giovedì 6 maggio 2010

La vera conta da fare non è quella dei preti pedofili (Bruno Mastroianni)


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All’udienza generale, l’appello del Papa per un mondo libero dalle armi nucleari. La catechesi incentrata sul compito di santificazione dei sacerdoti

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E intanto sui giornaloni e nei telegiornali italiani è completamente sparito anche il solo nome di Maciel...

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Il Papa: Se “la grande tradizione ecclesiale ha giustamente svincolato l’efficacia sacramentale dalla concreta situazione esistenziale del singolo sacerdote, e così le legittime attese dei fedeli sono adeguatamente salvaguardate”, ciò non toglie nulla “alla necessaria, anzi indispensabile tensione verso la perfezione morale, che deve abitare ogni cuore autenticamente sacerdotale”: c’è anche un esempio di fede e di testimonianza di santità, che il Popolo di Dio si attende giustamente dai suoi Pastori (Catechesi)

Legionari di Cristo, anche nella Chiesa il diavolo fa le pentole. Poi, è sufficiente che ad essere Papa sia un cristiano sempre più annoverato tra i miti e gli umili di cuore, per far saltare tutti i coperchi (Di Giacomo)

Il NYT, nella persona di Laurie Goodstein, dopo avere "malmenato" per settimane il Papa, oggi, si fa "buonista"

Durissima replica di Buchanan al NYT ed all'ex vescovo Weakland, con fior di dati e citazioni (Townhall)

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Scandalo abusi, card. Barbarin (Lione): “Questo choc è destabilizzante, ma sarà proficuo” (La Croix)

I giovani torinesi: “Il Papa ci ha restituito la speranza” (Rossi)

Il card. Sodano decise di non testimoniare nella causa di beatificazione di Giovanni Paolo II (Tornielli)

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La decisione del Papa sui Legionari di Cristo nel commento di Miguel Mora (El Pais)

La battaglia del Papa contro la pedofilia nella Chiesa: il "caso" Maciel Degollado e la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

La vera conta da fare non è quella dei preti pedofili

di Bruno Mastroianni, Tempi, 6.5.2010

C’è chi prevede che l’equazione "prete = pedofilo" rimarrà nella mente di molta gente. Altri sono certi che solo la trasparenza salverà la Chiesa dalla situazione difficile in cui si trova di questi tempi. Altri ancora invocano un’adeguata strategia di comunicazione, per evitare che la Santa Sede rimanga schiacciata in un angolo a controbattere una ad una le diverse questioni.
Poi c’è Benedetto XVI. Al timore che si diffonda un pregiudizio sui preti sta rispondendo comportandosi da autentico pastore: non ha usato mezze misure per combattere il fenomeno, ha voluto di persona incontrare le vittime, sta richiamando gli episcopati a prendersi le proprie responsabilità senza esitazioni.
Alle richieste di trasparenza ha risposto andando oltre: se non fosse stato per la sua volontà di fare chiarezza fino in fondo sul caso Irlanda, la vicenda forse si sarebbe addormentata negli archivi dei giornali. Se non fosse stato per le nuove disposizioni del 2001, da lui stesso elaborate in sintonia con Giovanni Paolo II, diversi pasticci locali sarebbero rimasti senza chiare risposte romane.
Quanto alla strategia comunicativa, infine, il Papa la sta indicando da un pezzo: dalla Chiesa la gente «si attende di più che dalle altre istituzioni mondane» - come disse una volta, ancora Cardinale.
Mentre aspettiamo che anche altri si mettano a pulire i loro panni sporchi con lo stesso coraggio, vien voglia per un attimo di fare una conta diversa da quella dei pedofili: quante istituzioni, di questi tempi, sarebbero altrettanto capaci di mettere davanti alla propria buona immagine il bene delle persone?

© Copyright Tempi, 6 maggio 2010 consultabile online anche qui, sul blog di Bruno Mastroianni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Domanda molto retorica, caro Matroianni.
Risposta: nessuna.
In un mondo laico in cui conta solo l'immagine che si da' all'esterno una cosa del genere non e' ammissibile. Il Papa ha fatto tutto questo ben sapendo che cio' che conta realmente non e' l'immagine ma la realta' dei fatti, visto che sulla realta' dei fatti si sara' chiamati a rendere conto al Padreterno. Non sulle belle parate o sulle belle figurine.