giovedì 18 novembre 2010

L'unità dei cristiani non la facciamo noi, la fa Dio: così il Papa alla plenaria del dicastero per l'ecumenismo (Radio Vaticana)

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Il Papa: "Cari amici, pur in presenza di nuove situazioni problematiche o di punti difficili per il dialogo, la meta del cammino ecumenico rimane immutata, come pure l’impegno fermo nel perseguirla. Non si tratta, però, di un impegno secondo categorie, per così dire, politiche, in cui entrano in gioco l’abilità di negoziare o la maggiore capacità di trovare compromessi, per cui ci si potrebbe aspettare, come buoni mediatori, che, dopo un certo tempo, si arrivi ad accordi accettabili da tutti" (Discorso)

Il Papa ha ricevuto stamattina il Primate Anglicano ed il Metropolita Ortodosso di Pergamo

Il Papa: giustizia e carità chiedono che a tutti sia garantito il diritto alla salute (AsiaNews)

Legionari di Cristo: la vecchia guardia non molla. Ultimatum del Vaticano (Golias)

Santa Sede su ordinazione episcopale illecita in Cina: violazione della libertà di religione e di coscienza

Il Papa: "La salute è un bene prezioso per la persona e la collettività da promuovere, conservare e tutelare, dedicando mezzi, risorse ed energie necessarie affinché più persone possano usufruirne. Purtroppo, ancora oggi permane il problema di molte popolazioni del mondo che non hanno accesso alle risorse necessarie per soddisfare i bisogni fondamentali, in modo particolare per quanto riguarda la salute. È necessario operare con maggiore impegno a tutti i livelli affinché il diritto alla salute sia reso effettivo, favorendo l’accesso alle cure sanitarie primarie" (Messaggio)

Mons. Sainz Muñoz (nunzio nel Regno Unito) lascia l'incarico: "L'umiltà del Papa, il suo messaggio e la sua presenza mite hanno fatto il successo della visita in Inghilterra e Scozia"

Messe senza preti l'ultima tentazione dei fedeli in Belgio (Doreen Carvajal)

Asia Bibi, Frattini: forse è salva. Pakistan, "ordinata nuova inchiesta" (Tgcom)

Card. Tauran: ho visto rinascere il dialogo tra cristiani e musulmani (Sussidiario)

Il Papa chiede «liberate Bibi» (Vincenzo Faccioli Pintozzi)

Il Primate Anglicano Rowan Williams incontra oggi in privato il Papa dopo l'ondata di conversioni al Cattolicesimo (Afp)

Frutta e frutteti: il governo regionale belga vuole trasformare le chiese in moschee. Proposta del Ministro dei Poteri Locali della Vallonia (Zenit)

Pakistan, si fermi la violenza. L'appello di Benedetto XVI (Sir)

Appello del Papa per Asia Bibi (Eva Bosco)

Appello del Papa per i cristiani del Pakistan e per Asia Bibi: video Rome Reports

Vocazioni in aumento in Inghilterra e Galles. Quest'anno 56 giovani sono entrati in seminario (O.R.)

L'arcivescovo Dolan eletto presidente dei vescovi statunitensi (Osservatore Romano e Rome Reports)

Il libro-intervista del Papa nel commento di Gian Guido Vecchi

In concomitanza con la visita del Papa, a settembre salgono ai massimi da 10 anni i nuovi Seminaristi in UK (Telegraph)

Il Papa benedice la nuova unità mobile per le trasmissioni del CTV in digitale: video di Rome Reports

Appello del Papa per i Cristiani in Pakistan e per Asia Bibi (Izzo)

Intersezione di pietra nel cuore del senza tempo. Nella Sagrada Familia di Gaudí una festa di fede e di liturgia (Maria Antonietta Crippa)

Il Papa: oggi la Chiesa vive una primavera eucaristica. Al termine dell'udienza Benedetto XVI ricorda il devastante terremoto del 1980, in Irpinia e Basilicata (Izzo)

Benedetto XVI ricorda che fu Papa Urbano IV, nel 1264, ad istituire la Festa del Corpus Domini come precetto per la Chiesa Universale (Sir)

Riflessione del card. Canizares sulla visita del Papa in Spagna: "Dio come punto di partenza". Con indiretta risposta a Zapatero: "Confondere le parole del Papa con l'ingerenza è come voltare le spalle alla luce verso il vuoto" (La Razon)

La nobile semplicità delle vesti liturgiche. Riflessione di Uwe Michael Lang (Zenit)

Il Papa: ai Santi il Signore chiede spesso di superare delle prove, perchè la loro fede venga incrementata. Accadde anche a Giuliana che dovette subire la dura opposizione di alcuni membri del clero (Izzo)

Bernard-Henri Lévy: «Difendere tutti i perseguitati a cominciare dai cristiani d'Oriente» (Corriere)

In Piazza San Pietro i delegati Caritas-Migrantes per donare al Papa la raccolta di dieci anni di dossier sull'immigrazione italiana

All'udienza generale, appello del Papa per Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan. Catechesi dedicata a Santa Giuliana di Cornillon (Radio Vaticana)

Domenica 21 novembre giornata di preghiera straordinaria per i cristiani dell’Iraq: ecco il volantino (Missionline)

Scontro e scelta a sorpresa tra i vescovi americani, vince il duro Dolan

Certo che ai siti internet dei giornaloni la sorte di Asia Bibi non interessa nemmeno di striscio!

Il Papa: “sia restituita piena libertà ad Asia Bibi” (AsiaNews)

Appello del Papa per la liberazione "al più presto" di Asia Bibi, la donna pakistana condannata a morte in base alla legge sulla blasfemia

Elezione di Mons. Dolan, scoraggiata la povera Goodstein: "E' un conservatore anche il nuovo vicepresidente Kurtz" (NYT)

Il Papa: “Oggi nella Chiesa c’è una primavera eucaristica: quante persone sostano silenziose dinanzi al Tabernacolo, per intrattenersi in colloquio d’amore con Gesù!” (Sir)

Il Papa: Ricordando Santa Giuliana di Cornillon rinnoviamo anche noi la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. Come ci insegna il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, “Gesù Cristo è presente nell'Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo” (Catechesi)

Intervista con Shimon Peres, presidente di Israele. I rapporti con la Santa Sede? «Dai tempi di Gesù a oggi non abbiamo mai mantenuto relazioni migliori» (30 Giorni)

Una preghiera speciale per Mons. Golser (Bolzano-Bressanone) che soffre di una rara sindrome

La chiesa americana l'ha scampata bella (Messainlatino)

Elezione a sorpresa di Mons. Dolan, il commento del noto vaticanista Rocco Palmo (ex NYT, area liberal): "E' un terremoto. Allacciate le cinture di sicurezza"

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Papa Ratzinger accende la “Luce del mondo”. Il commento di Francesco Antonio Grana

È durissima la lettera che il Papa ha mandato, nell'indifferenza dei media, ai vescovi italiani riuniti ad Assisi per l'assemblea generale (Bevilacqua)
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L'unità dei cristiani non la facciamo noi, la fa Dio: così il Papa alla plenaria del dicastero per l'ecumenismo

Il dialogo ecumenico ha compiuto “molta strada” in 50 anni, ma ha bisogno di ritrovare slancio soprattutto in Occidente, senza dimenticare che l’unità dei cristiani la costruisce Dio e non un’abile capacità di negoziato o di compromesso. Con questi concetti, Benedetto XVI si è rivolto questa mattina in udienza alla plenaria del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, che ieri ha festeggiato i 50 anni di costituzione del dicastero. Il servizio di Alessandro De Carolis:

L’unità dei cristiani “non la ‘facciamo noi’, la ‘fa’ Dio”. L’affermazione del Papa è il baricentro di un discorso che, al di là di alcune riflessioni celebrative legate alla storia, inquadra con molta chiarezza lo stato del cammino ecumenico per ciò che riguarda il presente e il futuro prossimo. Le prime parole di Benedetto XVI sono state di riconoscenza per la decisione con cui 50 anni fa il Beato Giovanni XXIII dava vita al Segretariato per la Promozione per l’Unità dei Cristiani, poi trasformato da Giovanni Paolo II, nel 1998, in Pontificio Consiglio:

“Fu un atto che costituì una pietra miliare per il cammino ecumenico della Chiesa cattolica. Nel corso di cinquant’anni è stata percorsa molta strada (...) Sono cinquant’anni in cui si è acquisita una conoscenza più vera e una stima più grande con le Chiese e le Comunità ecclesiali, superando pregiudizi sedimentati dalla storia; si è cresciuti nel dialogo teologico, ma anche in quello della carità; si sono sviluppate varie forme di collaborazione, tra le quali, oltre a quelle per la difesa della vita, per la salvaguardia del creato e per combattere l’ingiustizia, importante e fruttuosa è stata quella nel campo delle traduzioni ecumeniche della Sacra Scrittura”.

Lungo l’elenco dei nomi dei titolari del dicastero ringraziati dal Papa per averne retto le sorti in mezzo secolo e, con loro, tutti i membri che a vario titolo ne hanno fatto e ne fanno parte. Quindi, l’attenzione del Pontefice si è spostata al presente, in particolare al lavoro dell’“Harvest Project” col quale – ha detto – si intende “tracciare un primo bilancio dei dialoghi teologici” conseguiti “con le principali Comunità ecclesiali” dal Vaticano II in qua. Con una indicazione ben precisa rispetto “al cammino verso l’unità”:

“Oggi alcuni pensano che tale cammino, specie in Occidente, abbia perso il suo slancio; si avverte, allora, l’urgenza di ravvivare l’interesse ecumenico e di dare una nuova incisività ai dialoghi. Sfide inedite, poi, si presentano: le nuove interpretazioni antropologiche ed etiche, la formazione ecumenica delle nuove generazioni, l’ulteriore frammentazione dello scenario ecumenico”.

“È essenziale prendere coscienza di tali cambiamenti”, ha raccomandato Benedetto XVI, ricordando al contempo i punti cruciali toccati oggi con gli ortodossi e con le Antiche Chiese Orientali: con i primi, “il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa”, mentre con le altre la constatazione di aver preservato “un prezioso patrimonio comune”, nonostante “secoli di incomprensione e di lontananza”. Proseguire su questa strada è un impegno che resta “fermo” purché, ha osservato schiettamente il Papa, non lo si faccia pensando sia sufficiente solo “l’abilità di negoziare”, né una “maggiore capacità di trovare compromessi”:

“L’azione ecumenica ha un duplice movimento. Da una parte la ricerca convinta, appassionata e tenace per trovare tutta l’unità nella verità, per escogitare modelli di unità, per illuminare opposizioni e punti oscuri in ordine al raggiungimento dell’unità. E questo nel necessario dialogo teologico, ma soprattutto nella preghiera e nella penitenza, in quell’ecumenismo spirituale che costituisce il cuore pulsante di tutto il cammino: l’unità dei cristiani è e rimane preghiera, abita nella preghiera”.

Dall’altra parte, ha concluso Benedetto XVI, non deve mai offuscarsi questo semplice assunto:

“L’unità non la ‘facciamo noi’, la ‘fa’ Dio: viene dall’alto, dall’unità del Padre con il Figlio nel dialogo di amore che è lo Spirito Santo; è un prendere parte all’unità divina. E questo non deve far diminuire il nostro impegno (…) Alla fine, anche nel cammino ecumenico, si tratta di lasciare a Dio quello che è unicamente suo e di esplorare, con serietà, costanza e dedizione, quello che è nostro compito, tenendo conto che al nostro impegno appartengono i binomi di agire e soffrire, di attività e pazienza, di fatica e gioia”.

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