai siti e dai servizi televisivi.
Ci sono molti modi di intervenire per stroncare sul nascere informazioni non corrette e penso che la Sala Stampa avrebbe potuto dire una parola al riguardo, essendo più volte intervenuta - in un passato non lontano - con comunicati tempestivi in difesa di uomini o istituzioni anche soltanto collegate con la Santa Sede, penso ad esempio alla nota con cui si espresse solidarietà al presidente dell’ospedale Bambin Gesù, Giuseppe Profiti, oggetto di un’indagine della magistratura riferita ai suoi precedenti incarichi ricoperti in Liguria.

http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/03/06/il-fratello-del-papa-non-centra-ma-fa-titolo/

11 commenti:

Maria R. ha detto...

Appunto, la sala stampa doveva solo chiarire "dati oggettivi".
Peccato che sia rimasta in silenzio.... quanto all'"errore" della stampa, io ci vedo dietro molto "calcolo"...

Anonimo ha detto...

Davvero è insopportabile la tempestività che scatta a protezione, più o meno meritata, di qualsiasi tirapiedi e la totale negligenza quando viene colpito vigliaccamente il Santo Padre. D'altro canto ormai sappiamo che molti, anche tra le mura vaticane, si staranno sfregando le mani per la soddisfazione.

Anonimo ha detto...

Una puntualizzazione circa la posizione cristallina di Mons. Georg sarebbe stata opportuna, Tornielli ha straragione. Ma si sa la sala stampa è molto selettiva quando si tratta di puntualizzare. Alcuni si, altri no.
Dio doni tutta la forza necessaria e tanta salute al nostro coraggioso Papa per parare i colpi.
Alessia

Anonimo ha detto...

Questo è il mio pensiero: il fuoco è stato acceso da tempo ma, purtroppo, anche all'interno della Chiesa spira un vento che lo alimenta impedendo per ora ai pompieri di portare a compimento il loro impegno.
La situazione non va presa sotto gamba, qui occorre una forte mobilitazione per vsbarrare l'attacco al Santo Padre e quindi alla Chiesa tutta.
Vai Raffella inventati qualcosa di lecito e di efficace e che Dio ti accompagni!

Bastardlurker ha detto...

La Bild ieri ha scritto
Muss der Papst-Bruder als Zeuge zum Verhör?

Il fratello del Papa sarà interrogato come a testimone?

http://www.bild.de/BILD/news/2010/03/05/sexueller-missbrauch-regensburger-domspatzen/papst-bruder-moeglicherweise-als-zeuge-zum-verhoer.html

Ipotesi non azzardata vito che il portavoce del vescovo Clemens Neck, ha dichiarato alla France Presse di «avere informazioni su presunti abusi commessi tra il 1958 e il 1973», sui quali «vogliamo si conduca un’inchiesta trasparente».

Il fratello di papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger, è stato alla guida del coro di Ratisbona fino al 1994.

Raffaella ha detto...

Lo sappiamo.
Mons. Georg non ha alcun problema a parlare con le autorita'.
R.

Anonimo ha detto...

Sinceramente ormai é cosa sicura, Lombardi non lavora per il Papa, fino a ieri credevo nella sua buonafede, malgrado la sua inerzia, ma se in due gioni successivi, per un fatto, che guarda caso non tocca il Papa, si muove nel giro di 2 sec, e il giorno dopo per una notizia infamante che tocca il Santo Padre, come dice il corriere :"IL VATICANO SEGUE, MA NON INTERVIENE" che ca..spita vuol dire? Cioé in vaticano c'é qualcuno che si trastulla con dei bei neroni di 2 metri, e subito si va al riparo, si getta fango infamante sul Papa e suo fratello il Vaticano SEGUE, MA NON INTERVIENE. Facciamo una colletta per iscrivere Lombardi, o chi per lui a un corso di giornalismo o comunicazione di massa. Come dice bene Tornielli, a che serve una rettifica(se mai arriverà)dopo una settimana quando l'opinione pubblica é già stata informata, anzi malinformata con i TG e quindi si è già fatta un'opinione, anzi una malaopinone ulteriore sulla Chiesa. Spero escano i nomi dei reverendissimi clienti del corista, a questo punto cada Sansone con tutti i Filistei.

Ogni giorno di più mi ciedo come hanno fatto i cattolici a restare cattolici sotto il Borgia, Giulio Ii & co. Questa volta le serpi e i nemici sono della Tua Casa.
Cosa stanno facendo alla Tua Chiesa?
Com'é attuale la Exurge Domine:

"Sorgi, o Signore, a giudicare la tua causa. Ascolta le nostre preghiere, per le volpi che sono sorte e cercano di distruggere la tua vigna . Il cinghiale dal bosco cerca di distruggerla e tutte le bestie selvatiche si nutrono di Essa.

Alzati, Pietro, a compiere questo ministero pastorale a Te divinamente affidato.

Mai come oggi, mi sento vicino a Pietro.

Max

Anonimo ha detto...

Il riferimento al periodo 58-73 non è chiarissimo.
Se si legge la pagina web della diocesi si può vedere che quel periodo è relativo agli abusi che si sarebbero commessi in tutte le strutture d'insegnamento della diocesi.
E' arbitrario qunidi associarlo al solo coro.
Gli abusi denunciati relativi al coro giungono fino ai primi anni 60'.

Antonio

euge ha detto...

Qualcuno ieri, ha replicato alla mia obiezione sull'inattività della Sala Stampa organo della Santa Sede di lasciarla stare.... io ribadisco fermamente e molto chiaramente, che in certe situazioni la Sala Stampa deve intervenire come?????? Dandosi da fare nel cercare la verità dei fatti per contrastare documenti alla mano, gli attacchi sconsiderati ed odiosi non solo verso il Santo Padre, ma, anche verso Mons. Georg......!!!!!!!!! Cosa che non è accaduta.
Ancora una volta sono costretta a fare la seguente considerazione:
Navarro Valls sarebbe intervenuto eccome non sono una sua estimatrice non lo sono mai stata ma, sicuramente non avrebbe mai fatto passare un attacco simile a Giovanni Paolo II. Mi dispiace ma, ancora una volta, devo costatare con amarezza che ci si è sbracciati ad intervenire per moltissime cose compreso l'affare Boffo e qui ci metto pure Avvenire e non si è alzato neanche un dito per impedire che non solo il Papa ma, addirittura sua fratello, venisse sbattuto in prima pagina per usarlo poi per infangare il Papa stesso......
Aspetto con SANTA PAZIENZA, gli interventi dell'Osservatore e magari all'occorrenza, anche qualche intervento sbiadito da parte del presidente della CEI.
Complimenti a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

stefania db ha detto...

Basterebbe una sala stampa più organizzata per i tempi. E sottolineo: per i tempi. E' anacronistico il modo con cui è guidata. Andava bene decenni fa. Ora occorre essere pronti a informare chi vuole disinformare. Non si può lanciare un convegno sui Testimoni Digitali e non esserlo.
Stefania

laura ha detto...

Fa titolo solo per chi non capisce niente o è in malafede