domenica 9 maggio 2010
L'arcivescovo di Vienna ha accusato Sodano di avere contribuito a insabbiare, 15 anni fa, le accuse contro l’allora cardinale Groer (Tornielli)
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di Redazione
Città del Vaticano
Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, ha accusato l’ex Segretario di Stato Angelo Sodano di aver contribuito a insabbiare, 15 anni fa, le accuse contro l’allora cardinale Hans Hermann Groer, reo di molestie sessuali su dei seminaristi risalenti a molti anni prima. E ha pure criticato apertamente Sodano per aver definito lo scandalo degli abusi sui minori «un chiacchiericcio».
È un attacco senza precedenti, seppure a scoppio ritardato, quello che arriva dall’Austria.
Il cardinale Schönborn, allievo di Ratzinger, già a fine marzo, dialogando con i giornalisti, aveva rivelato che era stato il «partito diplomatico della Curia romana» a risparmiare a Groer l’apertura di un’inchiesta. Un mese dopo, il 28 aprile, l’arcivescovo di Vienna ha rincarato la dose. Le sue parole, riportate il giorno dopo da due giornali austriaci, sono state rilanciate il 4 maggio dall’agenzia cattolica Kathpress e hanno fatto il giro del mondo.
Schönborn fa innanzitutto riferimento al messaggio di solidarietà a Benedetto XVI che il cardinale Sodano, decano del collegio cardinalizio, lesse all’inizio della messa di Pasqua in piazza San Pietro, dicendo tra l’altro al Papa: «È con lei il popolo di Dio che non si lascia impressionare dal chiacchiericcio».
La parola chiacchiericcio, che pure riecheggiava un’analoga espressione usata dallo stesso Pontefice nell’omelia della domenica delle Palme, è suonata offensiva per le vittime, secondo il cardinale di Vienna. Il quale ha anche ricordato che proprio Sodano, 15 anni fa, sarebbe stato colui che «ha impedito che si facesse una commissione d’inchiesta sul caso Groer, commissione che Ratzinger voleva costituire».
Un’accusa precisa e circostanziata, che fa riemergere il triste caso dell’arcivescovo di Vienna Groer, un conservatore nominato da Papa Wojtyla al momento del pensionamento del progressista Franz König, figura chiave dell’Ostpolitik, del Concilio e anche del conclave dell’ottobre 1978.
Groer venne accusato nel 1995 da un ex seminarista di abusi. Altri accusatori si aggiunsero al primo. Il cardinale, già settantacinquenne, venne dimissionato e il suo posto fu preso dal vescovo ausiliare Schönborn.
Ieri Papa Ratzinger ha incontrato le gerarchie del Belgio, dove nelle scorse settimane il vescovo di Bruges ha confessato abusi su un minore, e ha infine accolto le dimissioni di monsignor Walter Mixa, vescovo di Ausburg e ordinario militare per la Germania.
Il vescovo, già accusato di malversazioni economiche e maltrattamenti su minori, è stato ora anche accusato di abusi sessuali su un giovane all’epoca in cui era vescovo di Eichstatt.
© Copyright Il Giornale, 9 maggio 2010 consultabile online anche qui.
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4 commenti:
Ma il "chicchericcio" di cui parlò Sodano non si riferisce forse alle accuse rivolte da molti quotidiani al Pontefice, oggetto di una infamante campagna denigratoria? O mi sbaglio? Io che ascoltai quelle parole, perché ero a piazza San Pietro, compresi che il riferimento era aglli attacchi che il Papa aveva ricevuto e stava ricevendo.
Desidero essere illuminato su questo argomento, grazie.
Giocanni
Incontro informale con i giornalisti dai quali sa di essere apprezzato...approfondisce ciò che già aveva detto e rincara la dose, si fa più preciso, attacca direttamente con nome e cognome un confratello, insomma Schönborn si serve dei media, con i quali ha da sempre eccellenti rapporti, per regolare dei conti, è un modo di fare che, se non mi stupisce affatto venendo dal cardinale di Vienna, considero demagogico e irrispettuoso.
E che la si smetta di dire che non avrebbe potuto farlo se il Papa non fosse d`accordo, che cosa volete ancora insinuare cari giornalisti (non Tornielli)...forse che Benedetto XVI si serve di Schönborn per fa pulizia in Curia, per attaccare il card. Sodano?
Penoso, pietoso, questo protagonismo di Schönborn, lo si conosceva, ma qui sta facendo danni.
Un amico del Papa non agirebbe in quel modo, allora dalla ripetitiva descrizione del card. Schönborn come "amico e allievo di Benedetto XVI" sarebbe ora di togliere "l`amico".
Comunque è ora che Benedetto XVI intervenga: è una vergogna che i cardinali si prendano a pesci in faccia in pubblico.
Sarebbe ora che il Papa facesse valere la sua autorità, vanno bene le ammonizioni fraterne, ma qui si sta oltrepassando il limite della decenza: di queste baruffe indegne anche dei politici italiani mi vergogno profondamente!
Jacu
E' da quando è stato eletto che Benedetto XVI interviene non solo per prendere sulle sue spalle errori macroscopici di cui non è responsabile ma, anche per rimettere in riga le teste calde che ci sono tra i vescovi....... ti sei già dimenticato caro jacu la lettere ai vescovi dopola revoca della scomunica ai lefrevriani? Npon ti sembra che tu stia esagerando nel voler tirare dentro il Papa in questo litigio tra comari che poi è solo uno a provocarlo? Anche se lo dovesse fare, scordatelo che lo faccia in pubblico oppure alzando la voce o sbattendo un pugno sul tavolo non è nello stile di Benedetto XVI magari lo ha già fatto. Diciamo piuttosto che sarebbe ora che l'arcivescovo di Vienna di colpo elettosi difensore del Papa, spiegasse al Pontefice e non solo, certi suoi comportamenti riguardo il Magistero del Papa stesso e della chiesa. Vedi mostra blasfema nel duomo di Vienna e tante altre cosucce che conosciamo bene!
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