sabato 6 marzo 2010

Pedofilia, il card. Kasper: Fa bene il Papa a fare chiarezza, pretendendo la tolleranza zero verso chi si macchia di colpe tanto gravi (La Rocca)


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Il Papa ai volontari della Protezione Civile: siate icone viventi del Buon Samaritano. Lo Stato non può sostituire l’amore per il prossimo (R.V.)

Il Papa riceve la protezione civile: imparare ad andare oltre l'emergenza (Asca)

Il Papa alla Protezione Civile: "I volontari non sono dei "tappabuchi" nella rete sociale, ma persone che veramente contribuiscono a delineare il volto umano e cristiano della società. Senza volontariato, il bene comune e la società non possono durare a lungo, poiché il loro progresso e la loro dignità dipendono in larga misura proprio da quelle persone che fanno più del loro stretto dovere" (Discorso)

Il pugno del Papa tedesco non farà sconti alla Chiesa di Germania. L´ira di Benedetto XVI: convocato in Vaticano il capo del clero tedesco (Ansaldo)

La gerarchia lascia (ancora!) solo Benedetto XVI. La Segreteria di Stato tace:ancora una volta ci si affida all'autorevolezza morale del Papa (Peloso)

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Benedetto in cammino: editoriale di padre Lombardi (Radio Vaticana)

Il «repulisti» nella Chiesa non si ferma, anzi «adesso è più che mai necessario arrivare fino in fondo e togliere le mele marce» (Galeazzi)

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Leggendo i giornali di oggi...vaticanisti molto più rigorosi ed obiettivi dei loro colleghi (titolisti e non)

Pedofilia in Germania: la Santa Sede «attenta» (Cardinale)

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Strane coincidenze italo-tedesche. Un venerdì di Quaresima che non finisce mai: il commento di Maria

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In questo panorama sconfortante Benedetto XVI si staglia ogni giorno di più come l’unico punto di riferimento credibile (Valli). Da incorniciare!

Parla il cardinale tedesco Kasper. E Ratzinger prepara una lettera al clero sulla pedofilia

"I colpevoli devono pagare ora la Chiesa faccia pulizia"

Fa bene il Santo Padre a fare chiarezza, pretendendo tolleranza zero verso chi si macchia di queste colpe

ORAZIO LA ROCCA

CITTÀ DEL VATICANO

«Gli abusi sessuali sui minori da parte di esponenti del clero sono atti criminali, vergognosi, peccati mortali inammissibili. Azioni ignobili tra le più oscuri della Chiesa. Fa bene il Santo Padre a fare chiarezza, pretendendo la tolleranza zero verso chi si macchia di colpe tanto gravi».

Non nasconde rabbia, delusione e vergogna il cardinale tedesco Walter Kasper, di fronte ai nuovi casi di pedofilia rimbalzati ieri anche dallo storico coro del duomo di Ratisbona. Presidente del Pontificio Consiglio per l´Unità dei Cristiani, Kasper è uno dei più stretti collaboratori del connazionale papa Ratzinger, essendo anche membro di importanti dicasteri come la Congregazione per la Dottrina della Fede, i Testi legislati, il Dialogo interreligioso e il Supremo Tribunale della Signatura Apostolica (la «cassazione» vaticana).

Un cardinale, dunque, esperto di dialogo, ma anche di morale e di diritto canonico che di fronte i «nuovi e vecchi casi di violenze sessuali sui minori» dice ad alta voce: «Basta! Bisogna fare pulizia sul serio nella nostra Chiesa. E il Papa non sta certamente a guardare!».
Ne è prova - ricorda il porporato - quanto Benedetto XVI ha già fatto pretendendo le dimissioni di quei vescovi irlandesi che hanno coperto i sacerdoti pedofili. «Ma siamo certi che il Santo Padre non si fermerà qui», assicura Kasper. Quasi un indiretto preannuncio sulla tanto attesa lettera che il Papa in questi giorni di Quaresima avrebbe dovuto scrivere alla Chiesa d´Irlanda, ma che - stando a quanto circola in Vaticano - Benedetto XVI starebbe «ripensando» alla luce dei nuovi casi emersi in Germania e in Olanda.

Cardinale Walter Kasper, cosa prova davanti ai nuovi casi di pedofilia ammessi dal vescovo di Ratisbona?

«Grande tristezza, profonda delusione, dolore e tanta, tanta rabbia. Di fronte a crimini così gravi, consumati ai danni di minori innocenti da parte di sacerdoti e religiosi, non c´è nessuna giustificazione, nessuna tolleranza. I colpevoli devono essere condannati e le vittime risarcite».

Il Papa avrebbe dovuto inviare una lettera all´Irlanda per stigmatizzare gli abusi sessuali del clero. E´ vero che ci ha ripensato e che potrebbe scrivere una lettera per gli stessi problemi a tutti i sacerdoti?

«Certamente non posso sapere cosa ora stia pensando il Santo Padre in merito a questa famosa lettera alla Chiesa d´Irlanda. Di certo, immagino che una problematica così scabrosa emersa, purtroppo, non solo in Irlanda, ma anche in Olanda, Germania e negli Usa, meriti una analisi più generale, che magari abbracci la Chiesa universale e non una sola nazione. Ma è il Santo Padre che deve deciderlo».

Ma perché persone consacrate si macchiano di delitti tanto esecrabili?

«Sì, si tratta di delitti esecrabili, imperdonabili, che vanno perseguiti con fermezza assoluta. E´ un male che si è incuneato nella società, ma anche nella Chiesa che, come ben sappiamo, non è immune da peccati. Lo dico non per giustificare qualcuno, ma solo per prendere atto di una tragedia umana di fronte alla quale siamo interpellati tutti, Chiesa, società civile e uomini di buona volontà, senza nascondere la verità, senza tolleranza e affidando alla giustizia civile i responsabili di delitti tanto orrendi».

© Copyright Repubblica, 6 marzo 2010 consultabile online anche qui.

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