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Viaggio del Papa in Gran Bretagna: il commento entusiastico di Robert Mickens (The Tablet)
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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:
Il Papa e gli stereotipi
Francesco Guglietta
Forse abbiamo trovato un modo per sbancare gli scommettitori di professione!
Quando il Papa va da qualche parte e ci sono polemiche, discussioni, minacce di boicottaggio, di attentati, di ogni cosa brutta. Quando succede così giochiamoci un bel gruzzoletto sul contrario. Anzi, rilanciamo: “Sarà un successo senza precedenti!”
E facciamoci prestare qualche altro soldino da puntare… vinceremmo di sicuro la scommessa! Ormai, infatti, è una sorta di schema prestabilito.
Cominciò con la Turchia se non vado errato. “Benedetto XVI andrà proprio nel paese su cui aveva espresso da cardinale un dubbio sull’entrata in Europa? Sarà un fiasco!”
E invece fu un viaggio storico e un successo personale del Papa.
Continuò con la Francia, con la Terra Santa. Perfino con visite più tranquille come quella in Sinagoga a Roma…
Avanzo un’ipotesi per capire questo strano fenomeno che rischierebbe di arricchirci tutti. C’è uno stereotipo di Benedetto XVI che suona così: non è mediatico come GPII, è nazista e antisemita, è retrogrado e non vuole incontrare la gente, è di destra e integralista, incapace di dialogare con altre religioni e altre culture.
E infine è tedesco: dal cuore duro, senza emozioni. E così… in ogni visita papale si scopre che riesce perfino a bucare lo schermo (e gli basta un semplice cappello!), che è persino amico di diversi ebrei, musulmani, addirittura filosofi atei. In Inghilterra ha addirittura violato il protocollo per andare a salutare delle persone e ha parlato con toni commossi della pedofilia di alcuni membri del clero.
Insomma… ogni volta il Papa sorprende per la sua capacità di non essere come lo dipingono. Sarà che qualcuno ha delle idee un po’ falsate su di lui? Poco male… l’importante è che possiamo scommettere e vincere…
Dice che a novembre vada in Spagna… Preparate i soldi! Lì c’è anche Zapatero! Chissà come ci stupirà! Ai giornalisti per queste amenità. A noi per le parole che dirà e i gesti che compirà. Al Papa costa poco stupire: basta che sia solo se stesso.
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1 commento:
Sulle critiche al papa segnalo il pungente:
“Il vero cretino liberal scrive sul New York Times”, di Rodolfo Casadei, Tratto da Tempi del 17 settembre 2010, leggibile nella rassegna stampa di miradouro in
http://www.miradouro.it/node/45782
Antonio Caterinato
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