giovedì 8 aprile 2010

Così i verdi tedeschi, che osano puntare il dito sulla Chiesa, insabbiarono gli abusi nella scuola per vip (Mazzolini)


Vedi anche:

Il Wall Street Journal bacchetta i metodi del New York Times contro il Papa (Tornielli). Bucato il muro di gomma del silenzio mediatico su Maciel!

Card. Bertone: I casi di pedofilia nel clero hanno arrecato un dolore molto grande al Papa (Ansa)

Il Vaticano in cerca di un’exit strategy si affida a Sodano (Tornielli)

Le paure del Vaticano e la serenità del Papa (Bechis)

La pedofilia e l’odio per le “verità morali” (Giuliano Ferrara)

Casi anche nella Chiesa africana e in quella latino-americana (Conte). Ora stai a vedere che si accusa Ratzinger per il caso Maciel!

La Passione della Chiesa profetizzata dalla Santa Vergine (Socci)

Maciel corrompeva il Vaticano? Il cardinale Ratzinger rifiutò la "bustarella" (Apcom)

Riccardi: la campagna mediatica contro il Papa è iniziata prima della sua elezione (Agi). E' ora che clero, cattolici e media facciano mea culpa...

La partita americana di Benedetto XVI. Il Papa sceglie un conservatore per Los Angeles (Rodari)

Fino a quando dovremo tollerare in silenzio le ingerenze ebraiche?

Dipingono una Chiesa mangiabimbi perché la vogliono a caccia di farfalle (Tempi)

Manca qualcosa: Gianpaolo Barra risponde a Marcello Pera

Omelia del cardinale arcivescovo di Bombay: Distorsioni e menzogne contro il Pontefice (Osservatore Romano)

Il rabbino Bemporad prende le difese del Papa: copertura mediatica unidirezionale

Lettera del cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa (Cile): Un attacco al Papa e alla verità (O.R.)

La strategia dell’assalto mediatico. Dietro l’onda “anomala” che sta flagellando la Chiesa ci sono grandi interessi (Accattoli)

Il caso pedofilia coinvolge i metodi di selezione dei vescovi. Analisi di Carlo Marroni

Assoluta continuità fra Papa Benedetto e Wojtyla sulla "teologia del corpo" (Izzo)

L'ex pastore luterano Leonard Klein spiega che fra i protestanti si riscontrano abusi sessuali. La pedofilia non c'entra con il celibato

Il Papa all’udienza generale: abbiamo bisogno di “testimoni entusiasti e coraggiosi” del Cristo Risorto (Radio Vaticana)

Vescovo norvegese dimesso: il bel servizio di Stefano Maria Paci

Wall Street Journal: il Papa fu durissimo contro i pedofili. Riaprì casi già chiusi

Il Papa: Dio opera nella Chiesa nonostante tutto (Izzo)

Lucetta Scaraffia: Se c’è una cosa che non si può proprio negare a questo Papa è di avere il coraggio della verità. E questo gli ha attirato antipatie

Norvegia, caso Müller, l'annuncio del vescovo Eidsvig (Sir)

Padre Lombardi sull’ex vescovo di Tondheim: questione affrontata con rapidità, il Papa accettò le dimissioni nel maggio 2009

DICHIARAZIONE DI PADRE LOMBARDI SUL "CASO" DEL VESCOVO NORVEGESE MULLER. Ottimo Padre Lombardi :-)

I cardinali Bertone e Sodano: la Chiesa è con Benedetto XVI, attaccato perché difende verità che non sono accettate (Radio Vaticana)

Politi accusa il Vaticano di essere reticente, ma nemmeno lui è molto chiaro sul "caso" Maciel

Prima che i media intingano il pugnale nell'inchiostro ricordo che anche lo scorso anno il Papa si fermò a Castel Gandolfo per una settimana

Il Vaticano vara la linea del "colpo su colpo": rispondere tempestivamente e contrattaccare (Accattoli)

Come rispondere a tanta aggressività verso il Cattolicesimo? Intervista a Giuseppe Savagnone (Sir)

Ribadisco: esponenti di fedi non cristiane evitino di darci lezioni sul celibato dei preti

La battaglia di Papa Ratzinger: il commento di Francesco Perfetti

Notizia bomba. Rupert Murdoch gioca in difesa di Ratzinger (Magister)

La passione di Papa Benedetto. Sei accuse, una domanda (Magister). Da sottoscrivere mille volte!

Legionari di Cristo, chi tentò di corrompere (inutilmente) il card. Ratzinger? E' su questo che i media dovrebbero investigare

"Papa Ratzinger non si farà intimidire, nella lettera agli irlandesi c'è già tutto" (La Rocca)

Uno scandalo sessuale e finanziario minaccia il Vaticano, ma ancora una volta Ratzinger si distingue come attivista contro la sporcizia. Il caso Maciel (Thompson)

Chiesa e pedofilia, l'autocritica di Lehmann che spinge le chiese locali a seguire le indicazioni del Papa (Garelli)

Comunicato del vescovo di Oslo, Bernt Eidsvig, sul caso di Georg Müller costretto alle dimissioni nel 2009

Lombardi: "La chiesa non è una multinazionale". Galeazzi: tolleranza zero introdotta da Ratzinger dopo decenni di insabbiamenti (vedi Maciel). Ottimo!

I mass media non fingano di cadere dal pero! Quando un vescovo si dimette secondo il canone 401 § 2 o è malato o è "inadeguato"

Quante sono le balle del NYT (Rodari)

L'IGNOBILE CAMPAGNA CONTRO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE PIU' DI OGNI ALTRO HA COMBATTUTO LA PEDOFILIA NELLA CHIESA: LO SPECIALE DEL BLOG

Così i verdi insabbiarono gli abusi nella scuola per vip

di Salvo Mazzolini

Berlino
Vescovi e sacerdoti non furono gli unici ad aver taciuto sulle violenze che avvenivano nelle scuole tedesche. Hanno taciuto anche presidi e insegnanti di molti istituti laici che in passato sono stati teatro di maltrattamenti e abusi su ragazzi e ragazze. E ora alla catena di chi preferiva insabbiare anziché denunciare si è aggiunto un soggetto del tutto inaspettato: un esponente di spicco del partito dei verdi, Antje Vollmer, che ai tempi della coalizione rosso-verde del cancelliere Schröder era non solo vicepresidente del Bundestag ma anche alla guida di una tavola rotonda creata per migliorare la politica scolastica governativa. E proprio perché ricopriva questi due incarichi ricevette nel novembre del 2002 un dettagliato rapporto sugli orrori che avvenivano alla Odenwaldschule, un istituto laico considerato la Eton tedesca. Ma nonostante la gravità delle accuse, la Vollmer decise di non prendere provvedimenti e di chiudere le denunce in un cassetto.
L'esistenza del rapporto, redatto da un gruppo di insegnanti della stessa Odenwaldschule, è emersa durante le indagini avviate dalla magistratura dopo una serie di rivelazioni da parte di ex allievi dell'istituto. E il fatto che sia stato completamente ignorato è destinato ad allargare il dibattito in corso in Germania sui responsabili del silenzio che per tanti anni ha coperto la triste realtà di molte scuole tedesche, religiose e laiche. Per i verdi comunque è un fatto estremamente imbarazzante poiché in questi giorni di infuocate polemiche il loro partito è in prima fila nel puntare il dito contro le responsabilità delle gerarchie ecclesiastiche coinvolgendo lo stesso Benedetto XVI.
Eppure quel rapporto non solo conteneva la denuncia di una serie di atrocità ma indicava anche chi, secondo gli autori, era il principale responsabile: lo stesso preside dell'istituto negli anni tra il ’72 e l’85, il professore Gerold Becker, un pedagogo che godeva di una certa autorevolezza negli ambienti accademici ed ora, con otto anni di ritardo, indagato per maltrattamenti con ad altri sette insegnanti della Odenwaldschule.
Secondo le testimonianze di ex-allievi che hanno deciso di raccontare le loro esperienze, Becker era un pedagogo che aveva grande fiducia nella efficacia delle pene corporali e nell'importanza che i giovani venissero educati nel rispetto delle gerarchie. Due indirizzi educativi che possono diventare pericolosi se a metterli in pratica sono insegnanti che approfittano del loro ruolo per scaricare impulsi sadici e frustrazioni contagiando gli stessi allievi come avveniva alla Odenwaldschule. Violenze e abusi non erano infatti commessi solo dagli insegnanti ma soprattutto dai ragazzi più grandi sui più piccoli. Nelle testimonianze degli ex internati si parla di episodi raccapriccianti tra gli stessi allievi: bruciature sugli organi genitali, stupri con banane e manici di scopa. Un inferno. L'attuale direttrice dell'istituto, Margarita Kaufmann, si domanda come sia stato possibile che torture del genere siano avvenute senza che un insegnante o un sorvegliante sentisse le grida dei torturati.
Le indagini hanno accertato finora che negli anni in cui Becker dirigeva l'istituto sono avvenuti ben trentatré casi di violenze gravi commesse in gran parte dagli stessi allievi. E ancora da chiarire è la pagina delle morti misteriose: quattro ragazzi dopo aver abbandonato la Oldenwaldschule si sono suicidati e forte è il sospetto che il ricordo degli anni di scuola abbia influito su un gesto così tragico.
Ciò che più colpisce è il silenzio che così a lungo ha coperto la realtà della Odenwaldschule. Come spiegarlo? Complicità? Sottovalutazione della gravità di quanto accadeva? Forse. Ma non si può escludere che molti abbiano taciuto e insabbiato per non distruggere l'immagine di una scuola che fino a ieri era considerata un fiore all'occhiello del sistema scolastico tedesco.

© Copyright Il Giornale, 8 aprile 2010 consultabile online anche qui.

Vedi anche:

Germania, abusi e pedofilia nella scuola laica per vip. Parla la preside, Margarita Kaufmann: "Episodi spaventosi" (Repubblica)

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Giusto come curiosità. In questi giorni aprendo repubblica.it può capitare di dover aspettare qualche secondo in attesa che passi lo spot dell'ultima fatica di Roman Polanski (ha ammesso di aver abusato di una bambina nel '77).
Come dire: "pecunia non olet".

Vatykanista ha detto...

Alla faccia dei ceffoni del maestro don Georg!

Ma d'altronde, quelli il Nastro Bianco lo associano solo alla genesi del nazismo, mica del cataro-verdismo con annessa coscienza sporca..

Anonimo ha detto...

In effetti con tutti questi catari ci vorrebbe san Domenico. Eufemia