sabato 11 settembre 2010

Il Papa in GB: colloqui con la Regina, ma anche con Blair e Thatcher (Giansoldati)


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Colloqui con la Regina, ma anche con Blair e Thatcher

di FRANCA GIANSOLDATI

CITTA’ DEL VATICANO

Visita di Stato sì, anzi no, chissà.
«Bisogna relativizzare» ironizza padre Lombardi, presentando il viaggio nel Regno Unito di Benedetto XVI. La prima visita di Stato di un pontefice al di là della Manica (quella di Giovanni Paolo II, nel 1982, fu di carattere privato perché era in corso la guerra delle Falklands) si annuncia una bella gatta da pelare già per la sua classificazione. Da giovedì prossimo fino a domenica 19 il Papa teologo predicherà l’importanza di Dio e della fede nell’avamposto più liberale e secolarizzato d’Europa, dove i cattolici sono una piccola minoranza, facendo tappa a Edimburgo, Glasgow, Londra e Birmingham. Impresa non tanto facile nella patria del pluralismo sociale e dell’indifferentismo religioso, dove, secondo recenti sondaggi, 6 inglesi su 10 si sono detti non credenti e dove 8 persone su 10 hanno nei confronti della religione una impressione negativa ritenendola fonte di divisioni. Nell’agenda papale spiccano alcuni momenti topici: il colloquio con la Regina a Holyrood Palace, la preghiera con l’Arcivescovo di Canterbury ma soprattutto la beatificazione del più illustre convertito dall’anglicanesimo al cattolicesimo, il cardinale Newman. Singolare è apparsa la decisione del Vaticano di stabilire la festa liturgica per il 9 ottobre, giorno della conversione di Newman e non per l’11 di agosto, come avviene sempre, giorno della scomparsa.
Non mancherà un incontro con gli ex primi ministri, la Signora Thatcher, Gordon Brown (estensore dell’invito ufficiale) e ovviamente Blair da poco passato alla fede cattolica, così come non mancherà uno spazio per salutare il leader dell’opposizione laburista. Il viaggio, a detta di tanti, dentro e fuori ai Sacri Palazzi, non si presenta tra i più semplici del pontificato. Innanzitutto perché l’arrivo del Papa è preceduto da settimane di dibattiti serrati e opinioni contrastanti sia per i costi ritenuti eccessivi da tanti cittadini che si chiedono perché mai il governo debba stanziare tante sterline per ospitare un leader religioso, sia perché Papa Ratzinger non gode in genere di una buona stampa in virtù delle posizioni del Magistero in materia di sacerdozio femminile, gay, ricerca sulle cellule staminali e per il divieto di usare i profilattici per combattere l’Aids. Come si può evincere il clima generale è tra i più favorevoli per predicare. Sicché per non amplificare le (numerose) proteste piovute anche su Downing Street, di persone che chiedevano quanto verrà a pesare per le tasche dei contribuenti, in Vaticano si è scelta la linea del basso profilo, evitando di enfatizzare il carattere istituzionale della trasferta. «Sarà un viaggio senza particolari preoccupazioni da parte del Papa e degli organizzatori anche se è complesso per la ricchezza delle situazioni», ha aggiunto fiducioso padre Lombardi. «Ci sono sempre state obiezioni e proteste durante i viaggi, da parte di gruppi ostili, ma tutto questo fa parte della dinamica di una società pluralista e secolarizzata». La Gran Bretagna non farà di certo eccezione.
L’inizio del viaggio comincerà dalla Scozia, forse la parte più cattolica, in onore della Regina Elisabetta che in questo periodo risiede a Balmoral. Sarà un incontro simbolico, non solo per gli impliciti risvolti ecumenici, visto che la Regina è il capo della Chiesa Anglicana, ma anche politici e storici. Entrambi sono testimoni della seconda guerra mondiale, avendola vissuta in prima persona, su fronti contrapposti, uno sotto il regime hitleriano e l’altra sotto le bombe della Luftwaffe. Sicché è difficile per loro non ricordare quei giorni di paura, nel settantesimo anniversario della Battaglia aerea d’Inghilterra, culminata con la distruzione di Coventry da parte della Luftwaffe. L’aviazione britannica riuscì però a mantenere il controllo aereo della Manica, costringendo Hitler a rinunciare al piano di invasione del Regno Unito. Padre Lombardi ha anticipato che nei discorsi Benedetto XVI ci saranno diversi riferimenti a questo periodo storico. Il passato che ritorna e spinge a guardare avanti.

© Copyright Il Messaggero, 11 settembre 2010

Vero! Il passato che ritorna. Sembra il destino di Papa Benedetto. A lui viene rinfacciato di tutto: il suo essere un cittadino tedesco (e' una colpa?) ed il suo essere Papa nel momento in cui i media hanno deciso di ascoltare le legittime denunce delle vittime di preti pedofili. Non importa se esse si riferiscono a fatti di decenni fa. E' il passato che ritorna e si presenta sempre e solo a Papa Benedetto.
R.

3 commenti:

Abelardo ha detto...

Ho letto il libro delle memorie scritto da Blair sui suoi anni come primo ministro...neanche una parola sulla sua conversione al cattolicesimo e sul suo cristianesimo!
Che pena...sono questi i politici che ci governano: si un Blair solitario y final!

gemma ha detto...

l'appartenenza cristiana per Blair non è mai stata fonte di ispirazione politica. E si è visto benissimo durante i suoi anni di governo

r ha detto...

forse per il fatto che doveva governare cristiani e non cristiani..
la laicità è un valore?